Con Titans 2 continuano le avventure dei Teen Titans (Giovani Titani) su Netflix. Akiva Goldsman, Geoff Johns e Greg Berlanti portano in tv i supereroi adolescenti creati da Bob Haney e Bruno Premiani sulle pagine di The Brave and the Bold n. 54. Si tratta della prima trasposizione live action, dopo numerose serie e film animati che hanno reso famoso il gruppo, dopo le storie a fumetti. La serie tv ha debuttato su DC Universe il 12 ottobre 2018 ed è arrivata in Italia grazie a Netflix l’11 Gennaio 2019.
Già dalla prima stagione abbiamo apprezzato le scelte di casting, con ogni attore che si dimostrava perfetto per il ruolo ricoperto; inoltre, tra azione pura e atmosfere cupe in pieno stile DC Comics, scoprivamo tanti personaggi dei fumetti, tra cui i membri della Doom Patrol, protagonisti a loro volta di uno spin-off omonimo. Il difetto più grande della prima stagione risultava il finale troppo aperto, che non concludeva neanche la trama raccontata. Infatti, l’inizio del primo episodio di Titans 2 costituisce perfettamente il finale della scorsa stagione, compromettendo il mio giudizio sull’intera serie tv. Per fortuna l’ultima stagione mostra una trama completa, impreziosita da un’interessante struttura narrativa.
Titans 2: i protagonisti e la storia
Teen Titans è un super gruppo formato dalle giovani spalle adolescenti dei più famosi supereroi DC Comics. Per esempio, la prima squadra dei fumetti è formata da Robin (il giovane assistente di Batman), Kid Flash (sidekick di Flash), e Aqualad (amico di Aquaman e protagonista del quarto episodio di Titans 2). In The Brave and the Bold n. 60 acquisiscono il peculiare nome di battaglia e accolgono Wonder Girl/ Donna Troy (spalla di Wonder Woman). Dal 1966 Teen Titans rappresenta la testata che ospita il team di giovani eroi; nonostante l’aggiunta di nuovi membri e la presenza di temi come il razzismo, nel 1978 deve chiudere per il calo di vendite.
Il gruppo conquistò la fama negli anni ’80 con New Teen Titans, serie a fumetti curata da Marv Wolfman e George Pérez, gli autori che hanno poi creato il crossover a fumetti Crisi sulle Terre Infinite. In questa formazione troviamo Robin, Wonder Girl, Kid Flash, Garfield Logan / Changeling, Cyborg, Starfire e Rachel Roth / Raven. A parte l’esclusione di alcuni di questi personaggi, la serie tv sembra ispirarsi a questo ciclo di storie. La prima stagione segue Terror of Trigon, lo scontro tra il team e il padre di Rachel, il demone Trigon, che vorrebbe rendere malvagia la figlia per scatenare l’inferno sulla Terra. Lo scontro si risolve proprio all’inizio di Titans 2.
Nella serie tv del DC Universe conosciamo Dick Grayson (Brenton Thwaites), detective di Detroit che di notte combatte il crimine come Robin, dopo l’esperienza come spalla di Batman. Nel corso della storia incontra Rachel (Teagan Croft), Starfire (Anna Diop) e Gar / Beast Boy (Ryan Potter): i quattro diventano un’atipica famiglia, alla scoperta dei loro poteri e alla ricerca di un posto nel mondo. Scopriranno che i pericoli incontrati lungo il cammino sono da ricondurre al demone Trigon (Seamus Dever), malvagio padre di Rachel. Nella battaglia finale intervengono anche i “vecchi” Titans, Hawk (Alan Ritchson), Dove (Minka Kelly) e Donna Troy (Conor Leslie), e il nuovo Robin, Jason Todd (Curran Walters).
