Alcune canzoni ci regalano emozioni perché legate ad un film, probabilmente non sarebbero diventate nemmeno così famose se non fossero state la colonna sonora di una bella storia cinematografica, ma da quel momento in poi lo diventano, e scindere le due cose (film e canzone) diventa impossibile.
È proprio questo il caso di Armageddon – Giudizio finale film del 1998 diretto da Michael Bay, che ha dato il via al genere “catastrofico” che ha contraddistinto la fine degli anni ’90 e l’inizio del Duemila, facendosi capostipite dell’utilizzo effetti speciali particolari.
È un film che ha cercato di mettere insieme diversi argomenti, soprattutto legati al bene e al male, riuscendo ad affascinare una grande fetta di pubblico.
La trama
Il film ha inizio quando una missione dello Space Shuttle Atlantis viene interrotta perché lo shuttle viene distrutto da un misterioso corpo spaziale e alcuni grattacieli di New York vengono devastati da numerosi meteoriti.
Il direttore della Nasa, Dan Truman (Billy Bob Thornton), è in stato di allerta e la situazione peggiora quando si scopre che un enorme asteroide è in viaggio verso la Terra.
Restano 18 giorni per fermare la collisione ed evitare la catastrofe. Il piano è trivellare l’asteroide, inserirgli dentro una bomba nucleare e farlo esplodere a debita distanza.
Per la missione Dan Truman arruola l’esperto di trivellazione petrolifera Harry Stamper (Bruce Willis), e i suoi uomini.
Tra questi improbabili futuri astronauti vi sono archetipi umani tutt’altro che ligi al dovere e all’ordine, c’è chi è stato in galera, chi ha problemi familiari e chi è affetto da disturbi psicotici, e c’è chi, come A.J. (Ben Affleck), il più giovane fra loro, è innamorato della figlia di Harry, Grace (Liv Tyler).
La missione, continuamente scandita da conti alla rovescia allo scadere e colpi di scena quasi prevedibili, viene portata avanti in maniera anticonvenzionale e mirabolante da parte dei due shuttle Freedom e Indipendence.
Le complicazioni dovute all’avvicinarsi minaccioso dell’asteroide alla Terra determinano alcuni incidenti che causano la morte di alcuni membri dell’equipaggio.
Dalla Terra, in particolare dalla Nasa, seguono e guidano la missione e visto l’imminente pericolo il Presidente USA decide di far attivare la testata nucleare dalla Terra con tutti gli uomini ancora sull’asteroide.
I problemi non sono ancora finiti, poiché il gruppo scopre che il detonatore dell’ordigno è danneggiato e qualcuno dovrà restare sull’asteroide per farlo esplodere manualmente.
Si tira a sorte e il prescelto alla fine è proprio il giovane A.J.
Harry lo accompagna, ma gli impedisce di portare a termine il compito affidatogli dalla sorte, gli strappa di mano il detonatore e lo rimanda sullo shuttle: Harry prende quindi il posto di A.J. Prima di separarsi, Harry raccomanda A.J di prendersi cura di Grace, confessandogli di avergli sempre voluto bene come un figlio e che sarà felice che si sposino.
Mentre l’equipaggio dello Shuttle si prepara per il decollo, dà l’ultimo e struggente saluto alla figlia. Nonostante qualche problema, risolto in modo piuttosto comico da Lev, lo shuttle riesce a decollare, mentre sull’asteroide si manifestano altre esplosioni d’idrogeno, segno che ormai esso sta per raggiungere la Terra; queste raggiungono Harry, che viene sballottato e ferito, tuttavia, a una manciata di secondi dalla fine, riesce a far esplodere la bomba, salvando la terra. L’esplosione rimbomba su tutta la Terra e, risplendendo nel cielo, è il segno della riuscita di Harry.
Il film si conclude con le immagini del matrimonio tra A.J. e Grace mentre scorrono i titoli di coda.
