Leggendo la filmografia di Ryan Reynolds, ammirando il suo successo, direi ironicamente che non è niente male per chi fu bocciato al corso di arte drammatica. Nato a Vancouver il 23 ottobre 1976, figlio di un commerciante, Jim, e di una commessa, Tammy, e fratello minore di tre poliziotti, Ryan Rodney Reynolds, dopo questo piccolo, ma notevole fallimento, lascia il negozio di frutta e verdura dove lavorava per tentare la fortuna in Florida. Nel 1990 inizia la sua carriera con l’interpretazione di Billy Simpson nella soap canadese Hillside, distribuita da Nickelodeon negli USA con il nome di Fifteen.
Negli anni successivi Ryan Reynolds ha un ruolo in The Odissey, dove veste i panni di Macro, e partecipa al film per la tv Sabrina the Teenage Witch, insieme a Melissa Joan Heart. Il 1997 risulta l’anno della svolta: con il successo riscosso dalla serie tv Due ragazzi e una ragazza, in cui ha preso parte come protagonista, conquista gli occhi dei grandi registi del cinema e nello stesso anno, recita in Allarme mortale, scritto da Evan Dunsky.
I suoi successi
La sua bravura lo rende un attore versatile, capace di adattarsi a una grande varietà di generi di film. Nel 2002 Walt Becker lo dirige nella commedia demenziale Maial College, con Tara Reid (American Pie), e in Mai dire sempre; un anno dopo la star canadese affianca Micheal Douglas in Matrimonio impossibile, diretto da Andrew Fleming. Nel 2005 Ryan Reynolds recita nel remake del famoso horror degli anni ’80, Amityville Horror per poi prendere parte, un anno dopo, a Smokin’ Aces con Ben Affleck, Alicia Keys e Ray Liotta.
Ryan Reynolds ha lavorato nel corso degli anni con grandi attori, quali Julia Roberts in Un segreto tra di noi (2007), il premio Oscar Sandra Bullock nella commedia Ricatto d’amore (2009), Jeff Bridges in R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà (2013) e Samuel L. Jackson nel buddy movie Come ti ammazzo il bodyguard di Patrick Hughes e nel suo sequel.
Anche il regista svedese Daniel Espinosa ha l’onore di dirigerlo per due volte: nel 2012, in un action, Safe House – Nessuno è al sicuro, in cui Ryan Reynolds interpreta Matt Weston, un agente della CIA, con Denzel Washington e nel 2017, nel fantascientifico Life – Non oltrepassare il limite, dove incontra Jake Gyllenhaal (Spider-Man: Far from home) e Rebecca Ferguson. Quest’anno sarà protagonista e produttore del nuovo film di Michael Bay, Six Underground, scritto da Rhett Reese e Paul Wernick, gli sceneggiatori di Deadpool e sequel.
Una vita con i cinecomics
La sua fama è cresciuta grazie ai ruoli avuti in alcuni cinecomics e anche la sua vita privata curiosamente si intreccia con essi. Nel 2004 veste i panni di Hannibal King in Blade: Trinity con Wesley Snipes e Jessica Biel, terzo e ultimo film con protagonista l’Ammazzavampiri dei fumetti Marvel, dove notiamo una sua grande abilità nelle arti marziali. Dopo esser stato fidanzato per cinque anni con la cantante connazionale Alanis Morissette (il suo album Flavors of Entanglement è dedicato alla fine della sua relazione con l’attore), il 27 settembre 2008 sposa la Vedova Nera dei Marvel Studios, ovvero l’attrice Scarlett Johansson, da cui, però, divorzierà dopo tre anni senza avere figli.
Incontra l’amore della sua vita sul set di Lanterna Verde (2011), l’attrice e modella Blake Lively, che ha sposato il 9 settembre 2012 e che nel film interpreta Carol Ferris, la fidanzata del protagonista. Per il ruolo di Hal Jordan, Ryan Reynolds ha battuto la concorrenza di altri talentuosi artisti come Bradley Cooper e Justin Timberlake.
