La settimana scorsa, in pieno clima Halloween, abbiamo esplorato l’inquietante mondo di Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street, diretto da Tim Burton e interpretato dal suo attore “feticcio” Johnny Depp, che ha saputo dar prova delle sue doti canore, incantando pubblico e critica. Con l’avvicinarsi delle feste Natalizie, tutti vogliono sentire storie felici e avere ognuno un proprio lieto fine. Il “lieto fine” in effetti è il fulcro attorno al quale ruota l’intera favola di Into The Woods, che in realtà può tranquillamente definirsi una favola… nelle favole.
Stephen Sondheim, già autore di Sweeney Todd, ha portato in teatro la trasposizione del libretto omonimo scritto da James Lapine e tratto, a sua volta, da “Il mondo incantato” di Bruno Bettelheim. Compositore e scrittore hanno collaborato anche per altri due musical di successo: Sunday in the park with George nel 1983 e Passion nel 1994. Sia per questi ultimi due lavori che per Into the Woods, Lapine si è guadagnato il Tony Award al Miglior Libretto di un Musical. Va da sé che entrambi hanno poi lavorato alla produzione della trasposizione cinematografica uscita, negli Stati Uniti, il giorno di Natale del 2014 e giunta da noi in Italia solo ad Aprile dell’anno successivo.
La regia del film è stata affidata a Rob Marshall, che ormai può considerarsi un vero e proprio esperto nella produzione di musical per il cinema. Suo è infatti anche Chicago, premiato, nel 2002, con ben sei premi Oscar, tra cui quello per il Miglior Film, e interpretato, tra gli altri, da Renée Zellweger (What/If, Judy), Catherine Zeta-Jones (Ocean’s Twelve, Rock of Ages) e Richard Gere (Se Scappi Ti Sposo, Pretty Woman). Suoi anche Nine, Il Ritorno di Mary Poppins e la prossima live action Disney tratta dal classico animato La Sirenetta.
Into The Woods intreccia diverse fiabe dei Fratelli Grimm per raccontarne una sola. Sono presenti infatti personaggi tratti da “Jack e la pianta di fagioli”, “Cenerentola” e “Cappuccetto Rosso”. I personaggi sono però un pretesto per raccontare una fiaba nella fiaba nella quale ovviamente non può mancare la classica strega. I protagonisti della storia, che nulla hanno a che fare col mondo delle favole, sono un fornaio e sua moglie, alla disperata ricerca di un figlio che per molti anni non sono riusciti ad avere. Contemporaneamente, Cenerentola ci racconta come il suo desiderio più grande sia quello di andare al ballo indetto dal Principe del regno e di come, invece, il piccolo Jack desideri tanto che la sua mucca dia finalmente del buon latte così da non doverla vendere come da richiesta di sua madre. Ad intervenire in maniera decisamente improvvisa, ci penserà proprio la Strega che promette ai due fornai un figlio se procureranno per lei gli ingredienti per un elisir di giovinezza: una mucca bianca come il latte, un mantello rosso come il sangue, una ciocca di capelli biondi come il grano e una scarpetta pura come l’oro… dì la verità: ti suona familiare?
I due partiranno per un incredibile viaggio nell’immenso bosco che costeggia il villaggio dove vivono, e lì incontreranno i protagonisti delle fiabe più famose al mondo, chi pronto a dar loro una mano, chi invece più indeciso. Il loro peregrinare scatenerà una serie di avvenimenti che costringeranno le storie ad intrecciarsi fra loro e i protagonisti scopriranno che se davvero c’è un lieto fine, non sempre arriva nella maniera in cui lo si immaginava.
Il musical teatrale, poco conosciuto da noi, è davvero celebre in patria, dove viene riprodotto ormai dal 1986, anno in cui ha fatto il suo debutto a San Diego. L’opera ha vinto tre Tony Award tra cui Miglior Colonna Sonora e il già accennato Miglior Libretto per un Musical. Negli anni si sono susseguiti interpreti anche molto celebri, come Imelda Staunton (Harry Potter e l’Ordine della Fenice), Amy Adams (Come d’Incanto) e Denis O’Hare (American Horror Story). Nell’ultimo adattamento teatrale, andato in scena quest’anno all’Hollywood Bowl di Los Angeles, erano presenti nel cast anche Whoopi Goldberg (Sister Act), Cheyenne Jackson (American Horror Story) e il giovane Gaten Matarazzo (Stranger Things).
E proprio sul cast ha puntato Disney, in particolar modo per la realizzazione della trasposizione cinematografica. Il ruolo della strega è stato affidato a Meryl Streep, già reduce dal successo di Mamma Mia!, mentre una “vecchia” conoscenza di Sondheim, Johnny Depp, ha ottenuto il ruolo quasi “evanescente” del Lupo Cattivo. Emily Blunt ha dato il via alla sua collaborazione con la Disney recitando da protagonista nel ruolo della moglie del fornaio (quest’ultimo interpretato da James Corden), non sapendo ancora che qualche anno dopo avrebbe preso il posto di Julie Andrews per interpretare Mary Poppins nel sequel del capolavoro omonimo Il Ritorno di Mary Poppins. Anna Kendrick è Cenerentola, mentre Christine Baranski, anche lei nel cast di Mamma Mia!, prende il ruolo della perfida matrigna, accompagnata dalle due figlie Lucinda e Florinda. Completano il quadretto i giovanissimi Lilla Crawford e Daniel Huttlestone (Les Misérables) nei panni di Cappuccetto Rosso e Jack, oltre a Chris Pine nel ruolo del Principe.
Ovviamente, essendo un musical, grande protagonista è la musica. Stephen Sondheim mantiene il suo stile inconfondibile in questa colonna sonora, certamente meno cupa di quella di Sweeney Todd ma non per questo meno “oscura”. Allegre e toccanti allo stesso tempo, le canzoni accompagnano la storia senza distrarre o annoiare e arrivano a raccontare gioie e dolori di tutti i personaggi, fino alla morale finale: attento a quello che desideri!
Seppur non sia stato un grandissimo successo di pubblico, il film ha fatto parlare di sé, in particolar modo per le nomination ricevute. Meryl Streep è stata candidata agli Oscar e ai Golden Globe per la categoria Miglior Attrice non Protagonista, mentre Emily Blunt è stata candidata al Golden Globe per il ruolo da protagonista. Sempre per il Golden Globe, inoltre, il film era candidato a vincere il premio come Miglior film commedia o musicale. La formula delle “fiabe mescolate” ha sempre grande successo. Ne è un esempio anche la serie TV C’era Una Volta che proprio su questo ha costruito l’intera storia.
Da vedere se non altro per il lato fantasioso delle vicende, il film intrattiene facendo ridere e a tratti commuovere gli spettatori e li accompagna in uno straordinario viaggio fatto di desideri, magia e finali decisamente inaspettati.