Il cast, le scene, le emozioni
In Armageddon – Giudizio finale l’aspetto emozionale ha senza dubbio molta importanza e gran parte di questa carica emotiva è racchiusa nel commovente discorso finale di Harry alla figlia Grace, mentre le comunica che non tornerà e non l’accompagnerà all’altare quando sposerà A.J., l’uomo che fino alla partenza per la missione Harry non riteneva all’altezza della figlia.
“ Grace, voglio che tu sappia che A.J. ci ha salvati, davvero. E devi dire a Chick, che non ce l’avrei mai fatta senza di lui, mai; e devi curarti di A.J. Vorrei poterti accompagnare all’altare. Ma verrò, verrò di tanto in tanto a trovarti d’accordo?! Ti voglio bene Grace.”
Il mancato ritorno di Harry, lo consacra ad eroe e rende tutta la vicenda più umana, anche se scontata (Bruce Willis teneva una foto delle sue figlie, di fronte a lui, per farsi venire da piangere, durante il suo addio a Grace).
Qualcosa di veritiero lo ritroviamo invece nella battuta di Rockhound, sul fatto di essere seduto sopra un milione di chili di carburante, su un razzo costruito dal miglior offerente, che è in realtà una variazione di un’effettiva trasmissione radio dell’astronauta Alan Shepard della missione Mercury, appena prima del decollo.
Shepard è stato il primo americano nello spazio, nel 1959. Ed un’altra sua famosa frase fu
«Please, dear God, don’t let me fuck up». («Per favore, caro Dio, non far sì che io fotta tutto»).
È stato anche l’unico astronauta a giocare a golf sulla Luna.
Non solo lacrime e distintivo certo, ma anche note ironiche, come nella scena in cui Harry scopre la relazione tra AJ e Grace
e quale padre non sarebbe geloso della propria figlia, soprattutto se risponde al nome di Liv Tyler che addirittura ha rifiutato il ruolo di Grace per 2 volte, prima di farsi convincere a recitare nel film.
Tyler era impegnata infatti contemporaneamente nelle riprese di Plunkett & Macleane e doveva frequentemente spostarsi tra i set di Los Angeles e della Repubblica Ceca.
Prima che Liv si convincesse, la parte fu offerta anche a Milla Jojovich, Denise Richards ed a Robin Wright, ma con nessuna delle tre si sarebbe ricreato il quadretto di famiglia, nel video di I don’t want to miss a thing!
Lo sceneggiatura originale, a dire il vero, non includeva nemmeno la sottotrama romantica tra A.J. e Grace.
La love story è stato aggiunta dopo il clamoroso successo di Titanic (1997) tra le ragazze adolescenti di fine anni ’90, e la maggior parte delle scene romantiche sono state girate, quindi, verso la fine della produzione.
Il successo tuttavia arrivò, e in alcune parti del mondo, Armageddon venne pubblicizzato come un film che vantava la presenza di due vincitori del Premio Oscar: Ben Affleck e Billy Bob Thornton.
Tutto vero, ma nessuno dei due l’ha vinto per le proprie prove attoriali: Affleck è stato premiato nel 1998 per la sceneggiatura di Will Hunting e Thornton per quella di Lama tagliente, nel 1997.
Sembra invece che Bruce Willis, non abbia particolarmente amato la regia di Michael Bay e che fra i due non corresse buon sangue.
Lo stesso attore, infatti, ha dichiarato che non gli importava nulla dello stile del regista e che si sarebbe rifiutato di lavorare ancora con lui.
Di contro c’è da dire però che Bruce Willis è entrato nella produzione del film dopo aver deciso di abbandonare Broadway Brawler, una commedia che stava girando e che riteneva fallimentare.
L’allora capo della Disney, Joe Roth, elaborò un accordo per cui Willis avrebbe recitato in Armageddon e in due futuri film per lo studio, ed in cambio Disney avrebbe assorbito i costi del progetto fallito come anticipo sul suo stipendio iniziale.
I due film realizzati da Willis in seguito a questo accordo furono The Sixth Sense – Il sesto senso (1999) e Unbreakable – Il predestinato (2000).
