Martedì notte l’attore Tom Holland (Spider-man: Far From Home, Avengers: Endgame) è comparso in un’intervista in video chat nella trasmissione Jimmy Kimmel Live! (Home Edition) dalla sua casa di Londra insieme a tre amici con cui vive da circa quattro anni i quali si sono cimentati in applausi e risate imitando la platea degli show televisivi. Alla domanda del presentatore su come stesse andando la convivenza con i tre coinquilini da più di un mese, il giovane attore ha affermato che le cose stanno andando bene, grazie al fatto che sono quasi perennemente ubriachi. Ha detto di sentirsi comunque molto fortunato per il fatto di essere in buona salute e per vivere in un luogo con un grande spazio aperto.
L’attore di Spider-Man ha poi raccontato di essere stato piuttosto produttivo durante la quarantena, infatti con suo fratello Harry (The Impossible, Diana, la storia segreta di Lady D) ha approfittato del tempo di clausura per scrivere una sceneggiatura, che è stata consegnata il giorno prima dell’intervista in mano ai produttori. Ha poi affermato che questo lavoro è stato piuttosto stressante per lui, perché teme il giudizio di questi ultimi e di passare per uno “stupido” o “una persona incapace nella scrittura“.
Le attività durante la sua quarantena, comunque, sono state anche giocare alla Playstation, guardare un mucchio di film prestando molta attenzione alla storia e, ci ha tenuto a ribadire, bere molto; Tom ha raccontato anche un simpatico aneddoto riguardo la presenza dell’alcool in questo periodo: proprio quando aveva deciso di smettere di bere per una settimana è arrivato un pacco contenente una bottiglia di gin da parte dall’amico Ryan Reynolds (Deadpool, 6 Underground) mandando all’aria i suoi piani di sobrietà.
Sulla confezione della bottiglia era presente il biglietto:
“Un po’ di amichevole spider-gin di quartiere. Con affetto, Ryan”
Riguardo ai suoi attuali progetti, Holland, che doveva iniziare le riprese di un nuovo capitolo di Spider-man a Luglio ha detto di non sapere a quando slitterà il tutto. Ha poi raccontato che nel momento in cui è scoppiata la pandemia si trovava a Berlino per le riprese di Uncharted, film tratto dall’omonimo videogame, insieme a Mark Wahlberg (Spenser Confidential, Instant Family) e che per il momento, vista la situazione, è in attesa di una riprogrammazione delle date per continuare le riprese. A questo punto, quindi, è ancora in dubbio se inizierà prima il suo lavoro con quest’ultimo film oppure con il nuovo capitolo della saga del super eroe Marvel.
L’attore, per impegnare il tempo, ha anche partecipato a “Pub Quiz collettivi” per divertirsi ed in modo da portare avanti il senso di comunità delle persone in un momento in cui si è costretti all’isolamento casalingo; pare abbia vinto l’ultima volta ed ora deve preparare le domande per la settimana successiva che gli altri partecipanti dovranno indovinare, il problema, ha confessato, è che non conosce la maggior parte delle risposte alle domande che pone ed in molti casi sono sbagliate, quindi è molto preoccupato dal dover svolgere questa attività.
Durante la quarantena Tom si è dato da fare anche con The Brothers Trust, l’organizzazione benefica creata dalla sua famiglia per raccogliere fondi per varie cause, tra cui un progetto per i bambini che soffrono la fame in Kenya o per aiutare persone affette da Epidermolisi Bollosa.
Alla domanda di Jimmy se aveva avuto modo di sentire degli altri Avengers, ha raccontato di aver avuto una conversazione tramite Facetime con Robert Downey Jr. (Iron Man, Dolittle), mentre quest’ultimo si stava facendo il bagno.
Al termine dell’intervista c’è stato un piccolo fuori programma, infatti, dato che era il compleanno di Billy, figlio di tre anni di Jimmy Kimmel e grande fan di Spider-man (il bambino si è presentato addirittura col suo costume), Tom si è subito calato nei panni di Peter Parker, alter ego del super eroe per una specialissima sorpresa mentre il piccolo spegneva la candelina sulla torta.
Ottimo articolo, scorrevole e divertente!