Non solo attore, Taika Waititi è diventato famoso nel mondo della settima arte come regista creativo e folle sceneggiatore: il suo personale tocco ha creato opere esteticamente esplosive e dal contenuto derisorio, dividendo spesso il pubblico o stupendo la critica in altre occasioni; l’ironia e l’attenzione al cinema dell’infanzia sono tratti peculiari della sua scrittura, lasciando da parte temi come l’attenzione alla cultura e all’identità Maori quando è passato alle produzioni americane. Per approfondire la sua personalità esuberante e divertente puoi vedere la sua autointervista sul canale Wired Italia in cui l’artista risponde alle domande più cercate sul web:
Dalla comicità al cinema
Taika David Waititi è nato a Wellington il 16 agosto 1975, da padre māori, precisamente della tribù Te Whānau-ā-Apanui, e da madre di origini ebraico-russe. Cresciuto nell’area di Raukokore, nell’Isola del Nord, è conosciuto anche come Taika Cohen, dopo aver adottato il cognome di sua madre in alcuni suoi lavori; non ci stupisce questa decisione in quanto i suoi genitori si sono separati e da quando aveva 5 anni ha vissuto con la madre.
La sua carriera di inizia come comico: durante gli studi di storia del teatro alla Victoria University di Wellington Taika Waititi entra nel gruppo comico So You’re a Man, riscuotendo un modesto successo in Nuova Zelanda; poi forma il duo The Humourbeats con Jemaine Clement, vincendo nel 1999 il più importante premio neozelandese assegnato ai comici, il Billy T Award.
Nello stesso anno parte la sua avventura cinematografica partecipando come attore a Scarfies, descritto dalla critica come “il film neozelandese più divertente per anni”. Nel 2005 Two Cars, One Night, il corto da lui scritto e diretto, è stato candidato all’Oscar al miglior cortometraggio. Due anni più tardi Taika Waititi dirige il suo primo lungometraggio, Eagle vs Shark, distribuito in parte anche negli Stati Uniti. Nello stesso anno scrive e dirige due episodi della serie Flight of the Conchords e nel 2011 dirige un’altra serie tv, Super City.
Boy, il suo secondo lungometraggio, rappresenta il miglior incasso di sempre in Nuova Zelanda: presentato al Sundance Film Festival nel gennaio 2010, è stato candidato per il Gran Premio della Giuria. Nel 2013 ha co-diretto e interpretato il mockumentary Vita da vampiro – What We Do in the Shadows insieme a Jemaine Clement, collaborando dopo anni di nuovo con lui: è stato presentato nel gennaio 2014 al Sundance Film Festival, lo stesso evento che ha ospitato quattro anni più tardi Il suo quarto lungometraggio, Selvaggi in fuga.
La collaborazione con Disney, precisamente Marvel
Nel 2015 inizia a scrivere la sceneggiatura di Oceania per i Walt Disney Animation Studios, in cui inserisce elementi inerenti alla famiglia e all’identità di genere; tuttavia la Casa di Topolino rifiuta perentoriamente la sua idea, soprattutto per il secondo tema, e lo solleva dall’incarico chiamando Jared Bush, che sarà menzionato come unico sceneggiatore del film. Nello stesso anno inizia la sua avventura con un’altra casa di produzione della Disney: i Marvel Studios scelgono Taika Waititi per la regia di Thor: Ragnarok, al cinema nel 2017, in cui interpreta anche il personaggio di Korg.
Visto anche in Avengers: Endgame e in Thor: Love And Thunder, Korg è un gladiatore di Sakaar nonché simpatico alleato del Dio del Tuono; Taika Waititi ha spiegato di essersi ispirato ai buttafuori della Polinesia sia per l’accento che per gli atteggiamenti del suo personaggio. Nel cinecomic del 2017 ha anche dato le movenze tramite motion capture a Surtur, doppiato in originale da Clancy Brown, e ha collaborato alla performance capture di Hulk, quando Mark Ruffalo non era presente sul set.
Taika Waititi era tra i candidati per dirigere il terzo capitolo dedicato a Thor insieme a Ruben Fleischer, Rob Letterman e Rawson Marshall Thurber; i Marvel Studios presentarono ai diversi registi le possibili idee per il film con la richiesta di realizzare un progetto personale e creativo: la produzione confermò il comico neozelandese che presentò un sizzle reel per dare un’idea del tono del film usando spezzoni di varie pellicole, tra cui Grosso guaio a Chinatown. Nonostante il regista avesse dichiarato nel 2012 di non essere interessato ai “grandi progetti, dove l’arte viene sacrificata in favore del profitto”, specificò che si considerava “solo un ospite nell’universo cinematografico Marvel, ma con la libertà creativa di fare ciò che voglio”.