Slade Wilson / Deathstroke (Esai Morales), soldato costretto al pensionamento, rappresenta il villain principale di Titans 2. Oltre alla vendetta dello spietato mercenario contro i protagonisti, la seconda stagione si snoda su una storia parallela in flashback che spiega i motivi dello scioglimento della prima formazione della squadra, formata da Robin, Hawk, Done, Wonder Girl e Aqualad (Drew Van Acker). Deathstroke fu creato proprio da Wolfman e Perez nella serie dedicata ai giovani eroi negli anni ’80 e rappresenta la nemesi principale di Nightwing. Prima di Titans 2, Slade Wilson era stato interpretato da Michael Hogan in Smalville, da Manu Bennett in Arrow e da Joe Manganiello in Justice League.
Titans 2: l’abito non fa il monaco
Ho apprezzato molto la struttura narrativa della seconda stagione, con le storie su due livelli temporali che confluiscono nella rivelazione della verità. In quel momento non c’è più spazio per le bugie e la disfunzionale famiglia di supereroi si disgrega. Ognuno cerca di ricominciare la propria vita, dimenticando la machera che indossava prima, che lo rendeva parte di un gruppo e difensore dei più deboli. In Titans 2 la famiglia rappresenta uno dei temi principali: le vite di Jericho (Chella Man) e Rose (Chelsea Zhang), i figli di Deathstroke, sono fortemente legate alle vicende dei protagonisti in un continuo stravolgersi di eventi.
In questo tema si colloca anche il nuovo Bruce Wayne di Iain Glen (Game of Thrones). Inflessibile ed elegante, Bruce non ha bisogno di indossare il mantello del Cavaliere Oscuro per giocare un ruolo fondamentale in Titans 2. Dopo l’allontanamento di Dick, vuole recuperare il legame che aveva con il suo primo pupillo, ma non sarà facile: il leader dei Titans lo chiama solo se ha necessità e lo ricorda come un padre severo. Inoltre, gli showrunner lo rendono il deus ex machina della serie tv: Bruce fungerà ancora da mentore per il ragazzo nella sua maturazione e aiuterà gli eroi nella battaglia finale.
Sin dalla prima stagione Dick Grayson rappresenta il fulcro della storia: da leader della squadra, accoglie e addestra i nuovi membri, ma è stato anche colui che più si è sporcato le mani. Le sue azioni hanno portato conseguenze irrimediabili che hanno disgregato il gruppo. L’ex Robin si è preso tutte le colpe, precipitando nel baratro della propria anima, dopo non aver trovato il perdono dalle altre persone. Solo riscoprendo la sua figura paterna e i suoi amici è riuscito a risalire e a spiccare il volo come Nightwing. Aspettavamo dalla fine della scorsa stagione il nuovo costume di Dick che finalmente è arrivato in Titans 2.
Nei fumetti il giovane eroe acquista questa identità grazie a Superman: dopo aver lasciato il mantello di Robin, Dick chiese a Clark chi sarebbe dovuto diventare; quest’ultimo gli raccontò la leggenda di un kryptoniano che, rinnegato della sua famiglia, decise di proteggere i deboli vestendo i panni del supereroe Nightwing.
In Titans 2, invece, conosciamo Conner / Superboy (Joshua Orpin): conosciuto come Soggetto 13 nell’ambito del Progetto Cadmus, rappresenta un clone formato dai geni di un kryptoniano, Superman, e di un umano, Lex Luthor. Il metaumano, insieme al fedele cane Krypto, preannunciava il suo ingresso nella serie nella scena dopo i titoli di coda della scorsa stagione e risulta un’altra pedina fondamentale. Confuso dai ricordi dei suoi due padri e diviso dalle loro indoli, Conner costituisce l’eroe più tormentato e abbandonato. La sua figura ci fa riflettere su temi di bioetica, come la clonazione, tema principale della saga di Jurassic Park: Superboy viene proposto all’asta, come i dinosauri in una scena di Jurassic World – Il regno distrutto.
Gli ultimi momenti della serie tv ci mostrano i temi della terza stagione. Ai giovani eroi DC Comics auguriamo più azione e meno chiacchiere per le prossime puntate; l’unico difetto di Titans 2 è rappresentato dal ritmo talvolta lento della storia, gravato dalle troppe scene dialogate a sfavore delle battaglie.