House of the Dragon: HBO ha scelto un prequel
Game of Thrones ha lasciato orfani milioni di fans in tutto il mondo. Come sappiamo il finale dell’ottava stagione non ha soddisfatto le aspettative, nonostante i pirotecnici effetti speciali e i molti nodi venuti al pettine nell’ultimo episodio. Come è successo a molte altre serie tv di successo, il bisogno di giungere ad una conclusione ha accelerato oltre misura il susseguirsi degli eventi, tanto più in assenza di un testo su cui basarsi. La settima e l’ottava stagione sono state infatti scritte dalla coppia di sceneggiatori David Benioff e D.B. Weiss,con la consulenza di George R.R. Martin, autore della saga letteraria Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco da cui GoT è tratta: quest’ultimo infatti non ha ancora terminato gli ultimi due romanzi che dovrebbero concludere la storia.
I due si aspettavano che Martin avrebbe terminato la saga nei 6 anni che ci sono voluti per giungere all’Inverno e sono stati costretti ad un lavoro supplementare che li ha esposti alle critiche di pubblico e addetti ai lavori. Per loro stessa ammissione ormai Game of Thrones era diventato una prigione che si alimentava col crescente entusiasmo dei fans, sempre pronti a criticarne e analizzarne ogni aspetto, soprattutto da quando erano stati costretti a continuare la storia, sfruttando le vaghe indicazioni di Martin e quindi a inventarsi una successione di eventi che fosse plausibile. La loro stessa fuga da HBO per abbracciare Netflix è un indizio a favore di questa ricostruzione.
La differenza è stata avvertita dai fan più attenti: convertire un testo già pronto in immagini è ben altra cosa che riscriverlo da zero e anche alcuni comportamenti e scelte dei personaggi sono apparse incoerenti. Oltre a questo motivo ci sono state altre due cause principali, che hanno costretto la HBO a chiudere i battenti: l’inevitabile lievitare dei costi e dei compensi (pensate a un’ultima stagione con altri attori al posto di Emilia Clarke o Kit Harington: impensabile!) e la conseguente scadenza dei contratti degli interpreti principali, desiderosi di continuare la loro carriera, dedicandosi ad altri progetti (basti pensare alla Clarke, scelta da Ron Howard per un ruolo di primo piano in Solo: A Star Wars Story o a Sophie Turner, protagonista degli ultimi due film del franchise X-Men nella parte di Jean Grey, la Fenice).
#HouseOfTheDragon, a #GameofThrones prequel is coming to @HBO.
The series is co-created by @GRRMSpeaking and Ryan Condal. Miguel Sapochnik will partner with Condal as showrunner and will direct the pilot and additional episodes. Condal will be writing the series. pic.twitter.com/9ttMzElgXm
— Game of Thrones (@GameOfThrones) October 29, 2019
Già prima che la famigerata ottava stagione uscisse il network HBO aveva comunicato di avere in cantiere ben cinque (!) possibili spin-off che avrebbero riportato a Westeros le legioni di appassionati fedelissimi del Trono di Spade, il primo dei quali, intitolato Bloodmoon, avrebbe avuto tra i protagonisti la candidata all’Oscar Naomi Watts. Secondo indiscrezioni sarebbe stato anche girato un episodio pilota, che tuttavia avrebbe lasciato piuttosto freddi i vertici del canale. Da qui l’inaspettata decisione di accantonare momentaneamente il progetto per virare su un prequel, più affascinante e ispirato a un testo già scritto da Martin: House of the Dragon. Si tratta di una serie sceneggiata dall’autore insieme con Ryan Condal e profondamente legata agli eventi narrati in Game of Thrones: la storia della casata dei Targaryen (dal romanzo Fire and Blood).
