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Ritratto di un attore: Ewan McGregor

Carriera eclettica, talento immenso e ruoli indimenticabili: il racconto di Ewan McGregor

Diana Morello 2 ore fa Commenta! 32
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Ewan McGregor è uno degli attori più versatili della sua generazione. Dal carismatico e ribelle Mark Renton di Trainspotting, al romantico e sensibile Christian di Moulin Rouge!, fino al crudele e teatrale Black Mask in Birds of Prey, McGregor ha dimostrato di sapersi muovere con disinvoltura tra generi e registri diversi. Capace di passare dal dramma alla commedia, dal musical al thriller, dal cinema indipendente ai blockbuster internazionali, la sua carriera è una continua esplorazione di ruoli che richiedono talento, carisma e profondità emotiva.

Contenuti
Ewan McGregor, un destino nel mondo del cinemaGli esordiTrainspotting, l’ascesa verso il successoUn nuovo e iconico Obi-Wan KenobiMotocicletta, una passione inaspettataNon solo attore: l’esordio alla regia
Stephen king ewan mcgregor

Ewan McGregor, un destino nel mondo del cinema

Ewan Gordon McGregor nasce il 31 marzo 1971 a Perth, in Scozia, dalla madre Carol Diane, insegnante presso la Crieff High School e vicepreside della Kingspark School a Dundee, e dal padre James Charles Stewart McGregor, professore di educazione fisica e responsabile dell’orientamento professionale alla Morrison’s Academy. A completare la famiglia McGregor c’è il fratello maggiore di Ewan, Colin (1969), pilota nella Royal Air Force; la zia attrice Sheila Gish e lo zio, anch’egli attore, Denis Lawson.

Ewan mcgregor

L’infanzia e la prima adolescenza di Ewan McGregor trascorrono a Crieff, dove l’attore frequenta inizialmente la Morrison’s Academy. Da sempre appassionato di teatro e recitazione, il giovane Ewan ha sempre ricevuto il supporto della sua famiglia: saranno infatti i suoi genitori ad incoraggiarlo a lasciare la scuola a sedici anni per proseguire la sua carriera d’attore, dopo aver notato l’incredibile talento del figlio in alcune esibizioni teatrali.

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Ewan lavora per un certo periodo come macchinista per il teatro di Perth, per poi frequentare un corso di arte drammatica presso il Kirkcaldy College of Technology. Lascia poi nuovamente gli studi, questa volta per trasferirsi a Londra, dove studia teatro nella prestigiosa Guildhall School of Music and Drama per tre anni.

Tra i suoi compagni di corso spiccano nomi come Daniel Craig, Naveen Andrews e soprattutto Jude Law, con il quale stringerà una splendida amicizia. I due, poco più che diciottenni, condividono sogni, ambizioni, ed un piccolo appartamento londinese, a Primrose Hill. Insieme a Dougray Scott, Jonny Lee Miller, Sean Pertwee e Sadie Frost, fonderanno poi nel 2000 la casa di produzione Natural Nylon, nata per promuovere film indipendenti e diversi dalle grandi produzioni hollywoodiane.

Jude law ewan mcgregor lorenzo agius

Gli esordi

Il debutto televisivo di Ewan McGregor arriva nel 1993, sei mesi prima di conseguire il diploma, quando, appena diciottenne, l’attore viene chiamato per interpretare il ruolo di protagonista per una miniserie di sei puntate trasmessa su Channel 4, Lipstick on Your Collar, diretta da Dennis Potter. È poi anche in Scarlet and Black, altra miniserie del 1993, adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen Lowe in cui Ewan è affiancato dalla giovane Rachel Weisz.

Lipstick on your collar

L’esordio cinematografico arriva poco dopo, nel 1994, ne Le cinque vite di Hector (Being Human), film scritto e diretto da Bill Forsyth con protagonista Robin Williams. Ruolo decisamente più importante sarà però affidato all’allora semi-sconosciuto Ewan McGregor nella pellicola Piccoli omicidi tra amici (Shallow Grave), titolo del 1994 che consoliderà il prolifico sodalizio tra l’attore ed il regista Danny Boyle. Grazie alla sua interpretazione, l’attore si aggiudica il suo primo Empire Award.

