Immagina un mondo in cui domina l’odio: la corruzione regna nelle istituzioni che dovrebbero garantire la giustizia, i bulli si prendono gioco degli altri ragazzi derubandoli persino delle proprie passioni. In questo mondo esistono solo i cattivi, non c’è spazio per gli eroi, quelli sono solo protagonisti dei fumetti. In questo contesto nasce Kick-Ass:
“Mi sono sempre chiesto perché nessuno lo avesse fatto prima di me. Insomma, con tanti fumetti, film e programmi televisivi, qualche eccentrico solitario poteva già essersi messo un costume! La vita di tutti i giorni è davvero così eccitante? La scuola e il lavoro sono così emozionanti che io sono l’unico ad aver fantasticato su questa cosa? Andiamo, siate onesti con voi stessi… A un certo punto della nostra vita tutti abbiamo desiderato essere un supereroe!”
Kick-Ass rappresenta la quarta opera creata per la linea editoriale Millarworld, marchio con cui Mark Millar pubblica i propri fumetti indipendenti. Ispirato dall’universo fumettistico interconnesso realizzato da Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko, dopo aver raggiunto la fama lavorando proprio per Marvel e DC, lo scrittore scozzese decide di dar vita al suo universo di fumetti. Emulando l’operato di Rob Liefield, McFarlane e Larsen per Image Comics, Millar persegue il suo obbiettivo tramite la linea editoriale creator-owned; in questo modo poteva pubblicare fumetti indipendenti e mantenerne i diritti, con la possibilità di guadagnare di più cedendoli ad altri media, come il cinema.
L’opera d’esordio della Millarword riscuoterà successo e sarà trasposta al cinema con Angelina Jolie e James McAvoy protagonisti in Wanted – Scegli il tuo destino (2008). Per il rischio nel realizzare fumetti indipendenti, Millar ha sempre riconosciuto ai disegnatori il 50% dei diritti sulle opere create e gli eventuali proventi derivanti dal merchandising o dalle trasposizioni cinematografiche. Questa strategia ha portato artisti di grande livello alla corte dello scrittore, che scelgono di lavorare per Millarworld per l’equa suddivisione dei diritti, per le prospettive di successo e le opere innovative realizzate. E con i disegni del grande John Romita Jr., Mark Millar scrive Kick-Ass, miniserie a fumetti pubblicata dal 2008 al 2010 dalla Icon Comics (etichetta della Marvel Comics).
Per promuovere il fumetto sono stati diffusi video su Youtube ed è stata aperta una pagina di MySpace, gestita per finta dal protagonista, un po’ come avviene nel film. L’asta di beneficenza organizzata per l’occasione è stata molto importante: il vincitore, Dave Lizewski, ha potuto regalare il suo nome al protagonista di Kick-Ass. Dave è interpretato da Aaron Taylor-Johnson nel film del 2010: è la storia d’origini di un nuovo supereroe, senza superpoteri, ma con la voglia di cambiare un mondo corrotto. Dave ribalta il motto di Spider-Man affermando: “senza potere non si ha alcuna responsabilità, ma… questo non è vero”.
Kick-Ass, infatti, si può definire una parodia di supereroi e imita l’allenamento tra i palazzi di Spider-Man di Sam Raimi. Anche grazie al trio d’amici appassionati di fumetti formato da Dave, Todd e Marty abbondano le citazioni ai comics; curiosamente dopo questo film, gli interpreti di Dave e Todd diventeranno due Quicksilver, Johnson per gli Avengers e Peters per gli X-Men. La sceneggiatura di Jane Goldman e Matthew Vaughn ci regala anche citazioni al cinema di Tarantino e a Taxi Driver di Scorsese, oltre a una storia convincente e agli splendidi pensieri del protagonista. La regia di Vaughn (X-Men: L’inizio) ci porta un’opera completa che passa da scene a fumetti a una sequenza in P.O.V. versione videogame.