Nonostante non ci sia ancora un pilot pronto da esaminare, il canale americano ha ordinato l’intera prima stagione (10 episodi diretti da Miguel Sapochnik, regista che si era distinto in episodi memorabili di GoT come La battaglia dei Bastardi) di House of the Dragon, titolo scelto per questa nuova avventura – qui sopra puoi vedere il tweet dell’annuncio – che approderà su HBO Max nel 2022. In Italia la vedremo su Sky, a partire dal 22 agosto 2022. Ma di cosa parlerà la serie? Qui sotto puoi vedere ed ascoltare una ricostruzione ufficiale, rilasciata dal canale youtube di Game of Thrones, che a quanto sembra dovrebbe fungere da premessa alla serie stessa. Per ora è in inglese e non sono disponibili i sottotitoli ma la riassumerò per te. Di seguito, dopo il video, troverai una sintesi degli eventi descritti nel libro che potrebbero rientrare nelle puntate di House of the Dragon che vedremo in tv. ALLERTA SPOILER
https://youtu.be/nlU5MWt1j7Q
House of the Dragon: i capitoli di una saga
1. La profezia
300 anni prima delle storie che conosciamo, Daenys la Sognatrice, figlia di Aenar Targaryen, predisse una catastrofe naturale destinata a cancellare per sempre il prospero regno di Valyria, nel continente orientale. A differenza dei Troiani, che ignorarono le parole della veggente Cassandra, la nobile famiglia Targaryen vendette le sue proprietà e si trasferì con tutti i parenti, gli schiavi, i servitori e soprattutto i draghi (ben cinque!) a Roccia del drago. Quanto predetto si verificò una decina di anni dopo e gli unici signori dei draghi a sopravvivere al disastro furono i Targaryen. Il secolo successivo vide scontri sanguinari per il potere nei territori di Essos, nel continente orientale. La maggior parte dei draghi perì in una guerra durata cento anni, ma alla fine l’abile Aegon, con l’aiuto del letale drago Balerion, pose fine alle ostilità.
2. La conquista di Westeros
Aegon Targaryen, detto il Conquistatore, comprese che l’ Est ospitava ormai solo il passato, che non sarebbe mai tornato. Decise quindi di emigrare verso il continente occidentale (Westeros)e i territori intorno a Roccia del Drago. Westeros era diviso in 7 regni, continuamente in guerra tra loro, ognuno dei quali governato da un’antica casata:
- Il Regno del Nord, il più grande e impervio, appartenente a Torrhen Stark;
- Il Regno della Montagna e della Valle di Aronne Arryn;
- Il Regno delle Isole di Ferro e dei fiumi, appartenente alla famiglia Hoare;
- Il Regno della Roccia appartenente a Loren Lannister, ricco di miniere d’oro;
- Il Regno dell’Altopiano, fertile e dal clima mite, appartenente a Mern IX Gardener (dopo lo sterminio dei Gardener, Tyrell);
- Il Regno della Tempesta, della famiglia Hoare (sarà poi sconfitta da Orys Baratheon);
- Il Principato di Dorne di Meria Martell, l’unico a resistere, annesso solo due secoli dopo mediante trattato di pace.
Aegon con le due sorelle-consorti Rhaenys e Visenya e il potere di tre draghi (uno per Targaryen, ovvero Balerion, Meraxes e Vhagar), nel corso di un paio di anni sottomise sei dei Sette Regni di Westeros, dei quali si proclamò unico sovrano. Ogni volta che Aegon conquistava i territori di un lord avversario s’impadroniva delle armi dello sconfitto per formare un trono fatto di spade: intorno a questo costruì un castello e poi una città, la capitale del Regno, chiamata Approdo del Re. Solo Dorne non cadde e, dopo la morte di una delle mogli-sorelle di Aegon, Rhaenys e del suo drago, il Conquistatore pose fine alla guerra.
3. Anni di rivolte
Mantenere unito un regno popolato di riottosi signori è più difficile che conquistarlo. Se ne rese presto conto Aenys I, figlio di Aegon, che come tutti i Targaryen era malvisto dagli abitanti dei Sette regni perché nato dall’incesto. L’abitudine dei membri della casata dei draghi di unirsi tra consanguinei fu la giustificazione per i conflitti più bellicosi che i discendenti di Aegon affrontarono. Il Culto dei dette dei, che ne Il trono di Spade prende di mira Cersei proprio per la sua relazione col fratello Jaime, si era messo contro due secoli prima Maegor, fratello minore di Aenys che dopo aver sposato la nipote di un Septon, Ceryse, l’aveva abbandonata per tornare all’antica usanza di procreare all’interno della sua famiglia d’origine. Lo scontro tra re e chiesa si concluse con la reazione violenta e implacabile di Maegor, poi noto come uno dei regnanti più crudeli di sempre, cui succedette Jaeherys il Conciliatore.
