La sede scelta per la cerimonia di consegna in prima serata (‘Primetime’: i premi sono così tanti,molti dei quali squisitamente tecnici, che la prima serata è riservata solo alle categorie più importanti) degli Emmy Awards 2020 è comunque prestigiosa: spostato il basket NBA nella ‘bolla’ di Orlando, l’Academy of Television Arts & Sciences, responsabile per l’assegnazione dei trofei, ha optato per lo Staples Center di Los Angeles, di solito teatro di imprese sportive. Secondo le norme anti-Covid-19, platea vuota e pubblico collegato in diretta streaming, così come la quasi totalità dei nominati seduti in abito da sera nei loro salotti, tutti in trepidante attesa. Conduttore della serata, per la terza volta dopo le edizioni del 2012 e del 2016, Jimmy Kimmel cui è affidato l’arduo compito di affrontare una sala popolata da cartonati piazzati sulle poltrone in luogo dei partecipanti alla serata (in basso una foto della situazione).
Ai nastri di partenza della maratona televisiva degli Emmy Awards 2020, trasmessa in Italia su rai4 nella notte tra il 20 e il 21 settembre, i concorrenti più quotati per portarsi a casa le preziose statuette sono Netflix, che ha ottenuto ben 160 candidature e, più staccato, il network HBO, che ha lanciato quest’anno la sua piattaforma streaming (HBO max, ancora non arrivata in Europa), con 104 nomination. Con 26 candidature e 11 vittorie (!) Watchmen recita la parte del leone: se i premi tecnici sono quasi tutti sacrosanti, per un prodotto di qualità dal budget altissimo, nelle categorie principali (quelle che vanno in prima serata) il serial HBO spunta 3 Emmy per la miglior miniserie, per la miglior attrice protagonista Regina King (la quale dopo il Golden Globe e l’Oscar vinti con Se la strada potesse parlare si conferma con il quarto Emmy della sua sua carriera) e il miglior attore non protagonista Yahya Abdul-Mateen II.
Edizione storica questa degli Emmy Awards 2020, per molteplici ragioni: da una parte per il rilievo doveroso alle norme sul distanziamento sociale e al lavoro di medici e infermieri, chiamati in alcuni casi ad annunciare – in registrazione – alcuni premi e dall’altra perché a portarsi a casa i principali trofei per le commedie è stata Schitt’s Creek, ancora inedita in Italia , che si è aggiudicata sette riconoscimenti, fra cui l’ambito Miglior serie-commedia e ha visto vincitori ciascuno dei quattro attori protagonisti e non protagonisti. Se la vittoria di Succession nelle categorie drammatiche era pronosticabile (a fare le spese della sua affermazione il magro bottino di The Morning Show di Apple tv+ che ha vinto solo la meritatissima statuetta per il miglior attore non protagonista in una serie drammatica, andata a Billy Crudup): regia e sceneggiatura oltre al titolo di miglior serie drammatica e miglior attore Jeremy Strong (che rivedremo su Netflix dal 16 ottobre con Il processo ai Chicago 7) desta sensazione il successo della fresca ventiquattrenne Zendaya come miglior attrice protagonista, per la prima stagione della serie drammatica Euphoria, altra produzione HBO. La ragazza sconfigge veri e propri mostri sacri della recitazione, come la coppia di Killing Eve, formata da Sandra Oh e Jodie Comer, ma soprattutto Olivia Colman, memorabile regina Elisabetta II in The Crown (dal 5 novembre la quarta stagione su Netflix). La voce su una sua possibile affermazione, segno di rinnovamento (giovane, bella e di colore) serpeggiava da qualche giorno e la sua performance in Euphoria (sotto il trailer) è da ritenersi comunque notevole, anche se a nostro giudizio inserita in un prodotto poco originale: i traumi adolescenziali sempre più grotteschi hanno saturato il mercato. Di lei sentiremo certamente parlare ancora, anche perchè protagonista, accanto a John David Washington di Malcolm & Marie, girato in pieno lockdown da Sam Levinson, ideatore e sceneggiatore proprio della serie tv HBO. Al suo esordio sul piccolo schermo, Mark Ruffalo s’impone come miglior attore per la miniserie I Know This Much Is True, che verrà trasmessa in Italia su Sky Atlatic a partire dalla settimana prossima.
Per conoscere tutti gli altri vincitori e le novità sull’edizione 2021, ecco il link al sito ufficiale degli Emmy: www.emmys.com