Marvel vs DC, l’approfondimento della nostra rubrica Fuori dal fumetto, era partito descrivendo la genesi dei supereroi sulle pagine dei comics per poi spostarsi sul grande schermo. Dopo esserci fermati la scorsa settimana per parlarti della scomparsa di Albert Uderzo, ora scopriremo le differenze tra MCU e DCEU, i due universi di film, notando come la rivoluzione dei Marvel Studios non è stata ancora eguagliata dalla “distinta concorrenza”. La mia riflessione parte da un vero e proprio paradosso: nonostante la Warner Bros. possedesse la totalità dei diritti cinematografici di tutti i personaggi della DC Comics, non li ha sfruttati sin da subito per creare un universo cinematografico coeso e condiviso come, invece, ha fatto Marvel con pochi personaggi inizialmente.
Obadiah Stane: “Tony Stark è stato capace di costruirla dentro una grotta!!! Con una scatola di rottami!!!”
William Ginter Riva: “Mi dispiace molto, io non sono Tony Stark.”
Pensando a questo paradosso mi è venuta in mente la scena di Iron Man in cui il personaggio interpretato da Jeff Bridges urla con rabbia verso lo scienziato che lavora per lui. La citazione al film del 2008 non è casuale nel dibattito Marvel vs DC: i Marvel Studios, come Tony Stark, con poche risorse, ma con grande genialità hanno creato un universo cinematografico coeso e duraturo di grande successo. A questo punto, la concorrenza, rappresentata da Obadiah Stane, può cercare di emulare, con risultati poco convincenti. La genialità dei prodotti e la qualità delle sceneggiature Marvel non sono gli unici vantaggi nei confronti della DC.
L’effetto nostalgia, per esempio, non facilita l’affermazione del DCEU. Nell’immaginario collettivo Superman e Batman risultano due icone del cinema ed è difficile portarle al pubblico con sfumature diverse per renderle nuove; non tutti gli spettatori si sono affezionati all’ennesimo Bruce Wayne, interpretato da Ben Affleck, che tra qualche anno vedremo al cinema con un altro volto ancora (Robert Pattinson). Nella sfida Marvel vs DC risulta, invece, più facile per i Marvel Studios proporre supereroi poco conosciuti sul grande schermo, riuscendo a scegliere attori che sembrano nati per recitare in quel ruolo: Robert Downey Jr. è Iron Man, così come Chris Evans è perfetto nel ruolo di Steve Rogers.
Non tutti, però, sanno che DC Comics tentò per prima la creazione di un universo in cui tutti i supereroi interagissero come nei fumetti. Nel 1998 Nicolas Cage avrebbe dovuto interpretare Superman, diretto da Tim Burton. Kevin Smith avrebbe scritto il film, in cui Brainiac mandava Doomsday sulla Terra per uccidere Superman e oscurare il sole in modo da rendere Superman indifeso. Kal El sarebbe poi riuscito a sconfiggere il villain, che si era alleato con Lex Luthor. Michael Keaton sarebbe ritornato come Batman, creando continuità, ma il film fu cancellato perché Warner Bros. riteneva troppo elevati i costi di produzione; voleva stanziare la metà della cifra per produrlo e né Tim Burton né altri registi accettarono.
Prima, il confronto tra film di supereroi non era solo Marvel vs DC, ma anche tra le varie pellicole della Casa delle Idee. Come visto, i Marvel Studios avevano stretto accordi con altre case cinematografiche, come Spider-Man diretto da Sam Raimi in collaborazione con Sony. Prima di questo progetto, la Carolco Pictures ha lottato per ottenere i diritti dell’Arrampicamuri e il regista designato sarebbe stato James Cameron: scrisse una storia d’origini diversa, in cui l’eroe mutasse “biologicamente” in modo da sparare le ragnatele dai polsi, elementi poi ripresi nel film del 2002 senza citare Cameron nei credits. Leonardo DiCaprio sarebbe stato Peter Parker, ma la Carolco entrò in bancarotta nel 1995 e il progetto fu sospeso.
