Il confronto Marvel vs DC rappresenterà l’argomento principale di questo focus della nostra rubrica Fuori dal fumetto. Un approfondimento utile per i neofiti e adatto per gli appassionati, con cui tornare alla base dei nostri discorsi tra fumetti e film/serie tv. Infatti, in quest’occasione parleremo delle due grandi case editrici fumettistiche, partendo dal primo supereroe creato sulle pagine dei comics e seguendo l’evoluzione di questa figura che ha pian piano conquistato il cinema. Continueremo con almeno altri due articoli, raccontando la storia dei cinecomics e, infine, il confronto tra universi cinematografici, MCU vs DCEU.
“I fumetti sono le favole per gli adulti” (Stan Lee)
Per parlare di Marvel vs DC e di cinecomics in generale, bisogna prima definire la loro fonte: i fumetti. Il fumetto è un mezzo di comunicazione di massa che si esprime con un proprio linguaggio costituito da più codici, formati a loro volta sia da immagini sia da testo, a scopo narrativo. Il termine “fumetto” fa riferimento al cosiddetto balloon (in italiano chiamato “nuvoletta”), segno grafico utilizzato all’interno nelle immagini per riportare le parole tra i personaggi; oltre alle nuvolette, il testo è espresso tramite onomatopee, didascalie interne o esterne alla vignetta.
Sin dalla preistoria le pitture rupestri presentavano immagini per raccontare resoconti di caccia o della vita quotidiana ed esistono anche altri esempi storici di fumetti ante litteram, come la sequenza che racconta le fasi della conquista della Tracia sulla Colonna Traiana (113 d.C.). La nascita del fumetto moderno, secondo le ricerche più recenti, si identifica con la creazione dei personaggi del ginevrino Rodolphe Töpffer, autore di volumi quali Histoire de Mr. Vieux-Bois (1827) e Dr. Festus (1829). Convenzionalmente, invece, il 7 luglio 1895 nasceva il fumetto con Yellow Kid di Richard Felton Outcault che diede inizio all’industria del fumetto statunitense come fenomeno di massa.
I fumetti si diffusero in tutto il mondo nel secolo scorso e, a seconda del luogo, presentavano nomi diversi: in Italia li chiamiamo fumetti, ma negli USA e nei paesi anglofoni sono indicati come comics (o comic books), mentre in Giappone come manga (“immagini in movimento”), in Francia si usa l’espressione bande dessinée (“striscia disegnata”) e in lingua spagnola historieta (o tebeo). Le storie raccontate su questo medium variano molto per argomento e genere e, per parlare di Marvel vs DC, ci soffermiamo sul genere supereroi.
Golden Age: le radici della sfida Marvel vs DC
Nel periodo che va dagli anni ‘30 fino ai primi anni ’50 il fumetto prosperò e si definì l’archetipo del supereroe. Protagonisti di questi racconti sono figure eroiche dotate di superpoteri che spesso indossano un costume per proteggere l’identità segreta; questi personaggi si distinguono dagli altri esseri umani per coraggio e nobiltà, oltre che per le abilità straordinarie mostrate, e lottano contro supercriminali per salvare il mondo. Il tema del doppio, la figura del diverso e dell’emarginato, il rapporto tra scienza e tecnica nel progresso umano e la fantascienza rappresentano solo alcuni dei temi ricorrenti del genere supereroistico.
Il primo supereroe della storia dei fumetti esordì il 18 Aprile del 1938 sulle pagine del n.1 di Action Comics, rivista pubblicata a Giugno dalla DC Comics. Stiamo parlando di Superman, alias Kal-El che si cela nelle sembianze terrestri del giornalista Clark Kent, creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1933.
Originario del pianeta Krypton, grazie alla minore forza di gravità presente sulla Terra, all’inizio il personaggio compiva enormi balzi e sollevava senza troppi sforzi un’automobile, veloce come un treno; dopo il debutto di numerosi eroi seguendo il suo esempio, a Superman furono conferiti superpoteri quasi illimitati. I due giovani fumettisti ebrei lo chiamarono Kal-El, in lingua ebraica Voce o vascello di Dio. Dopo la creazione nel 1933, passarono anni prima della pubblicazione perché nessun editore credeva nell’idea di Siegel e Shuster; nel 1938 la National, futura DC Comics, ne acquisì i diritti di pubblicazione, che solo nel 2008 dopo un’interminabile questione giudiziaria, tornano in parte agli eredi di Siegel.