Piccoli omicidi tra amici ewan mcgregor

L’anno seguente, nel 1995, Ewan è sul set della serie televisiva Kavanagh QC. Nonostante non sia tra i lavori più rilevanti dell’attore, resta una tappa fondamentale della sua vita: è proprio in quest’occasione che, infatti, McGregor incontra Eve Mavrakis, scenografa e produttrice con la quale nascerà una lunga storia d’amore.

Ewan mcgregor eve mavrakis

Sposati nel 1995, con testimone di nozze l’amico Dougray Scott, i due avranno quattro figlie: Clara (1996), Esther Rose (2001), Jamyian (2001) e Anouk (2011), queste ultime due adottate. L’attore ha persino un tatuaggio su braccio destro con i nomi di Eve e delle figlie. Dopo un matrimonio di ventidue anni, però, Ewan ed Eve si separano nel 2017 per divergenze inconciliabili, per poi divorziare ufficialmente nel 2020.

Ewan mcgregor

Trainspotting, l’ascesa verso il successo

Il ruolo che però più di tutti ha lanciato la carriera dell’attore, facendolo affermare come uno degli attori più versatili della sua generazione, è stato quello di Mark Renton, protagonista del cult Trainspotting. Diretto ancora una volta da Danny Boyle, il film del 1996 è tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh, ed è stato classificato come uno dei migliori film scozzesi e britannici in assoluto.

Ambientato nell’Edimburgo degli anni ’90, Trainspotting segue un gruppo di giovani amici eroinomani che cercano di dare un senso alle loro giornate tra eccessi, sogni e disillusioni. Il film ritrae con energia cruda e ironica le sfide di una generazione in bilico tra desiderio di fuga e necessità di trovare una direzione, alternando momenti di umorismo nero a riflessioni profonde sulla libertà e sulle scelte di vita.

Trainspotting

“Io ho scelto di non scegliere la vita: ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando hai l’eroina?”

Ewan McGregor dà vita ad un personaggio tanto carismatico quanto vulnerabile, ironico ed affascinante, ma al contempo fragile: un protagonista iconico che, di fatto, non passa inosservato. L’incredibile naturalezza ed energia dell’attore, senza scadere in stereotipi, hanno fatto sì che la critica lo classificasse come una tra le migliori interpretazioni britanniche di quel periodo.

Trainspotting

L’attore, per prepararsi al ruolo, ha perso diversi chili e ha trascorso molto tempo con ex tossicodipendenti per comprendere le dinamiche fisiche e psicologiche della dipendenza. Per la sua straordinaria interpretazione Ewan McGregor si è aggiudicato un secondo Empire Award ed il suo primo BAFTA. L’attore ha successivamente raccontato un simpatico aneddoto legato alla sua famiglia:

“Facevo vedere ai miei figli la scena del water per farli ridere. Perché è una situazione unica, credo, per un padre, poter mostrare ai suoi figli le riprese di lui che si tuffa in un gabinetto!”

Trainspotting ewan mcgregor

Nello stesso periodo, Ewan ha recitato anche nel poetico I racconti del cuscino (The Pillow Book, 1996, Peter Greenaway); Emma (1996, Douglas McGrath); Grazie, signora Thatcher (Brassed Off, 1996, Mark Herman).

L’anno seguente, nel 1997, dopo Nightwatch – Il guardiano di notte (di Ole Bornedal) e Il bacio del serpente (The Serpent’s Kiss, Philippe Rousselot), sul cui set collabora con l’amico Charley Boorman, McGregor è di nuovo davanti alla macchina da presa di Danny Boyle, questa volta per Una vita esagerata (A Life Less Ordinary), al fianco di Cameron Diaz.

Una vita esagerata ewan mcgregor cameron diaz

Nel 1998 è poi la volta di Velvet Goldmine, film di Todd Haynes liberamente ispirato al personaggio di David Bowie. Candidato agli Oscar per i migliori costumi, il film è una narrazione visionaria del glam rock britannico. Bowie rifiutò di concedere l’utilizzo delle sue canzoni per la colonna sonora della pellicola, poiché riteneva che la sua vita fosse stata rappresentata in modo distorto. Il personaggio interpretato da Ewan, Curt Wild, incarna diversi artisti del periodo, tra cui sono evidenti i riferimenti a Lou Reed e Iggy Pop. È in quest’occasione che l’attore dà prova, oltre che delle sue capacità recitative, del suo straordinario talento canoro.

