WandaVision si chiude con un episodio molto intenso, ricco di emozioni, come il penultimo, e anche di azione. Interpretata da una magnifica Elizabeth Olsen, Scarlet Witch rappresenta sempre il centro della storia e mostra ora il suo pieno potenziale contro la sua nemesi. L’altra battaglia interessante di questo finale riguarda Visione (Paul Bettany), tornato ad esplorare i meandri della metafisica. Dopo le tante teorie formulate durante la visione della serie tv alcuni fan si aspettavano di più dall’ultima puntata, ma si tratta di una giusta conclusione per la storia di Wanda, come anticipato dal regista Matt Shakman:
“So che ci sono così tante teorie, e molte persone saranno senza dubbio deluse da una teoria o da un’altra. Ma stiamo raccontando la storia su Wanda che affronta il dolore e impara ad accettare quella perdita: spero che le persone troveranno il finale sorprendente ma anche soddisfacente, inevitabile per la storia che abbiamo seguito durante tutta la serie. A tenere tutto insieme è il grande cuore della serie. È una storia d’amore, è una storia di perdita, e penso che risuoni ancora di più in questa folle pandemia a cui stiamo tutti cercando di sopravvivere in questo momento. Penso che tutti possiamo capire cosa prova Wanda”.
Il regista di WandaVision ci lascia uno stupendo messaggio in riferimento al periodo che stiamo vivendo. Ora scopriamo insieme le citazioni presenti nel finale e attenzione agli SPOILER.
Le ultime citazioni in WandaVision
Finale di Serie è il titolo del nono episodio di WandaVision: la prima serie tv Marvel su Disney Plus si è appena conclusa e non avrà una seconda stagione; ciò ha senso perché parliamo di uno show che anticipa tematiche e personaggi dell’imminente Fase 4 del Marvel Cinematic Universe. La natura autoconclusiva dell’avventura di Wanda e Visione è confermata anche dal regista in un’intervista, che però non chiude a diverse possibilità in futuro: “Ovviamente, la situazione potrebbe anche cambiare. Dipende tutto dalla storia”.
Con il Darkhold, il libro magico visto negli scorsi episodi di WandaVision nel sotterraneo di Agatha Harkness, la perfida strega vuole rubare l’immenso potere di Wanda. Agatha afferma che Scarlet Witch sia talmente potente da poter superare anche la magia dello Stregone Supremo, ovvero il Dottor Strange: siamo curiosi di scoprire se i due si scontreranno in Doctor Strange in The Multiverse of Madness. Wanda cambia anche esteticamente, con una corona rossa che sottolinea il suo potenziale e un costume ispirato alle storie di Uncanny Avengers. Clicca qui per acquistare su Amazon il volume Ragnarok now! Incredibili Avengers.
Wanda usa su Agnes i suoi poteri di manipolazione mentale, come avvenuto in Avengers: Age of Ultron su Tony Stark (Robert Downey Jr.); la protagonista di WandaVision colpisce la sua nemesi con un’auto usando la telecinesi, altra mossa già adottata contro Iron Man, precisamente in Captain America: Civil War. Dopo questo colpo Scarlet Witch trova solo gli stivali di Agatha tra i rottami, ricordando la morte della Strega dell’Ovest ne Il Mago di Oz. Nel momento in cui l’Esa sparisce, il teatro di Westview mostra Tannhauser Gate Put the fun in Dysfunction nella sua programmazione, chiaro riferimento al celebre monologo di Roy Batty (Rutger Hauer) in Blade Runner, in cui si menzionavano le Porte di Tannoiser (Tannhauser Gate).
Dalla scena post credit dello scorso episodio di WandaVision ci aspettavamo uno scontro tra i due Visione. Dalla lotta fisica si passa ad una discussione filosofica sull’identità basata sul paradosso della nave di Teseo. Questo esperimento mentale è stato trattato per la prima volta nel 500 a.C. da Eraclito e Platone: secondo la leggenda greca, la nave in cui Teseo e altri guerrieri di Atene tornarono da Creta aveva trenta remi e fu preservata dagli Ateniesi fino al tempo di Demetrio Falereo, poiché decisero di ripristinarla eliminando le assi marce e deteriorate sostituendole con assi nuove più resistenti.
Questa nave costituì un esempio costante tra i filosofi e in sostanza il paradosso si interroga sulla seguente questione: se un oggetto ha visto tutti i suoi componenti sostituiti rimane lo stesso oggetto o perde la sua identità? Il paradosso si può anche applicare all’identità della nostra stessa persona, che nel corso del tempo muta sia nella sostanza sia fisicamente, ma sembra rimanere identica come persona. Questo argomento rappresenta l’apice dello scontro tra i due sintezoidi in WandaVision. Visione dell’Esa sblocca i ricordi del suo avversario, che si libera e scappa: sarà lui il nuovo Visione del MCU?
In precedenza Paul Bettany aveva rivelato: “Ci sono cose di cui non posso parlarvi, lavoro con un attore che sarà una sorpresa per tutti. Lavoro con un attore con cui desideravo lavorare da sempre, che è semplicemente incredibile”. Ci aspettavamo che parlasse di un grande attore che sarebbe comparso alla fine di WandaVision, ma parlava di se stesso anticipando il paradosso.
In questo finale abbiamo anche la conferma che Evan Peters non ha interpretato di nuovo il Quicksilver degli X-Men targati 20th Century Fox, ma Ralph Bohner, un ragazzo controllato da Agatha attraverso una collana incantata. Probabilmente si tratta del famoso Ralph di cui parlava Agnes definendolo suo marito. D’altronde per scritturare il Pietro Maximoff della Fox i Marvel Studios avrebbero dovuto menzionare nei credit Bryan Singer e gli altri autori di quella versione; operazione che Kevin Feige non ama: per esempio, Electro che apparirà in Spider-Man: No Way Home non sarà la stessa versione di quella vista in The Amazing Spider-Man 2.
Infine Wanda restituisce ad Agatha Harkness il suo ruolo di Agnes, ovvero la “vicina ficcanaso”, ma è difficile pensare che una strega così potente non possa tornare in futuro, magari anche come alleata.
Nella prime delle due scene post-credits di WandaVision notiamo un semplice collegamento con Captain Marvel 2: Monica Rambeau è contattata da un’agente dell’F.B.I. che si rivela uno Skrull, inviato da un “vecchio amico” di sua madre, Nick Fury (Samuel L. Jackson). Con l’arresto dell’attuale capo dello S.W.O.R.D., l’organizzazione potrebbe ora essere affidata a Monica.
Nella seconda scena post-credits Wanda si trova in una remota località di montagna, molto simile al Monte Wundagore, fonte dei suoi poteri nei fumetti (come spiegato qui); come Doctor Strange, anche la protagonista di WandaVision sa usare la sua proiezione astrale e la sfrutta per studiare il Darkhold, alla ricerca dei propri figli. Billy e Tommy si potrebbero trovare in un altro universo e servirà l’aiuto dello Stregone Supremo. Ora iniziano tante teorie, ma l’unico collegamento certo è rappresentato dalla colonna sonora di questa scena che ricalca il tema musicale scritto da Michael Giacchino per Doctor Strange.