La sua mano ironica si imbatté sulla mitologia nordica, dividendo il pubblico: il regista aggiunse tocchi di humor e si ispirò a film come 48 ore, Shakespeare a colazione e Un biglietto in due per costruire un giocoso road movie. Già Chris Hemsworth anticipò i toni più leggeri del film, similmente a Guardiani della Galassia. Taika Waititi citò di nuovo Grosso guaio a Chinatown, in particolare Jack Burton, quando parlò degli spunti cinematografici per il nuovo Thor, affermando: “Amo gli eroi che affrontano delle vere disavventure e ne escono completamente cambiati. […] Succedono molte cose a Thor nel film… per me, Ragnarok significa strappare via le basi del personaggio e ricostruirlo in un modo nuovo”.
La scena con Thor e Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), anticipata nei titoli di coda di Doctor Strange, è stata scritta e diretta da Taika Waititi sui set creati per il film del 2016 prima che venissero dismessi. Per prepararsi al film il regista si confrontò con il fisico teorico Clifford Johnson (già collaboratore con la Marvel per la seconda stagione di Agent Carter) per il viaggio nello spazio e gli permise di leggere alcune bozze della sceneggiatura.
Nei Marvel Comics Valchiria è un personaggio biondo e caucasico, ma il cineasta neozelandese sceglie Tessa Thompson, attrice afroamericana, e dichiarò che “il colore della pelle o dei capelli non ha importanza. Non è parte fondante del personaggio […] volevo semplicemente la persona migliore per questo ruolo e Tessa lo era”. D’altro canto l’attrice sottolinea che esistono numerose versioni di Valchiria nei fumetti e “sono tutte così diverse, per cui abbiamo avuto molta libertà”. Taika Waititi per Thor: Ragnarok riceve una candidatura al miglior regista per gli Empire Awards Una a Taika Waititi e la candidatura al miglior ruba-scena per gli MTV Movie & TV Awards.
Nonostante il suo contratto con i Marvel Studios terminasse dopo Avengers: Endgame, nel gennaio 2018 Chris Hemsworth annuncia il suo interesse nel proseguire come Dio del Tuono, ringraziando Taika Waititi per aver rinnovato il desiderio di interpretare Thor. In Thor: Love And Thunder i toni leggeri sono ancora più accentuati poiché oltre a dirigere il film, scrive anche la sceneggiatura insieme a Jennifer Kaytin Robinson.
La critica l’ha accolto in maniera mista e i fan hanno quasi deriso l’operato del regista, che ha risposto con un tweet in cui mostra una pagina a fumetti di Thor in cui è impegnato in una danza coreografata in compagnia di Luke Cage: Waititi vuole evidenziare la presenza del tono giocoso che ha scelto per i film del supereroe Marvel anche nei fumetti.
Dawg he had a dance off with luke cage
Stop acting like thor can only be one thing pic.twitter.com/yaXVV14KTr— Jeh (@SaboDaGoat) July 17, 2022
Tra gli aspetti positivi di Thor: Love and Thunder ho apprezzato in particolar modo la scena in bianco e nero ambientata su una luna in movimento costante: realizzata con un impianto di illuminazione multi-luce sviluppato da Sattelite Lab e chiamato Platelight, Taika Waititi ha espresso il suo entusiasmo per averlo utilizzato per primo nel mondo del cinema. Ha anche utilizzato il Volume, la tecnologia impiegata sul set di The Mandalorian.
La migliore curiosità su questo film riguarda i mostri ombra evocati da Gorr il Macellatore di Dèi: nel corso di un’intervista con Marvel.com, il regista ha svelato che sono frutto dei disegni dei bambini che hanno contribuito alla creazione del cinecomic, tra cui i figli di Chris Hemsworth, Natalie Portman e Christian Bale:
Waititi: “Mia figlia mi stava guardando lavorare alla sceneggiatura un giorno, guardò alle mie spalle e mi disse ‘Cos’è un demone ombra?’ ed io risposi ‘Non lo so.’ E lei disse ‘A cosa assomiglia?’. Così ne disegnò uno. Mi domandai se sarebbe stato un mostro figo. Lo consegnati al dipartimento di sviluppo visivo [dei Marvel Studios], e loro lo trasformarono in un mostro totalmente renderizzato. Poi iniziai a chiedere a tutti quelli dell’ufficio. Dissi loro ‘Dite ai vostri figli di disegnare alcuni mostri.’ e creammo una vera e propria collezione di mostri. Tutti quei momenti in cui Gorr evoca quelle creature, il motivo per il quale sono così spaventose è che sono state disegnate tutte dai bambini.”