Grande appassionato del supereroe creato da Stan Lee, James Cameron provò invano a convincere la 20th Century Fox ad acquisire i diritti su Spider-Man per proseguire i lavori sul film, ma poi Sony si aggiudicò i diritti sul personaggio Marvel. Dopo aver abbandonato questo progetto, il regista realizzò Titanic, colossal con protagonista proprio un giovanissimo DiCaprio. Probabilmente in un universo parallelo l’attore avrebbe avuto successo come Peter Parker e James Cameron avrebbe creato un grande cinecomic, senza il successo di Titanic…
La sfida Marvel vs DC cambia quando Kevin Feige diventa presidente dei Marvel Studios: notò che avrebbe guadagnato di più accentrando i propri film e rendendoli più fedeli ai fumetti; inserisce le famose scene post credit e crea il Marvel Cinematic Universe, un universo di film che condividono l’ambientazione e i personaggi seguendo una continuity proprio come nei fumetti. Dall’altro lato, DC fallisce di nuovo con il flop di Lanterna Verde (2011). Nel 2014, infatti, è stato rivelato che l’universo sarebbe dovuto partire dal film con protagonista Hal Jordan, che sarebbe poi comparso in una scena post credit di Flash; quest’ultimo film è stato cancellato dopo l’insuccesso della pellicola con Ryan Reynolds.
Il DCEU nasce con buone premesse nel 2013 con L’uomo d’acciaio, ma con lo sviluppo perde nel confronto Marvel vs DC. A differenza della Disney, che all’inizio non possiede i diritti su tutti i personaggi Marvel, Warner Bros. può usufruire del team completo, ma non lo sfrutta bene: schiera subito i supereroi in crossover o squadre, senza però presentarli prima in film singoli. Troppo frettolosa per arrivare ai livelli della concorrenza, Batman v Superman e Suicide Squad nel 2016 non conquistano gli appassionati. Dopo il momentaneo successo di Wonder Woman, Justice League registra addirittura una perdita di circa $ 60 milioni. Il MCU, invece è il franchise più redditizio, guidato da Avengers: Endgame.
Mettendo a confronto Marvel vs DC si nota anche che la seconda si presenta spesso un po’ troppo cupa e drammatica. I film del MCU, invece, sono amati dal pubblico per le venature umoristiche che alleggeriscono film con epiche battaglie, senza sminuirle. Con Aquaman e Shazam, il DCEU ha cambiato volto, ottenendo successi economici e di critica. A questo punto, Warner Bros., con DC Films, ha dichiarato che si concentreranno sugli standalone e non più sull’idea di universo condiviso. Un vero peccato se pensiamo alle grandi saghe fumettistiche DC Comics che si potrebbero trasporre; tuttavia, potrebbe essere un modo per ricominciare verso un nuovo crossover.
Marvel vs DC: vediamo cosa accade in tv
“Noi lo vediamo come un multiverso. Abbiamo l’universo televisivo e l’universo cinematografico, ma co-esistono tutti quanti. Da un punto di vista creativo si tratta di permettere a tutti di fare il miglior prodotto possibile, di raccontare le migliori storie, di creare i mondi migliori. Tutti hanno una loro visione e noi vogliamo che queste visioni brillino… è solo un approccio diverso”.
Così Geoff Johns ha descritto le differenze tra l’approccio della DC Comics rispetto ai Marvel Studios nella creazione del DCEU. Tra i tanti universi, l’Arrowverse è di certo quello che brilla di più e che possiamo nominare nel confronto Marvel vs DC come universo coeso e duraturo. In onda sul canale statunitense The CW, nasce con Arrow nel 2012 grazie a Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg; con gli anni si espande con altre serie tv: The Flash, Supergirl, Legends of Tomorrow, Batwoman. A partire dal primo incontro tra i personaggi di Stephen Amell e Grant Gustin, ogni anno i protagonisti degli show si uniscono nei crossover, fino a Crisis on Infinite Earths.
Inizialmente, Marvel aveva creato un proprio universo di serie tv in collaborazione con Netflix: eroi come Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage ed Iron Fist si unirono nella miniserie The Defenders. Le serie sono state poi cancellate in prospettiva dell’espansione del MCU verso la tv con la nuova piattaforma Disney+: Wandavision, The Falcon and the Winter Soldier e Loki seguiranno gli eventi di Avengers: Endgame e provocheranno conseguenze per le prossime pellicole. Il dibattito Marvel vs DC diventa più interessante includendo anche le serie tv: meglio un multiverso di produzioni o un singolo universo unito tra piccolo e grande schermo?