La prima volta che Ryan Reynolds diventa Wade Wilson è stata nel 2009 in X-Men: Le origini – Wolverine: appartiene alla squadra speciale di Stryker (Danny Huston) insieme a Logan (Hugh Jackman) e Kestrel (Will.i.am) tra gli altri e il militare trasforma il logorroico mercenario dalla katana facile in un’aberrazione. La sua arma XI racchiude i poteri di tutti gli esperimenti fatti finora sui mutanti, ma presenta strani segni sul corpo, lama che fuoriesce dalla mano e, soprattutto, la bocca cucita, in modo tale che non potrà essere il Mercenario Chiacchierone.
Si potrebbe dire che dalla morte di questa versione alterata sia nato il vero Deadpool: nella scena post-credit del primo film Stand-alone di Wolverine, sparisce il sigillo sulla bocca del mutante che invita il pubblico a mantenere il segreto, rompendo così la quarta parete per la prima volta. Questa è una delle caratteristiche del vero Wade di Ryan Reynolds che abbiamo ammirato in Deadpool del 2016 e Deadpool 2 dell’anno scorso, in cui fa squadra con Josh Brolin e Zazie Beetz.
Deadpool
“È sinceramente come un alter ego che posso accendere e spegnere.”
Così Ryan Reynolds descrive il personaggio di Deadpool che ha accresciuto la sua popolarità grazie all’interpretazione di Ryan Reynolds nel film: nel 2016 l’attore ha vinto l’MTV Movie Awards come Miglior performance comica e come Miglior combattimento insieme a Ed Skrein, villain della pellicola.
Creato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld sul n.98 della serie a fumetti New Mutants del febbraio 1991, Wade Winston Wilson è un atipico eroe Marvel, come ci accorgiamo anche dai suoi due lungometraggi che hanno rivoluzionato il mondo dei cinecomics. Conosciuto anche come il Mercenario Chiacchierone, è consapevole di essere un personaggio immaginario e rompe il muro della quarta parete, interagendo col pubblico e proponendo riferimenti a serie tv, film e altri comics, il tutto condito col suo solito umorismo.
Nel 2004, New Line Cinema ha provato a produrre un film su Deadpool con David S. Goyer regista e Ryan Reynolds attore protagonista, ma il regista statunitense, dopo pochi mesi, si disinteressò del progetto, anche se l’attore rimase interessato; l’anno dopo, la Fox prese i diritti del personaggio, che erano stati venduti dalla casa cinematografica precedente, per inserirlo in X-men: Le origini – Wolverine.
Dopo la versione contorta di questo film, che aveva dispiaciuto in primis la star canadese, l’antieroe Marvel aveva bisogno di una degna trasposizione cinematografica, che dopo varie vicissitudini, fu proposta al cinema a metà febbraio 2016 con la regia di Tim Miller e l’ironica sceneggiatura di Rhett Reese e Paul Wernick.
Il cinecomic con Ryan Reynolds risulta il primo film Marvel ad essere consentito ai soli maggiorenni, nel primo giorno ha guadagnato più di ogni altro film Fox vietato ai minori di 15 anni e, negli USA, diventa il lungometraggio R-rated ad incassare di più ($132.4 milioni) nel week-end d’apertura.
Il sequel non è da meno: sempre nell’ambito dei film vietati ai minori, ha segnato il primato di prevendite su fandango.com e quello per il maggior incasso alle anteprime del giovedì; il suo trailer, inoltre, è stato insignito del Golden Trailer Awards come Miglior teaser e Miglior trailer originale.
In Deadpool 2 il nostro attore ci mette ancor più la faccia prendendo parte anche alla produzione e alla sceneggiatura insieme agli sceneggiatori del prequel; il film del 2018 è diretto da David Leitch (John Wick, Atomica Bionda) e allo stesso Ryan Reynolds, Morena Baccarin e T.J.Miller, si aggiungono Josh Brolin come Nathan Summers / Cable, Julian Dennison come Russell Collins / Firefist e Zazie Beetz come Domino.