Velvet goldmine ewan mcgregor

Un nuovo e iconico Obi-Wan Kenobi

Dopo Little Voice – È nata una stella (1998, Mark Herman), arriva il ruolo che consacra la carriera dell’attore a livello internazionale: Obi Wan-Kenobi in Star Wars – Episodio I – La minaccia fantasma (1999), primo film della trilogia prequel del celebre franchise di George Lucas. Ewan McGregor è scelto per interpretare il giovane Maestro Jedi, ereditando l’importante testimone del compianto Alec Guinness.

Obi-wan kenobi serie

Si è trattata infatti di una vera e propria sfida: riportare sullo schermo un personaggio già amatissimo ed iconico. Lo straordinario talento dell’attore ci ha donato un Obi-Wan coerente con l’originale, con una nuova energia ironica e più giovanile, introspettivo e vulnerabile. Del resto, era quasi destino per Ewan, basti pensare che suo zio Denis Lawson aveva interpretato Wedge Antilles nella trilogia originale.

Ewan mcgregor dens lawson

Ewan McGregor riprenderà poi il ruolo anche negli episodi successivi, L’Attacco dei Cloni (2002) e La Vendetta dei Sith (2005). In un’epoca in cui la Repubblica Galattica sembra prosperare, tensioni politiche e complotti segreti minacciano la pace. I Jedi, guardiani dell’ordine, scoprono il giovane Anakin Skywalker, dotato di un potere straordinario e destinato a un grande futuro. La trilogia esplora temi di corruzione politica, destino e scelte morali, mostrando la trasformazione di personaggi chiave e l’origine dell’Impero che il pubblico ha già conosciuto in precedenza.

La trilogia prequel è stata colpita da critiche abbastanza dure, legate alla complessità della trama, una recitazione abbastanza rigida da parte di numerosi interpreti, la scrittura ed i dialoghi di scarsa qualità e, soprattutto, Jar Jar Binks, personaggio che all’epoca dell’uscita del primo episodio ha scatenato numerose polemiche. Si tratta di film certamente molto divisivi, apprezzati maggiormente col trascorrere degli anni, eppure la critica è stata quasi unanime nei confronti del lavoro di McGregor, considerato uno dei punti di forza principali della trilogia.

Obi-wan kenobi

L’attore, per prepararsi al ruolo, ha studiato attentamente l’interpretazione di Alec Guinness, dai gesti alle inflessioni vocali. Ha inoltre conseguito un intenso addestramento con coreografi di arti marziali per i duelli, tanto da girare molte scene senza l’aiuto di controfigure. La sua interpretazione è oggi considerata uno dei pilastri della saga, tanto che il ritorno in Obi-Wan Kenobi è stato accolto con grande calore nella nuova serie dedicata del 2022 targata Disney+. Nonostante ciò, Ewan McGregor, in occasione dei primi film, non si è detto particolarmente soddisfatto, raccontando di come sia stato difficile lavorare a causa del green screen, e non ha preso bene le critiche mosse verso la saga, anche se condivise dallo stesso attore:

“Dopo tre-quattro mesi così, diventa tedioso, soprattutto se le scene sono… ecco, non voglio essere scortese, ma non è Shakespeare. Non c’è molto in cui scavare nei dialoghi che possa soddisfarti, soprattutto quando non c’è l’ambiente. È stato davvero difficile”.

McGregor ha però apprezzato la nuova tecnologia implementata per la più recente serie, dove il green screen è stato sostituito da schermi LED su cui è possibile vedere le ambientazioni, rendendo il tutto più realistico.

Obi wan kenobi set

Nello stesso periodo McGregor continua a solcare i palcoscenici del West End londinese: l’attore infatti non abbandonerà mai la recitazione teatrale e continuerà ad alternarla con la sua presenza sul grande e piccolo schermo. Tra il 1998 e il 1999 è in Little Malcolm and His Struggles Against the Eunuchs, dramma scritto da David Halliwell e diretto dallo zio Lawson.

Sempre nel 1999 Ewan è in Rogue Trader (di James Dearden) e The Eye – Lo sguardo (Eye of the Beholder, Stephan Elliott). L’anno seguente è invece in Nora (2000, Pat Murphy), in cui Ewan figura anche come produttore con la sua Natural Nylon. Il 2000 segna inoltre la temporanea rottura del sodalizio con Danny Boyle, dovuta ad una lite riguardo al film The Beach.

