La serie tv è stata apprezzata dalla critica, con un indice di gradimento del 91% su Rotten Tomatoes. Un successo che si evince anche in termini di spettatori: secondo le analisi fornite a Variety da TVision, WandaVision è stato lo show più visto sulle piattaforme di streaming durante il mese di gennaio, in media 81,3 volte di più degli altri titoli, superando anche Bridgerton, che si posiziona al secondo posto. Il merito risiede soprattutto nella camaleontica regia di Matt Shakman (Game of Thrones) che regala ad ogni puntata uno stile diverso, ripercorrendo i decenni della tv americana e nelle splendide interpretazioni di Elizabeth Olsen e Paul Bettany.
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WandaVision: “Cos’è il dolore se non un amore perseverante?”
WandaVision esplora la tormentata storia d’amore tra Wanda Maximoff e Visione, una delle relazioni più interessanti dell’Universo Marvel sia nei fumetti sia sul grande e ora piccolo schermo. Una storia segnata dalla diversità poiché unisce una mutante/strega ad un sintezoide, ma anche influenzata da diverse tragedie. In particolare, nel MCU Wanda perde l’amato alla fine di Avengers: Infinity War per mano di Thanos. Dopo esser tornata in vita in Avengers: Endgame, il dolore per le perdite di Pietro (in Avengers: Age of Ultron) e di Visione provoca l’esplosione delle emozioni e dei poteri di colei che diventerà Scarlet Witch.
“Differenziare quei due personaggi in un modo che non risultasse superficiale… Voglio dire, certo, uno è viola e l’altro è bianco, per voi può senz’altro bastare questo. Ma volevo che quel Visione risultasse familiare e al tempo stesso intimidatorio. Per qualche motivo ero davvero spaventato all’idea. Ho continuato a rimandare lo scendere a patti con questa cosa perché sapevo che avremmo girato quelle scene molto tardi. Ero davvero spaventato!”.
All’inizio del penultimo episodio, invece, il logo è viola, come il colore dei poteri di Agatha Harkness (Kathryn Hahn), sottolineando come abbia ottenuto la regia dello show di Wanda. Il colore della magia della protagonista è scarlatto, come notiamo soprattutto quando sprigiona l’energia per creare il suo mondo; diventa giallo quando crea Visione nell’Esa, attingendo così dall’energia assorbita dalla Gemma della Mente durante gli esperimenti dell’Hydra.
L’ottimo aspetto visivo di WandaVision è accompagnato dall’efficace colonna sonora di Cristophe Beck (Ant-Man and The Wasp); inoltre, Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez hanno scritto diverse sigle televisive che ricordano le serie tv del passato.
La sesta puntata è stata la mia preferita: nonostante abbiamo vissuto un Carnevale senza festeggiamenti, abbiamo potuto ammirare una puntata di Halloween ricca di costumi che ci ricordano quelli indossati nei fumetti. WandaVision si è chiusa con due episodi molto intensi, ricchi di emozioni e di azione, soprattutto nel finale. Niente mutanti, né Doctor Strange, né multiverso… Dopo le tante teorie formulate durante la visione della serie tv alcuni fan si aspettavano di più dall’ultima puntata, ma si tratta di una giusta conclusione per la storia di Wanda, come anticipato dal regista Matt Shakman:
“A tenere tutto insieme è il grande cuore della serie. È una storia d’amore, è una storia di perdita, e penso che risuoni ancora di più in questa folle pandemia a cui stiamo tutti cercando di sopravvivere in questo momento. Penso che tutti possiamo capire cosa prova Wanda”.
Alla fine di WandaVision la protagonista si rende conto delle sue capacità e di essersi chiusa nel suo mondo immaginario per il grande dolore; libera le persone che la circondano e riscopre se stessa e il valore della vita. La showrunner Jac Schaeffer ha cercato di giustificare l’assenza di Mephisto:
“Voglio dire, il grande antagonista della serie è il dolore, questa è la storia che stavamo raccontando, e poi abbiamo avuto un cattivo bonus sotto forma di Agatha Arkness che ha finito per facilitare la terapia di Wanda, quindi penso che siamo a posto con noi stessi sotto questo punto di vista”.
– Wanda, so che non possiamo rimanere così, ma prima di andare devo assolutamente sapere: cosa sono io?
– Tu, Visione, sei il pezzo della Gemma della Mente che vive in me. Sei un corpo di fili e sangue e ossa, che io ho creato. Sei la mia tristezza, la mia speranza, ma soprattutto tu sei il mio amore.
– Sono stato una voce senza corpo, un corpo ma non umano e ora un ricordo diventato realtà. Chissà che altro potrò essere… Ci siamo già detti addio, quindi a rigor di logica…
– … ci rivedremo di nuovo!