Bisogna aggiungere qualche piccola curiosità riguardo alle pellicole del Mercenario Chiacchierone. Nel secondo film, Ryan Reynolds ha prestato la voce ed il volto, ricostruito in CGI, al personaggio di Fenomeno, ma la scena in cui si incontrano è ancora più assurda poiché il protagonista rivela di essere un grande fan del villain mutante, tanto da citare tutte le sue prime apparizioni fumettistiche.
La componente metanarrativa trascende epicamente nella sequenza dopo i titoli di coda: Deadpool utilizza il dispositivo di Cable per viaggiare nel tempo e prima uccide Arma XI sotto lo sguardo di un attonito Wolverine e poi se stesso mentre legge il copione di Lanterna Verde. D’altronde già nel primo film Ryan Reynolds ha ridicolizzato la sua esperienza con il giustiziere della DC: quando era legato al lettino prima di essere torturato per far scaturire le sue mutazioni, chiede che non gli sia dato un costume in CGI, proprio come quello di Hal Jordan.
Deadpool e gli Avengers
Nei comics, Deadpool ha fatto parte degli Uncanny Avengers e il suo interprete ha espresso il desiderio di un crossover cinematografico con gli eroi più potenti della Terra; tale progetto non sembra facile visti i diversi toni delle sceneggiature delle due saghe di film e data la diversa proprietà dei diritti dei personaggi al cinema.
Sappiamo, però, che la Disney ha acquisito la Fox e ben presto speriamo che X-men, Fantastici 4 e Avengers vivano e combattano insieme sotto lo stesso universo narrativo anche al cinema. Siamo curiosi di sapere come la casa di Topolino domerà l’irriverente Mercenario Chiacchierone; al momento dell’accordo, Ryan Reynolds ci ha mostrato sul suo profilo Twitter come potrebbe svolgersi la situazione.Davanti al Matterhorn Bobsled ride, un’attrazione del parco in California, Wade è ammanettato da un poliziotto che ha la stessa barba e gli stessi occhiali di un certo Tony Stark e se, ingrandite l’immagine, potete leggere il suo cognome sulla camicia.
Inoltre, dopo il successo di Avengers: Infinity War, anche la nostra star si è voluta congratulare con il team protagonista del film: “From a guy who never knows when to quit, I’m glad you guys never did. Congrats #Avengers”. In aggiunta ai complimenti, sempre su Twitter, non poteva mancare anche il tocco ironico di Wilson: una lettera del noto miliardario e Avenger che lo rifiutava dal suo gruppo come risposta alla sua richiesta di diventare un Vendicatore.
“No.
Assolutamente no.
Vai a disturbare il Professor X.
No.
Cordiali saluti,
Tony Stark.”
L’utente Twitter Guy Inchiar, dopo aver visto l’ultimo film con protagonisti gli Avengers, ha acquistato i domini www.avengersendgame.com e www.avengersendgamemovie.com, allo scopo di ottenere dei biglietti per la premiere del sequel con un ricatto verso la Disney. Quando lo scorso dicembre il titolo si è rivelato essere quello dei siti acquisiti, il fan li ha reindirizzato su una pagina dedicata a Once Upon a Deadpool, la versione adatta ai minori di Deadpool 2 con Fred Savage (La storia fantastica).
“Non posso dire di essere orgoglioso di ciò che hai fatto. Ma posso dire che ti amo” Oltre a ringraziarlo, Ryan Reynolds gli ha anche inviato un pacco appartenente ad Aviation Gin, compagnia di sua proprietà, con dentro un paio di cuffie wireless nere Master & Dynamic MW60 ispirate a quelle degli aviatori della Seconda Guerra Mondiale e un kit per cocktail Aviation Gin & Tonic. Valutando l’entità del regalo pari a 850 dollari, l’utente ha deciso di non scambiare più il dono ricevuto con i tanti agognati biglietti di Avengers: Endgame .