Sembra infatti che Ewan McGregor fosse stato preso in considerazione per il ruolo di protagonista ma che sia stato successivamente scartato e sostituito dal giovane Leonardo DiCaprio, preferito per ragioni commerciali. McGregor e Boyle non si rivolgeranno la parola per anni, anche quando il regista ha tentato di riappacificarsi con l’attore proponendogli, nel 2002, di prendere parte a 28 giorni dopo, ma Ewan rifiutò e l’iconico ruolo andò a Cillian Murphy.

Sono peraltro numerosi i grandi ruoli rifiutati dall’attore, ad esempio Neo in Matrix, a cui rinunciò per Star Wars; James Bond, per il quale era stato preso in considerazione dopo Pierce Brosnan; Will Turner ne I Pirati dei Caraibi; Romeo in Romeo + Juliet di Baz Luhrmann. In generale, l’attore ha più volte dichiarato di non volersi legare a progetti che potessero vincolarlo per troppi anni, evitando grandi titoli a favore di pellicole che lo interessassero maggiormente dal punto di vista creativo.

Moulin rouge ewan mcgregor

Nel 2001 Ewan McGregor interpreta un altro ruolo iconico, il poeta bohémien Christian nel barocco Moulin Rouge! di Baz Luhrmann, un vero e proprio cult che è stato in grado di riportare in auge il musical sul grande schermo.  Il film è un tripudio di luci, colori e musica, con una colonna sonora meravigliosa ricca di brani pop-rock rivisitati e reinterpretati dai sorprendenti Ewan McGregor e Nicole Kidman, entrambi meravigliosi attori e, in questo caso, cantanti dalle straordinarie doti canore.

Christian, un giovane scrittore inglese idealista, si trasferisce a Montmartre e viene travolto dal mondo scintillante e decadente del Moulin Rouge, tempio del cabaret e della bohème. Qui incontra Satine, la stella del locale, e tra i due nasce un amore intenso ma ostacolato da ambizioni, gelosie e convenzioni sociali.

Moulin rouge

Romantico, sognante, drammatico e surreale, Moulin Rouge! È un’opera meravigliosa, grazie anche al suo splendido cast che ci ha donato delle interpretazioni vere ed intense. La performance di Ewan McGregor, in particolare, è stata definita incantevole e generosa, consolidandolo come un attore drammatico ma anche in grado di suscitare un profondo coinvolgimento emotivo, con quel candore e magia che dona ad ogni suo personaggio. Per questo ruolo, oltre che l’ennesimo Empire Award, Ewan viene per la prima volta candidato ai Golden Globe.

Moulin rouge

Tra i successivi titoli interpretati dall’attore ricordiamo Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto (2001, Ridley Scott); Star Wars – Episodio II – L’attacco dei cloni (2002, George Lucas); Abbasso l’amore (Down with Love, 2003, Peyton Reed); e lo scandaloso Young Adams (2003, David Mackenzie), il cui ruolo più cupo gli vale il secondo BAFTA.

Il 2003 è anche l’anno di Big Fish – Le storie di una vita incredibile, film di Tim Burton che segue la storia di Edward Bloom, un uomo che ama narrare episodi della propria vita in forma di favola. Suo figlio, scettico, cerca di capire quanto ci sia di vero dietro quelle avventure straordinarie. Il film alterna realtà e immaginazione, diventando una riflessione poetica su memoria, identità e rapporto padre-figlio.

Ewan mcgregor big fish

McGregor incarna il fascino sognante del suo personaggio con un’energia luminosa e contagiosa, nei panni di un giovane uomo carismatico, coraggioso e pieno di meraviglia, contrapposto alla versione anziana interpretata da Albert Finney. Ancora una volta porta sul grande schermo un personaggio candido e colmo di meraviglia, con una leggerezza quasi fiabesca che però non manca di quella profondità ed introspezione che contraddistingue ogni performance dell’attore. Ewan riesce con estrema naturalezza nel rendere credibile il confine tra realtà e finzione.