Bale: “So quali mostri sono stati creati dai miei figli. [Taika] ha fatto disegnare loro un sacco di sketch e poi, con la magia dei ragazzi degli effetti visivi, hanno creato qualcosa di mostruoso dai disegni. E sono assolutamente riconoscibili, è molto bello da vedere.”
Taika Waititi non ha gradito che tanti fan apprezzino il brano di Kate Bush solo per Stranger Things: “Intendi dire come hanno rovinato Kate Bush? Amo quella serie, ma essendo una persona che sente di detenere il controllo e la proprietà della musica di Kate Bush… Sono davvero infastidito! Sono diventato uno di quei vecchi stronzi che dicono: ‘Questi ragazzini non hanno mai sentito Kate Bush, hanno sentito solo una canzone in una serie TV! Non conoscono Kate Bush! Io conosco Kate Bush! Prima di Stranger Things! Sì, c’erano un sacco di canzoni di Kate Bush che volevo inserire. Stavamo per avere This Woman’s Work, che sarebbe stata fantastica per una scena con il personaggio di Natalie Portman.”
Taika Waititi si è divertito molto a girare i film dedicati a Thor: “e poi mi diverte un sacco. Non ho molte gioie nella mia vita. Ho le mie figlie e il trollare i fan; quando ho iniziato molti dicevano: ‘Questo tipo rovinerà Thor!’ Al che rispondevo ‘Lo rovinerò appositamente per te’. E magari aggiungevo anche: ‘Non sai davvero quello che vuoi fino a che non sono io a dartelo’. Lo so, è un po’ rude, ma è vero!”
Il regista ha parlato anche del legame stretto con Chris Hemsworth e nel luglio 2022 ha espresso la volontà di dirigere un quinto film della saga solo se l’attore tornerà nel ruolo; inoltre desidera nuovamente la libertà stilistica concessagli finora e forse anche di più, ma ciò lo fa scontrare con le critiche dei fan, che ormai disprezzano questa visione di Thor. Secondo un nuovo report di Giant Freakin Robot, proprio Taika Waititi avrebbe deciso di terminare qui l’avventura con il Dio del Tuono per quest’ultima motivazione; vedremo se il futuro sarà diverso.
Taika Waititi da Oscar
Dopo aver sfiorato l’Oscar nel 2005, due anni fa ha ottenuto la statuetta della Migliore sceneggiatura non originale per l’opera cinematografica liberamente tratta dal romanzo Come semi d’autunno di Christine Leunens; l’artista neozelandese è particolarmente legato a questo libro e aveva iniziato a scrivere la sceneggiatura dell’adattamento già dal 2011. Oltre a scriverlo, nel 2019 Taika Waititi dirige Jojo Rabbit, con Scarlett Johansson e Sam Rockwell, e interpreta una versione immaginaria di Adolf Hitler: commedia nera resa tale ancora di più dalla performance del leader nazista da un ebreo come Waititi, il miglior insulto possibile secondo quest’ultimo.
Taika Waititi ha costruito una macchina perfetta sotto ogni aspetto, trattando un tema comune in maniera originale. Il film era stato candidato anche all’Oscar come Miglior film, ricevendo candidature anche per i Critics’ Choice Awards, gli Emmy e gli Screen Actors Guild Award; inoltre ha vinto il Grammy Award per la Migliore compilation/soundtrack per un media audiovisivo e il Premio BAFTA per la Migliore sceneggiatura non originale.
Taika Waititi è anche doppiatore
Sempre nello stesso anno collabora alla serie tv The Mandalorian, in cui dirige l’episodio finale e doppia il droide IG-11, ricevendo una candidatura agli Emmy. Si parla anche di un film di Star Wars diretto da Taika Waititi. Nel 2021 esce il cortometraggio Save Ralph della Humane Society International, in cui Waititi doppia il protagonista, un coniglio da laboratorio. È stato doppiatore anche in un episodio di Rick and Morty, in Lightyear – La vera storia di Buzz e What If…?.