Big Daddy e Hit Girl rubano quasi la scena al protagonista di Kick-Ass: soprattutto Mindy Macready (Chloë Grace Moretz), cresciuta dal padre dallo spirito della vendetta e pronta a qualsiasi battaglia. Chloë Grace Moretz si presenta al cinema da piccola con ruoli in film horror come Amityville Horror (2005) e si afferma con il ruolo di Hit Girl, vincendo due MTV Movie Awards 2011 (miglior performance rivelazione e miglior superduro) e un Empire Awards (miglior debutto). Anche la pellicola è premiata con l’Empire Awards come miglior film britannico.
Appassionato di supereroi e già interprete di Ghost Rider, Nicolas Cage si supera interpretando Damon Macready/Big Daddy. Per il ruolo erano stati considerati anche Mark Wahlberg e Daniel Craig, ma soprattutto Brad Pitt; già impegnato in Bastardi Senza Gloria, Pitt è rimasto solo come produttore. Il Big Daddy fumettistico è un ragioniere divorziato appassionato di fumetti, che narra di essere un poliziotto rimasto vedovo in cerca di vendetta; questa storia diventa la sua origine nel film, in cui sembra un misto tra Batman e il Punitore.
Mark Strong interpreta il grande villain di Kick-Ass, Frank D’Amico, boss del crimine che monitora i traffici dal suo attico come Kingpin. L’attore torna a lavorare con Vaughn dopo Stardust e prima della saga di Kingsman; Strong sembra esser nato per diventare un cattivo dei fumetti e negli anni sarà Sinestro in Lanterna Verde e Dottor Sivana in Shazam. Nel fumetto il cognome del boss era Genovese, ma nel film potrebbe essere stato cambiato per non alludere alla reale famiglia Genovese di New York, appartenente a Cosa nostra. Christopher Mintz-Plasse aveva fatto un’audizione per il ruolo da protagonista prima di diventare Chris D’Amico/Red Mist.
Kick-Ass apre la strada ai cinecomics R-Rated
L’importanza del film è data anche dalla buona dose di splatter e comicità che viene ripresa in altri cinecomic, come Deadpool. Le atmosfere sanguinarie in tema supereroi regneranno anche in Daredevil e nelle altre serie tv Marvel Netflix. Questa caratteristica ha reso anche difficile la distribuzione in Italia, avvenuta il 1º Aprile 2011, più di un anno dopo rispetto alla premiere britannica del 26 Marzo 2010. Oltre agli elevati costi per la vendita dei diritti imposti dai produttori, le scene di violenza e linguaggio scurrile hanno aperto controversie per il divieto del film ai minori di 18 anni.
Eagle Pictures acquistò i diritti per distribuire Kick-Ass e diffuse il primo trailer con un doppiaggio che addolcisce il linguaggio (come “cactus” alla fine del video), ricevendo le numerose critiche dei fan. Infine, il film è uscito al cinema senza censure, ma la commissione di censura cinematografica ha vietato il film ai minori di 14 anni per violenza e linguaggio scurrile. Per questi motivi è stato oggetto di diverse polemiche, ma è stato comunque apprezzato in generale da pubblico e critica, ricevendo un punteggio di 76% su Rotten Tomatoes.
Il cantante Mika ha realizzato Kick Ass (We Are Young) in collaborazione con RedOne e ha dichiarato: “Non ho mai scritto una canzone per la colonna sonora di un film, e, per farlo, i produttori di questo film, dopo avermi convocato, me l’hanno dapprima mostrato e mi hanno dato tre giorni di tempo per scrivere un brano che l’accompagnasse. Il film era stupendo. Rappresenta tutte le mie più ardite ambizioni e perversioni”. La canzone ha avuto molto successo e Robert Copsey di Digital Spy le ha assegnato quattro stelle su cinque, definendola come un giusto mix di “tutti i tipici ingredienti di Mika”.
Pochi mesi prima dell’uscita al cinema di Kick-Ass ci lasciò Gareth Wigan, agente e produttore britannico noto soprattutto per aver lavorato con George Lucas per Star Wars. Alla fine dei titoli di coda del film appare una dedica a Wigan per ricordare la sua carriera.
“Aspetta che si accorgano di me!”: Red Mist ti ricorda che ci vediamo la settimana prossima con Kick-Ass 2. Noi ti ricordiamo, invece, che puoi rivedere il primo film su Netflix.