Motocicletta, una passione inaspettata

Nel 2004 Ewan McGregor è lontano dalle macchine da presa per inseguire una delle sue più grandi passioni, quasi al pari della recitazione: la motocicletta. Con l’amico Charley Boorman, l’attore intraprende un viaggio in moto, seguito dal cameraman Claudio von Planta e da una troupe che riprenderanno le tappe fondamentali di quest’impresa. L’escursione, di livello internazionale, parte da Londra per poi proseguire a New York, passando per l’Europa centrale, l’Ucraina, il Kazakistan, la Mongolia, la Russia, il Canada ed infine gli Stati Uniti. Il tutto è stato documentato in una fortunata serie di libri best seller e in una serie TV, entrambi intitolati Long Way Road.

Ewan mcgregor

E questo è soltanto il primo dei diversi viaggi in moto che i due attori compiono in giro per il mondo: l’esperienza si ripete nel 2007, dalla Scozia al sud Africa, con libri e serie intitolati Long Way Down. Nel 2012, invece, viaggia in moto, nave, aereo e persino a piedi per scopi umanitari: da sempre rappresentante UNICEF, Ewan McGregor viaggia per consegnare vaccini ai bambini nei luoghi più remoti dell’India, Nepal, Repubblica del Congo, il tutto raccontato nel documentario BBC Ewan McGregor: Cold Chain Mission.

È poi di nuovo in moto con Boorman nel 2019, questa volta dalla Patagonia fino alla California, realizzando la serie Long Way Up. E ancora più recentemente, nel 2024, abbiamo potuto seguire l’ennesimo viaggio in moto dell’attore nella serie Long Way Up.

Ewan

Nel 2005 Ewan McGregor torna sul grande schermo e sui palcoscenici. È a teatro con Bulli e Pupe, per la cui interpretazione ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui una nomination al Laurence Olivier Award, uno dei maggiori riconoscimenti teatrali britannici. Invece al cinema l’abbiamo visto in titoli come Star Wars – Episodio III – La vendetta dei Sith (2005, George Lucas); The Island (2005, Michael Bay); Stay – Nel labirinto della mente (2005, Marc Forster). Nello stesso anno è inoltre doppiatore in due film d’animazione: Robots, accanto a Robin Williams, e Valiant – Piccioni da combattimento.

L’anno seguente ha poi recitato in Alex Rider: Stormbreaker (2006, Geoffrey Sax); Scenes of a Sexual Nature (2006, Ed Blum); Miss Potter (2006, Chris Noonan). Nel 2007 è accanto a Colin Farrel in Sogni e delitti (Cassandra’s Dream) di Woody Allen, film che ha ricevuto critiche abbastanza negative.

Cassandra's dream ewan mcgregor colin farrell

Dopo una seconda pausa dedicata all’esperienza motociclistica, l’attore lavora a numerosi altri titoli come Senza apparente motivo (Incendiary, 2008, Sharon Maguire); Sex List – Omicidio a tre (Deception, 2008, Marcel Langenegger). Nel successivo Colpo di fulmine – Il mago della truffa (I Love You Phillip Morris, 2009, Glenn Ficarra e John Requa), Ewan McGregor è accanto al grande Jim Carrey e, nello stesso anno, lavora anche in Angeli e demoni (Angels & Demons, 2009, Ron Howard) con Tom Hanks, Stellan Skarsgård ed il nostro connazionale Pierfrancesco Favino.

Le grandi collaborazioni proseguono ancora nello stesso anno, quando McGregor recita al fianco di George Clooney e Kevin Spacey nella commedia satirica L’uomo che fissa le capre (The Men Who Stare at Goats, 2009, Grant Heslov); e ancora nel 2009 è in Amelia (diretto da Mira Nair), film biografico con protagonisti McGragor, Hilary Swank e Richard Gere.

Amelia ewan mcgregor

Nel 2010 Ewan lavora per Roman Polański per il thriller L’uomo nell’ombra (The Ghost Writer). Vincitore dell’Orso d’argento al festival di Berlino, il film si è aggiudicato diversi European Film Awards, tra cui uno proprio per l’interpretazione di McGregor. La produzione del film è stata tuttavia abbastanza travagliata: McGregor, infatti, non era la prima scelta per il ruolo del ghostwriter protagonista, per il quale era stato inizialmente considerato Nicolas Cage.