Billy Bob Thorton ha invece dichiarato di aver preso parte al film “solo per i soldi” e Steve Buscemi semplicemente perchè desiderava “una casa più grande”.
E il regista invece, cosa pensa di questa sua creatura? Che sia il suo peggior film.
“Mi scuso per Armageddon, perché dovemmo fare l’intero film in sole 16 settimane. È stata un’impresa imponente, non era corretto per il film. Rifarei l’intero terzo atto se potessi”.
Successivamente, sul suo sito personale, ha reso noto che queste dichiarazioni erano state estrapolate da un contesto più ampio e che lui è orgoglioso del film.
Un gran lavoro comunque, basti pensare che durante le riprese, il cast e la troupe hanno lavorato con attrezzature per un valore di circa 19 miliardi di dollari, tra cui una vera piattaforma petrolifera e una vera navetta spaziale.
Il significato di Armaghddon
“Ci troviamo ad affrontare la più spaventosa delle prove. Nella Bibbia quel giorno è chiamato Armageddon, cioè la fine di tutte le cose. Eppure, per la prima volta nella storia del nostro pianeta, il genere umano possiede i mezzi tecnologici per evitare la propria estinzione. […] I sogni dell’intero pianeta stasera riposano in questi 14 coraggiosi uomini che viaggeranno nello spazio. E speriamo di riuscire tutti, abitanti del mondo intero, a vedere la conclusione di questi eventi. Buon viaggio. E buona fortuna.”
Così si esprime il Presidente degli Stati Uniti (Stanley Anderson).
Armageddon infatti, è una parola biblica e indica una valle in Israele, luogo di molte battaglie nell’antichità, descritte non solo nella Bibbia ma anche confermate da studi archeologici
Ma Armageddon si riferisce anche e soprattutto alla fine dei tempi.
Secondo l’Apocalisse, proprio in quella piana si terrà il giudizio finale, una battaglia tra il bene e il male, uno scontro catastrofico che non lascerebbe scampo.
Il regista, usando a proprio piacimento lo spunto biblico, determina che lo spazio è un universo ricco di significati simbolici e un teatro di guerra dove gli Stati Uniti possono affermare la propria supremazia politica e cultural-tecnologica.
Certo, talvolta, in Armageddon l’esaltazione del mito americano e della Nasa è quanto di più tedioso ci si può aspettare, considerando soprattutto che la NASA ha permesso che il film potesse essere girato all’interno della propria sede e ha messo a disposizione la piscina per l’addestramento degli astronauti e la piattaforma di lancio in cui si era verificata la tragedia dell’Apollo 1.
Tutto ciò anche a causa della natura patriottica della sceneggiatura e del successo dell’utilizzo di un film come Top Gun come spinta per il reclutamento, e che ha persuaso la NASA a consentire al regista Michael Bay ed alla troupe appunto, di girare all’interno dell’agenzia spaziale americana.
Questa opportunità, normalmente non venia concessa, mentre durante le riprese, il cast e la crew hanno lavorato con attrezzature del valore di circa $19 miliardi complessivi, comprese una vera piattaforma petrolifera ed una vera navetta spaziale.
La colonna sonora
Un successo con personaggi e situazioni del genere non poteva che avere una colonna sonora come quella messa a punto dai due supervisori Kathy Nelson e Bob Badami: brani in perfetto stile hard rock a stelle e strisce, trascinati dalla ballata I Don’t Want to Miss a Thing degli Aerosmith, scritta dalla “regina delle ballads”, Diane Warren, pensando alla love story tra James Brolin e Barbra Streisand.
Sebbene all’inizio I Don’t Want to Miss a Thing non fosse pensato per gli Aerosmith, alla fine lo incisero loro, riuscendo a garantirsi un enorme successo. È proprio grazie a questa canzone, poi inclusa in Armageddon, che il gruppo è riuscito a farsi strada tra le nuove generazioni.