Nel 1934 il maggiore della cavalleria statunitense Malcolm Wheeler-Nicholson fonda la casa editrice di fumetti National Allied Publications. Dopo aver cercato di innovare in questo settore, Wheeler-Nicholson si trova in difficoltà economiche e a fine 1936 è costretto a cedere le sue pubblicazioni a Harry Donenfeld, distributore delle sue riviste; quest’ultimo convinse il suo contabile Jack Liebowitz ad entrare nell’impresa per creare la Detective Comics Inc., abbreviata poi in DC (secondo alcuni la sigla si riferisce, invece, a Donenfeld’s Comics, risaltando il nome dell’ultimo fondatore). Divenuto ormai un’icona, Superman garantì un’enorme successo alla casa editrice ed ottenne una propria testa omonima nel Giugno del 1939.
Un mese prima debutta l’altro supereroe simbolo della DC: Bob Kane e Bill Finger creano sulle pagine del n. 27 di Detective Comics Batman. Bruce Wayne combatte il crimine nei panni de Il cavaliere oscuro da quando da bambino ha assistito all’assassinio dei propri genitori da parte di un ladro. La Trinità della DC si completa nel 1941 con Wonder Woman, prima supereroina della storia che nasce su All-American Comics. In seguito la casa editrice pubblicò anche Aquaman, Hawkman, Flash, Lanterna Verde, per poi creare il primo gruppo di supereroi sul n.3 di All-Star Comics nel 1940, da un’idea di Sheldon Mayer e Gardner Fox: la Justice Society of America. Chi potrà battere ora lo strapotere della DC?
Prima che la sfida Marvel vs DC iniziò, Capitan Marvel contrastò i successi della grande casa editrice. Ideato da C.C. Beck e Bill Parker nel 1939 su Whiz Comics n. 2 della Fawcett Comics, rappresenta il supereroe più popolare degli anni ‘40, con vendite superiori a Superman, e il primo supereroe dei fumetti ad essere trasposto al cinema, in Adventures of Captain Marvel (1941). La DC vide compromesso il successo di Superman e agì per vie legali accusando di plagio la Fawcett che dovette chiudere la testata. Ancora oggi non è chiaro perché la sentenza dava ragione alla DC, che 20 anni più tardi, compra i diritti dei personaggi della Fawcett, rilanciando l’eroe come Shazam!.
Nel 1939 l’editore Frank Torpey pubblicò una rivista a fumetti, Motion Picture Funnies Weekly, senza successo, con un solo numero: nasce Namor, personaggio creato da Bill Everett (DC creò Aquaman, dando il via al confronto Marvel vs DC). Martin Goodman, proprietario della Western Fiction Publishing, si interessò all’idea e rilevò l’attività di Torpey; riprese la pubblicazione della sua rivista mutandone la testata in Marvel Comics che debuttò il 31 agosto 1939, sotto la Timely Comics. Siamo negli anni della Seconda guerra mondiale, in cui gli Americani sognano già di vincere il conflitto sulle pagine dei fumetti. Il patriottismo aumenta la popolarità dei supereroi: Namor, poi la Torcia Umana e soprattutto Captain America combattono contro il nazismo per gli USA .
Dopo la guerra i supereroi persero popolarità, soprattutto per la crociata morale guidata dal dottor Fredric Wertham che nel libro Seduction of the Innocent definiva i fumetti dannosi per i giovani: indicava soprattutto che “devianti” sfondi sessuali accompagnavano i fumetti di supereroi o quelli horror, per esempio. Per sopravvivere, le case editrici adottarono il Comics Code e le storie di supereroi perdevano popolarità negli anni ’50. Si preparava un’epoca di rivoluzioni: la Silver Age.
Silver Age: pieno conflitto Marvel vs DC
Il primo supereroe di questo nuovo periodo appartiene alla DC Comics: Barry Allen, una nuova versione di Flash, forse quella a noi più nota, ottenne subito enorme successo. Il redattore Julius Schwartz pensò bene di rimodernare gli eroi della Golden Age e lanciare un nuovo team di supereroi: la Justice League of America. Goodman si accorse del successo che conquistava il nuovo supergruppo della DC e incaricò Stan Lee di creare un supergruppo per battere la concorrenza. L’allora di direttore della Timely comics crea insieme a Jack Kirby i Fantastici Quattro, introducendo caratteri nuovi rispetto alla narrativa del genere: i FF costituiscono una famiglia e tra loro nessuno ha un’identità segreta.
La sfida Marvel vs DC in questo periodo è vinta, invece, dalla fazione guidata da Stan Lee che rivoluzionò il mondo del fumetto con il Marvel Style: si interagisce con i fan tramite note e rubriche e la storia è creata in collaborazione tra sceneggiatore e disegnatore. Infatti, seguendo l’affermazione dei Fantastic Four, nascono i supereroi con super problemi, creati da Stan Lee con Jack Kirby o Steve Ditko. Gli adolescenti si rivedono in Peter Parker, studente morso da un ragno radioattivo che diventa Spider-Man. Il concetto di diversità è da sempre trattato negli X-Men, mutanti temuti dalla società.