Quest’ultimo ha poi lasciato il progetto a causa di altri impegni lavorativi. Dopo la conclusione delle riprese, Roman Polański è stato arrestato a Zurigo su mandato della giustizia statunitense riguardo a un caso di abuso sessuale su minore risalente al 1977. Per tali ragioni, i lavori di post-produzione hanno subito un notevole rallentamento.

L'uomo nell'ombra ewan mcgregor

Dopo un cameo in Tata Matilda e il grande botto (Nanny McPhee and the Big Bang, 2010, Susanna White), recita in Beginners (2010, Mike Mills) e, l’anno seguente, in Perfect Sense (di David Mackenzie). Nel 2011 è poi la volta de Il pescatore di sogni (Salmon Fishing in the Yemen, Lasse Hallström), commedia con protagonisti Ewan McGregor e Emily Blunt. Il film ha ricevuto diverse candidature ai Golden Globe, tra cui anche per l’interpretazione dei due attori principali. Nello stesso anno Ewan lavora anche in Knockout – Resa dei conti (Haywire, Steven Soderbergh).

Nel 2012 è invece accanto a Naomi Watts ed il giovanissimo Tom Holland in The Impossible (di Juan Antonio Bayona). Il film è basato sulla vera storia della famiglia spagnola Belón, in vacanza in Thailandia durante lo tsunami dell’Oceano Indiano del 2004. Dopo l’improvvisa catastrofe, i membri della famiglia vengono separati e lottano disperatamente per sopravvivere e ritrovarsi. Un dramma realistico e intenso che mette al centro l’amore familiare e la forza umana di fronte a una tragedia immane.

Ewan mcgregor the impossible

Qui McGregor ci fa dono, ancora una volta, di un’interpretazione intensa, forse una delle sue prove più toccanti, ma la candidatura agli Oscar toccherà alla collega Naomi Watts. Gli attori, per prepararsi al ruolo, hanno incontrato la vera famiglia Belón. Secondo le dichiarazioni dei protagonisti, le riprese sono state davvero impegnative, non soltanto fisicamente (molte scene con l’acqua sono state girate in un gigantesco set allestito in Spagna, con onde artificiali potentissime), ma anche e soprattutto emotivamente. Il film, infatti, racconta di una tragedia reale e di un dramma familiare per la cui rappresentazione gli attori hanno attinto dalla loro esperienza personale:

“Non ho mai fatto un film che esplorasse ciò che significa essere un genitore e l’amore che provi per i tuoi figli”.

In occasione del Festival di Cannes dello stesso anno, nel 2012, Ewan McGregor è membro della giuria e, dopo la sua missione umanitaria per l’UNICEF, riceve il premio alla carriera presso il festival internazionale di San Sebastián, diventando l’attore più giovane fino a quel momento a ricevere l’importante riconoscimento.

Ewan mcgregor

Non solo attore: l’esordio alla regia

Del 2013 ricordiamo I segreti di Osage County (August: Osage County, John Wells), con Meryl Streep e Julia Roberts. Nel 2014 torna a teatro, questa volta debuttando sui palchi di Broadway in The Real Thing. L’anno seguente, dopo Son of a Gun (2015, Julius Avery), è in Mortdecai (2015, David Koepp), con Johnny Depp e Gwyneth Paltrow. Nonostante la performance ironica ed elegante di McGragor sia stata apprezzata, questa non è stata sufficiente a salvare il film dalle critiche negative che lo hanno colpito.

Nel 2016 è protagonista de Il traditore tipo (Our Kind of Traitor, 2016, Susanna White), mentre nel 2017 esordisce come regista in American Pastoral. Adattamento cinematografico dell’omonimo capolavoro di Philip Roth, il film segue la vita Seymour “Swede” Levov, uomo d’affari del New Jersey apparentemente perfetto: ex campione sportivo, imprenditore di successo, marito e padre devoto. L’equilibrio familiare crolla quando la figlia adolescente si radicalizza politicamente, sconvolgendo la sua esistenza e costringendolo a confrontarsi con le fratture dell’America dell’epoca, tra guerra del Vietnam, proteste, tensioni razziali e identitarie.