Insomma, la citazione iniziale di Ryan Reynolds è tangibile nelle sue azioni, nel suo humor, nei suoi scherzi, che combaciano con quelli del personaggio Marvel. Tuttavia, dietro quella maschera rossa e nera, si nasconde un uomo che soffre di disturbi d’ansia. Lo stesso attore ha dichiarato che prima di salire su un palco o di girare un film, gli sale molto l’ansia e che Deadpool in queste occasioni gli è di grande aiuto.
Speriamo di vedere Ryan Reynolds ancora nei panni del Mercenario Chiacchierone in uno spin-off dedicato a X-Force, già accennato nel secondo film o insieme ad altri eroi, come ad esempio Spider-Man . Nel 2024 finalmente uscirà Deadpool 3 in cui ha convinto l’amico e collega Hugh Jackman a tornare nei panni di Wolverine e vestirà finalmente il costume dei comics del personaggio.
“Recitare mi ha dato modo di incanalare la mia angoscia. Mi sono sempre sentito come un ragazzo sovrappeso e brufoloso e ho dovuto affrontare per molto tempo questa insicurezza. Incanalarla verso qualcosa di creativo è incredibilmente gratificante. Oggi mi sento molto fortunato. ” Ryan Reynolds
E ricordatevi, sempre “Massimo sforzo!” Deadpool
L’impegno sociale di Ryan
Già sul set dei due film r è stato insieme a dei bambini provenienti dalle fondazioni “Make-A-Wish America e “Children’s Wish Foundation of Canada”. Once Upon a Deadpool è uscito a dicembre nei cinema USA a scopo benefico: un dollaro per ogni biglietto sarà destinato all’associazione F-ck Cancer, di cui Ryan Reynolds è promotore. Ha mostrato il suo impegno sociale anche nel 2008 partecipando alla maratona sponsorizzata dalla Michael J. Fox, un’organizzazione che si propone di curare il morbo di Parkinson; è stato chiamato in causa in modo particolare poiché anche il padre ne è affetto.
Sexy Ryan
Giorgio Armani beauty ha scelto Ryan Reynolds per sponsorizzare Armani Code, una fragranza che incarna l’arte della seduzione da parte di un uomo moderno. Nel novembre del 2010 aveva già vinto la classifica degli uomini più sexy stilata dalla rivista People.
Ryan Reynolds doppiatore
La voce della star canadese si presta anche al doppiaggio : dopo I Croods e Turbo nel 2013, quest’anno doppierà Pikachu in Pokémon: Detective Pikachu, diretto da Rob Letterman.
Paura di volare
Dopo che, una volta, mentre faceva skydiving, il suo paracadute non si aprì immediatamente al primo colpo, Ryan Reynolds ha paura di volare. Riesce a superare questa grande fobia grazie al Lanterna Verde e alle imprevedibili decisioni prese da Martin Campbell: per simulare il volo del supereroe, l’attore, a sua insaputa, è alzato con una fune e quindi rimane sospeso a mezz’aria.
Ryan Reynolds e lo sport
Da Novembre 2020 Wrexham è di proprietà della RR McReynolds Company LLC, società fondata da Rob McElhenney (It’s Always Sunny In Philadelphia) e Ryan Reynolds (Deadpool) per acquistare il club gallese. Rob McElhenney ha proposto a Ryan Reynolds il progetto calcistico senza nemmeno essersi mai visti di persona e ora tutta questa storia è raccontata in una docu-serie disponibile su Disney Plus, Welcome to Wrexham (clicca qui per leggere la nostra recensione). Ora il Wrexham è ufficialmente promosso in League Two e dopo quindici anni i Red Dragons tornano nel calcio professionista inglese.