I fumetti Marvel si rivolgevano anche ad altri gruppi razziali alla fine degli anni ’60: nasce così Black Panther, re del Wakanda, immaginaria nazione africana, Luke Cage, eroe urbano afro-americano, e Shang-Chi, supereroe asiatico esperto in arti marziali. All’inizio questi personaggi apparivano abbastanza stereotipati, con il linguaggio di Cage simile ai film della blaxploitation e gli asiatici descritti come maestri di arti marziali. Nella dialettica Marvel vs DC, la seconda sviluppò caratteri più complessi come l’afro-americano Cyborg ed il gruppo di adolescenti dei Teen Titans, nella cui prima serie si affrontavano problematiche adolescenziali e tematiche come il razzismo.
Anche la figura della supereroina si è evoluta negli anni ’60-’70. Partendo da personaggi fisicamente deboli e guidati da interessi amorosi, come Susan Storm dei FF, divennero sempre più importanti fino alla dirompente Fenice di Jean Grey. Per la Marvel ricordiamo anche la Donna Ragno/ Jessica Drew e Tempesta dei nuovi X-Men, mentre per la DC la nuova Black Canary, figlia della Black Canary della Golden Age, diventando simboli del femminismo che cresceva in quegli anni.
La “decostruzione” del supereroe
Con l’avvento degli anni ‘80 si mette in discussione il concetto di supereroe e lo scontro Marvel vs DC si espone nella creazione di supereroi non convenzionali e antieroi. In particolare, Alan Moore creò il supereroe decostruzionista con la serie Miracleman, distruggendo l’idea che da grandi poteri derivino grandi responsabilità. Lo stesso autore scrive anche l’opera simbolo di questo periodo con i disegni di Dave Gibbons: Watchmen, maxiserie del 1986 in dodici capitoli, da cui è stato tratto un film e una serie tv. Marvel anticipò alcune tematiche di quest’opera nella miniserie Squadrone Supremo, scritta da Mark Gruenwald, in cui un gruppo di eroi decide di usare i propri poteri per creare un nuovo ordine mondiale.
Influente risulta la figura di Frank Miler per definire l’antieroe: nel 1986 attraverso Il ritorno del Cavaliere Oscuro, reinterpreta abilmente uno dei personaggi principali della DC Comics ambientando la storia nel futuro, mostrando un Bruce Wayne invecchiato e deluso, che ritorna in azione dopo dieci anni di ritiro; il fumettista regala un capolavoro anche per Marvel, con Daredevil: Born Again. Antieroi Marvel veri e propri sono il Punitore e Wolverine: il primo è un ex-soldato che uccide i criminali per vendetta dopo che la mafia ha sterminato la sua famiglia, il secondo risulta un violento e cinico mutante che lotta contro i propri istinti animali.
Gli anni ’90, invece, vedono un processo quasi inverso, con la ricostruzione del genere: due opere disegnate dal favoloso Alex Ross, Marvels, con storia di Kurt Busiek, e Kingdome Come di Mark Waid per la DC. Continua lo scontro Marvel vs DC con l’introduzione di nuovi personaggi protagonisti in questi anni: ad esempio, la serie dedicata al terzo Robin, Tim Drake, per DC mentre per Marvel la serie di Venom, ideato da David Michelinie e Todd McFarlane, nemico di Spider-Man, e nuovi imprevedibili mutanti come Deadpool e Cable, da X-Force, spin-off degli X-Men.
Marvel vs DC: The battle of the Century
Non potevamo terminare questo focus senza aver prima menzionato la saga fumettistica da cui esso prende il nome: Marvel vs DC, pubblicata in Italia da Panini Comics ne Le battaglie del secolo n.7/10 tra la fine del 1996 e l’inizio del 1997. Questo albo rappresenta il culmine di tutti gli incontri/scontri tra i personaggi Marvel e DC editi in quegli anni, come Superman vs Spider-Man o Lanterna Verde e Silver Surfer; in esso due entità cosmiche, rappresentanti le due case editrici, schierano in campo i loro campioni per decidere il vincitore. Marvel vince con un punteggio di 6 a 5 e, infine, resta solo l’universo Amalgam.
La collaborazione tra Marvel e DC portò alla creazione per un certo periodo dell’immaginaria casa editrice Amalgam Comics, in cui si mescolarono i loro personaggi per crearne dei nuovi, per esempio Super Soldato tra Superman e Capitan America o Thanoseid tra Darkseid e Thanos.