American pastoral

Inizialmente la regia era stata affidata a Philip Noyce, che tuttavia rinunciò al progetto già nel 2014 per divergenze creative. I produttori decisero quindi di affidare questa sfida all’attore protagonista. La critica ha definito solida la regia di McGregor per essere alle prime armi, seppur non rivoluzionaria. L’attore ha espresso le difficoltà incontrate nel doppio ruolo di interprete e regista, anche se si è trattata di un’esperienza gratificante e che ha acceso in lui il desiderio di riprovarci nuovamente, in futuro. Affiancato dalle straordinarie Jennifer Connelly e Dakota Fanning, McGregor si conferma come un interprete versatile e di talento, seppur il film nel complesso ha ricevuto un’accoglienza mista e non pienamente positiva.

Nel 2017 Ewan McGregor torna, dopo venti anni, nei panni di Mark Renton in T2 Trainspotting, il sequel del cult del 1996 ancora una volta diretto da Danny Boyle, con cui i rapporti sembrano essere tornati sereni. Molti critici lo hanno definito un sequel sorprendentemente riuscito, malinconico ma energico. McGregor ci restituisce un Renton più maturo, complesso e vulnerabile, quasi chiudendo un cerchio nella propria carriera.

Ewan mcgregor

Nello stesso anno dà la voce al carismatico Lumière nel live-action Disney de La Bella e la Bestia (Beauty and the Beast, Bill Condon). Nonostante dal punto di vista lavorativo sembra che le cose vadano per il meglio, la vita privata dell’attore è colpita dalle difficoltà matrimoniali con l’ormai ex Eve. È in questo stesso periodo che, infatti, Ewan incontra la sua nuova fiamma, Mary Elizabeth Winstead, attrice conosciuta sul set della terza stagione della serie antologica Fargo, per la quale l’attore si è aggiudicato un Golden Globe.

Ewan e Mary sono fidanzati dal 2017 e dalla loro unione nasce Laurie, nel 2021. Successivamente, nel 2022, i due si sono sposati e, come in precedenza, anche questa volta McGregor ha impresso sulla sua pelle i nomi della moglie e del figlio.

Ewan mcgregor mary elizabeth winstead

Nel 2018 Ewan recita con la figlia Clara nel Ritorno al Bosco dei 100 Acri (Christopher Robin, Marc Forster); è poi nell’adattamento cinematografico di Doctor Sleep (2019), opera di Stephen King e sequel di Shining, diretto da Mike Flanagan.

Più recentemente lo abbiamo visto alle prese con il suo primo ruolo da villain, nei panni di Black Mask in Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn (Birds of Prey and the Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn, 2020, Cathy Yan). Nonostante la sua lunga carriera, infatti, forse per il suo sguardo buono e sognante, l’attore ci ha sempre abituati a ruoli da eroe, padre o romantico protagonista, quindi vederlo nei panni di Black Mask è stato abbastanza sorprendente e lo stesso McGregor si è detto divertito al riguardo, affermando di avere avuto una maggiore libertà recitativa e creativa.

Ewan mcgregor black mask

Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo il doppiaggio del grillo parlante nel meraviglioso Pinocchio (2022) di Guillermo del Toro e, da ultimo, Bleeding Love, nel quale torna a recitare accanto alla figlia Clara:

“È stata una bellissima esperienza. Abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere un lungo periodo di tempo davvero insieme, il che è insolito. Il primo giorno siamo arrivati, ci siamo visti nella roulotte e abbiamo chiacchierato. Da quel momento in poi è stato naturale, e semplicemente… normale. Ci ha permesso di stare insieme”.

Anche Clara, al riguardo, ha dichiarato:

“Ho sempre ammirato la recitazione di mio padre. Questo film me lo ha fatto apprezzare ancora di più”.

Nel 2024 Ewan McGregor ha ricevuto l’iconica stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Numerosi sono i progetti in cantiere in cui vedremo prossimamente l’attore nuovamente all’opera, tra cui spicca Flowervale Street, thriller sci-fi con Anne Hathaway.

Ritratto di un attore: ewan mcgregor

Nonostante sia unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi attori contemporanei — spesso inserito nelle top 100 dei migliori interpreti del cinema — Ewan McGregor rimane sorprendentemente sottovalutato in termini di premi ufficiali, non avendo mai ricevuto una nomination agli Oscar. La sua versatilità e il suo impegno rendono ogni interpretazione unica e profonda e noi non vediamo l’ora di continuare a lasciarci sorprendere e catturare dal suo incredibile talento!

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