Altri cinecomics e videogiochi
Negli ultimi anni si parla del film live action su Flash Gordon, evoluzione del progetto per un film animato affidato allo stesso regista anni prima, e del live action di Akira, ma non abbiamo notizie certi sugli sviluppi di entrambi. Nel 2011 Taika Waititi ha interpretato Thomas Kalmaku in Lanterna Verde: nei fumetti il personaggio ha un ruolo simile a quello di Jimmy Olsen, con la differenza che Thomas conosceva l’identità segreta di Hal Jordan, mentre Jimmy non sapeva chi fosse Superman. Dieci anni più tardi ritrova Ryan Reynolds nel film tema videoludico di Shawn Levy, Free Guy – Eroe per gioco.
Sempre in casa DC Comics Taika Waititi veste i panni del primo Ratcatcher in toccanti flashback con la figlia Ratcatcher II in The Suicide Squad. Il personaggio di Daniela Melchior usa dei ratti per sconfiggere Starro e si ricorda quando il padre le spiegò: “I ratti sono la più umile e la più disprezzata di tutte le creature, amore mio. Se hanno uno scopo, lo abbiamo anche noi.”.
James Gunn ha ammesso che inizialmente voleva affidargli un ruolo più importante, ma i suoi numerosi impegni on l’hanno permesso:
“In realtà avevo pensato a Taika per un altro ruolo e gliel’ho offerto, ma lui ha risposto, non lo so…. Stava lavorando su Akira in quel momento e ha detto ‘Ho dovuto darti la mia risposta in due settimane’, voleva assolutamente farlo. Era uno degli altri supereroi. E ha detto che voleva farlo, ma poi è stato dato il via libera ad Akira.Mi sentirei troppo male. Non voglio ferire l’attore che ha finito per prendere il ruolo. Posso solo dire che si tratta di uno dei personaggi che compaiono dall’inizio del film, è uno dei nuovi potenziali membri della cosiddetta Suicide Squad che si dirigono in una missione a cui non tutti sopravvivono”.
Progetti recenti
Nel 2021 ha recitato ne Il visionario mondo di Louis Wain ed esce la nuova serie Reservation Dogs per Hulu: creata da Taika Waititi e Sterlin Harjo, ha debuttato il 9 agosto 2021, Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo, e rappresenta una novità poiché tutti gli sceneggiatori e i registi sono indigeni e il cast e il team di produzione è quasi interamente composto di indigeni nordamericani. Nel 2022 interpreta il pirata Edward “Ed” Teach, meglio noto come Barbanera, nella nuova serie HBO Max Our Flag Means Death, di cui ha diretto il primo episodio e si è occupato della produzione esecutiva dell’intera serie.
Searchlight Pictures ha annunciato il 21 aprile 2023 uscirà al cinema Next Goal Wins, commedia sportiva di Taika Waititi nonché adattamento dell’omonimo documentario del 2014 firmato da Mike Brett e Steve Jamison: ispirata alla vera storia della nazionale di calcio delle Samoa Americane, si concentrerà sulla vita dell’allenatore di calcio Thomas Rongen, interpretato da Michael Fassbender. Già nel 2020 sarebbe dovuto uscire al cinema, ma l’uscita è stata rimandata a causa della pandemia, con le riprese già finite; durante le riprese aggiuntive Armie Hammer è stato sostituito da Will Arnett.
Vita privata
Il regista è presente sui social, in particolare su Instagram con il proprio account personale. Taika Waititi è stato sposato con la produttrice cinematografica Chelsea Winstanley, da cui ha avuto due figlie, Te Hinekāhu e Matewa Kiritapu. È noto che si siano separati serenamente nel 2018 e ha iniziato una storia d’amore con Rita Ora nel marzo 2021, resa pubblica solo ad agosto dello stesso anno. I due si sarebbero sposati con una cerimonia intima a Londra lo scorso agosto, ma starebbero pensando di organizzare un secondo matrimonio più in grande a Londra a cui saranno invitati amici e parenti in veste ufficiale.
Alla cerimonia degli Oscar 2020, ha fatto la storia con il suo discorso ambientale e culturale, per la prima volta citato nella storia della premiazione, ringraziando gli indigeni e le terre da loro popolate: “L’Accademia vorrebbe riconoscere che stasera ci siamo riuniti sull’ancestrale terre dei Tongva, dei Tataviam e dei Chumash. Li riconosciamo come i primi popoli di questa terra in cui vive e lavora la comunità cinematografica”. Taika Waititi inizia tutte le riprese dei suoi film con riconoscimenti per la terra, come quando ha girato Thor: Ragnarok sulla terra del popolo Bundjalung in Australia.