Regia: Cate Shortland; sceneggiatura: Eric Pearson; fotografia: Gabriel Beristáin; scenografia: Charles Wood; costumi: Jany Temme; interpreti: Natasha Romanoff / Vedova Nera (Scarlett Johansson), Yelena Belova (Florence Pugh), Alexei Shostakov / Guardiano Rosso (David Harbour), Rick Mason (O. T. Fagbenle), Thaddeus “Thunderbolt” Ross (William Hurt), Dreykov (Ray Winstone), Melina Vostokoff (Rachel Weisz); produzione: Kevin Feige, Scarlett Johansson, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Nigel Gostelow; Compagnia di produzione: Marvel Studios paese di produzione: Stati Uniti d’America-2021; durata: 133’.
Con Black Widow il Marvel Cinematic Universe ritorna sul grande schermo
Dopo aver visto su Disney Plus WandaVision, The Falcon and The Winter Soldier e Loki, la Fase 4 inizia finalmente anche al cinema con lo stand-alone dedicato al personaggio di Scarlett Johansson. Dal 7 luglio al cinema, il nuovo cinecomic sta già registrando cifre record al box-office con 39.5 milioni di dollari nei primi tre giorni di programmazione; considerando l’uscita in contemporanea al cinema e in streaming, la pandemia e i continui rinvii, si tratta sicuramente di un ottimo risultato.
Black Widow riporta in sala i fan Marvel e conquista la loro approvazione: ottiene un A- di audience score per CinemaScore, lo stesso voto di Ant-man and the Wasp, Thor: Dark World e Captain America: First Avenger, e un punteggio di 80% e 92% per critica e pubblico su Rotten Tomatoes. Il film è diretto da Cate Shortland (Berlin Syndrome – In ostaggio) che ci regala numerose scene d’azione, molte mozzafiato, alcune ai limiti del verosimile. Dopo diverse fasi di produzioni, Jac Schaeffer e Ned Benson sono accreditati solo per la storia, mentre Eric Pearson risulta l’unico sceneggiatore ufficiale.
Black Widow si propone come l’ultima avventura di Natasha Romanoff, partendo dalla sua infanzia per riportarci ai giorni prima dell’arrivo di Thanos. Scarlett Johansson è la Vedova Nera da Iron Man 2 e, dopo tante battaglie nel MCU, ora ha maggior spazio per chiarire alcuni passaggi della sua storia. È interessante scoprire come l’avventura di Budapest non sia andata come ricordava la protagonista, ma avremmo voluto vedere un piccolo flashback con Occhio di Falco, dopo le loro precedenti conversazioni. La maggior parte degli eventi del film si colloca tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, Kevin Feige ci spiega il motivo:
“C’è un momento molto specifico in Civil War in cui Natasha ha una conversazione con Tony Stark e poi esce dall’inquadratura, dopodiché c’è una scena in Infinity War dove ricompare ad Edimburgo insieme a Sam Wilson e Steve Rogers. Perché Black Widow si svolge dopo Civil War e prima di Infinity War? Questo film voleva colmare quella lacuna: non solo riempie il vuoto di ciò che Natasha ha fatto in quel periodo, ma racconta anche tanti altri momenti e aspetti della sua vita che sarebbero stati importanti per comprendere Infinity War e Endgame. Questo film ha delle idee molto specifiche sulla famiglia, e ci mostra Natasha molto scettica al riguardo, ma gli Avengers diventeranno la sua idea di famiglia.”
Nel film conosciamo la prima famiglia di Nat: per un breve periodo ha vissuto con dei “genitori”, Alexei Shostakov (David Harbour) e Melina Vostokoff (Rachel Weisz), e una “sorella”, Yelena Belova (Florence Pugh). Questi personaggi rappresentano i protagonisti delle scene più sorprendenti ed umoristiche del film, soprattutto nella seconda parte di Black Widow. In particolare rivedremo nel futuro del mcu sicuramente Yelena, già entrata nel cuore dei fan, e speriamo anche il fantstico Red Guardian. Il supersoldato russo si vanta di aver lottato contro Captain America, ma Steve Rogers era ancora congelato quando lui era in attività; probabilmente si tratta di un altro Captain America, sapendo che il siero è stato sperimentato su più soldati durante la storia.
La trama si ispira a Captain America: The Winter Soldier e alle pellicole di James Bond, in particolare a Moonraker: Operazione Spazio, di cui vediamo un cameo in Black Widow. Il personaggio di Rick Mason (O-T Fagbenle) consegna armi, documenti e mezzi di trasporto a Natasha, come Q per 007. Nei fumetti Marvel è conosciuto come The Agent, mercenario e spia che si occupa dei bisogni materiali e logistici di supereroi e villain, favorendo sempre il miglior offerente. In precedenza O-T Fagbenle aveva depistato i fan inducendoli a pensare che, invece, avrebbe interpretato Taskmaster. Quest’ultimo avrà un’altra identità e non si dimostrerà il vero villain, ma una pedina interessante per la storia di Nat.
Come nel film del 1979 con Roger Moore il villain è un superbo boss determinato a conquistare il mondo dalla sua base segreta nascosta e sospesa sulla Terra; Taskmaster costituisce il silenzioso braccio destro, che come Jaws pronuncia una sola frase dopo aver lasciato il proprio manipolatore. Dreykov (Ray Winstone) rappresenta il passato di Black Widow: l’Avenger pensava di aver chiuso questo capitolo della sua vita, ma ora sarà più difficile combatterlo; servirà la sua “nuova vecchia famiglia”. Infine, la presenza di un villain maschile in un mondo di donne ripropone il movimento Me Too, ricordandoci che il film sarebbe dovuto uscire al cinema nel periodo di Bombshell e Birds of Prey.
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