Pare incredibile infatti, ma la band degli Aerosmith (attiva già dal 1970) ha dovuto attendere fino al 1998 per arrivare al #1 delle classifiche americane con una hit.
Con il brano I don’t want to miss a thing, Steven Tyler & Co. sono riusciti a dominare la classifica dei singoli di Billboard, nel settembre ’98, per la prima ed unica volta in carriera.
Il videoclip, diretto da Francis Lawrence prima di approdare a Constantine, Io sono leggenda e la saga di Hunger Games, è stato girato alla Minneapolis Armory, alternando immagini degli Aerosmith con alcuni frame significativi del film.
Gli altri pezzi forti della colonna sonora di Armageddon sono La Grange degli ZZ Top, Remember Me dei Journey (il primo brano inciso dalla formazione di San Francisco con il cantante Steve Augeri), Mister Big Time dei Bon Jovi e Starseed dei canadesi Our Lady Peace.
Columbia e Hollywood Records hanno poi capitalizzato il successo del film pubblicando Armageddon: The Album, che include i 14 brani e che negli Stati Uniti, in Canada e Giappone ha raggiunto il disco di platino.
La canzone che A.J. (Ben Affleck) intona abbracciando la fidanzata Grace (Liv Tyler) prima di partire per lo spazio, e che viene cantata in coro da tutti gli altri invece, è Leaving on a Jet Plane di John Denver, Un classico del country folk, reso celebre dal trio Peter, Paul and Mary, molto amato dai “blue collar” americani.
Curiosità e critiche
Armageddon è il terzo film da regista firmato da Michael Bay, dopo Bad Boys (1995) e The Rock (1996) e il suo primo film a superare mezzo miliardo di incassi.
Costato 140 milioni di dollari, ne ha incassati globalmente 553, diventando il maggior incasso del 1998.
Nonostante il successo commerciale, come spesso accade con i film di Bay, Armageddon ricevette pareri piuttosto negativi da parte dei critici, che contestarono il montaggio frenetico e la regia confusionaria, senza spessore psicologico. Dal canto suo, il regista si difese con queste parole in un’intervista del 2013:
“Dovevamo fare l’intero film in 16 settimane. È stata una grande impresa. Non era giusto per il film. Rifarei l’intero terzo atto se potessi. Ma lo studio ci ha letteralmente portato via il film. È stato terribile. Il mio supervisore agli effetti visivi ha avuto un esaurimento nervoso, quindi me ne sono dovuto occupare io. Ho chiamato James Cameron e gli ho chiesto “Cosa fai quando devi realizzare tutto da solo?” Ma il film è andato bene.”
Oltre che per lo stile, Armageddon fu attaccato per diverse incongruenze scientifiche, nonostante, per la prima volta nella sua storia, la NASA avesse collaborato attivamente alla realizzazione del film.
Nonostante questo supporto, gli astronauti e gli esperti definirono Deep Impact, film dal tema simile distribuito lo stesso periodo, molto più accurato dal punto di vista scientifico,e il film viene addirittura mostrato durante il programma di formazione manageriale. Sapete perchè?
Per cercare di individuare il maggior numero possibile di errori fisico/aerospaziali, e fino ad oggi, sembra ne siano stati trovati almeno 168.
Certo, resta un classico, tant’è che alcuni dei veicoli spaziali e degli oggetti utilizzati nelle riprese sono esposti al pubblico nei Disney Studios di Disneyland Paris e accompagnano l’Armageddon Special Effects Ride.
Da quel lontano 30 giugno 1998 di tempo ne è trascorso e probabilmente anche di asteroidi nello spazio e anche se i critici considerarono immediatamente ridicola l’idea che l’asteroide fosse “delle dimensioni del Texas”, alcuni fan hanno sottolineato che il National Air and Space Museum, a Washington DC, contiene un’esposizione sulla storia degli asteroidi che include una rappresentazione di uno di questi che colpì la Terra milioni di anni fa e che era esteso, grosso modo, come il moderno stato del Texas.
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