4. Le guerre di successione e la Danza dei Draghi
https://youtu.be/XAW4XuDpHpI
Se c’è una vicenda che aspettiamo con ansia in House of the Dragon è la guerra di successione fra i Targaryen che vedrà l’erede legittima Rhaenyra e Aegon II, suo fratellastro incoronato contro il volere del padre, contendersi il trono. Alla fine la prima venne sconfitta e incenerita dal drago di Aegon. Questi fu però costretto a malincuore a concedere in sposa la figlia Jaehaera al figlio della sorellastra, Aegon il Giovane che diventò sovrano ancora adolescente, a causa della precoce morte dei genitori.
Indebolito e con un re ancora inesperto, il continente di Westeros venne quindi attaccato da Dorne. La guerra fu placata solo dal trattato che sancì l’ascesa al trono di Baelor Targaryen, mite e pio, il quale prendendo i voti religiosi da Septon (quindi anche la castità) rinunciò ad avere un erede al trono. Sempre più sfortunati, i Targaryen si ritrovarono di nuovo invischiati in lotte tra consanguinei a causa di Daemon Blackfyre, figlio illegittimo di Aegon IV che reclamò il titolo di sovrano senza successo, aprendo tuttavia la strada a vari tentativi violenti dei suoi discendenti per impossessarsi del trono.
5. Il Re Folle e il declino
Il potere dei Targaryen era sempre risieduto nella forza dei draghi, ma con la mancata nascita di nuove creature alate, la loro disfatta fu inevitabile. Quando le uova smisero di schiudersi, per la nobile dinastia fu l’inizio della fine. Il padre di Daenerys, Aerys II perse il senno e le redini del regno finirono nelle mani del diabolico Tywin Lannister (padre di Cersei, Jaime e Tyrion), suo Primo cavaliere per vent’anni. La relazione tra i due si incrinò sempre più, soprattutto per il rifiuto del re di unire le casate tramite matrimonio. Il resto della storia la conosciamo grazie a Game of Thrones: la paranoia di Aerys che si scagliò anche contro il figlio maggiore Rhaegar (sposato a Elia Martell ma innamorato della sorella di Ned Stark, Lyanna, che darà alla luce Jon Snow), a sua volta fratello di Viserys e Daenerys. La sua follia sfociò alla fine nel desiderio di bruciare Approdo del Re e tutti i suoi abitanti con l’Altofuoco, fino al momento in cui il capo della sua guardia, il giovane Jaime Lannister lo assassinò, trafiggendolo con la sua spada.
House of the Dragon, cosa vedremo nella serie
https://youtu.be/7_4Bn4fioXA
George R.R. Martin ha svelato che il periodo coperto da House of the Dragon è quello tra il 101 d.C. – la dicitura significa dopo la Conquista – e il 129 d.C., l’anno della sopraccitata Danza dei Draghi. Nel 101 Re Jaeherys il Conciliatore indisse un concilio fra tutti i lord più importanti dei Sette Regni per scegliere il suo successore. Dopo lunghe discussioni e aspre dispute si preferì anteporre il genere alla primogenitura: la regola decisa dal concilio fu che solo un uomo può ascendere al Trono di Spade.
Il problema si ripropose anni dopo, sotto il regno di Viserys I. Egli ebbe come primogenita Rhaenyra, una bambina così bella ed intrepida da essere soprannominata ‘La Delizia del Reame’. L’amava così tanto che la nominò davanti a tutti i Lord sua erede, ptendendo da loro un giuramento di fedeltà nonostante fosse femmina. In seconde nozze il Re sposò Lady Alicent Hightower, che gli diede un maschio, chiamato Aegon, come il Conquistatore. Nel frattempo il primo marito di Rhaenyra, lord Laenor, venne assassinato ed ella si risposò in seconde nozze con Daemon Targaryan, suo zio. Era infatti costume nella famiglia sposare consanguinei per mantenere puro il sangue valyriano.
A quel punto si crearono due partiti, quello della Regina e quello della Principessa, che vennero in attrito alla morte di Viserys, quando fu incoronato re Aegon. Da non sottovalutare che tutti i Targaryan, compresi i figli di Rhaenyra e suo marito, erano Cavalcatori di Draghi. Rhaenyra fu a sua volta incoronata Regina e così ebbe inizio il conflitto, che dalle parole e le negoziazioni presto degenerò in scontri armati. E i Draghi cominciarono a danzare.
non aspetto altro
Anche noi della redazione siamo in trepidante attesa.