Ryan Gosling è uno di quegli attori che piace un po’ a tutti. E come potrebbe essere diversamente, dal momento che, come ogni canadese che si rispetti, è ritenuto uno degli uomini più gentili che abbiano mai conquistato Hollywood?
Ryan Thomas Gosling nasce a London, nell’Ontario, il 12 novembre del 1980 da genitori mormoni: Donna Wilson, segretaria e Thomas Ray Gosling, operaio in una cartiera. Si trasferisce spesso e questo, insieme al divorzio dei genitori, rende la sua infanzia piuttosto burrascosa, finché va a vivere definitivamente con sua madre.
Già da bambino, ispirato da Dick Tracy, Ryan decide di dedicarsi alla recitazione ma è costretto ad abbandonare la scuola elementare che si rivela essere un ambiente estremamente ostile. Ryan è difatti ripetutamente vittima di bullismo e viene soprannominato “trouble”; quando gli viene diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione, la madre decide di istruito a casa. Riprende a frequentare la scuola quando si iscrive al liceo, ma, ormai impegnato da tempo in programmi TV come The Mickey Mouse Club in cui balla e canta, lascia gli studi per dedicarsi totalmente alla sua passione. Partecipa, poi, a serie TV come Hai paura del buio?, La strada per Avonlea e Piccoli brividi.
Nonostante Ryan Gosling sia stato consacrato al cinema con il ruolo da protagonista nel film The Believer, è bene ricordare che era già diventato noto ai più grazie alla serie TV Young Hercules e che il suo esordio risale al film Il mio amico Frankenstein, seguito da Il sapore della vittoria. Ma la performance che Ryan regala, diretto da Henry Bean, nei panni di un giovane ebreo antisemita, è così intensa da assicurargli subito notorietà nel circuito dei Festival cinematografici e tra gli addetti ai lavori.
Un anno dopo, infatti, viene ingaggiato per recitare al fianco di Sandra Bullock (con la quale intreccerà una relazione) in Formula per un delitto.
Ma uno dei grandi amori di Ryan Gosling è, senza ombra di dubbio la bellissima Rachel McAdams! I due si incontrano sul set del meraviglioso Le pagine della nostra vita, film diretto da Nick Cassavetes e tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks che narra la raffinata e struggente storia d’amore di Allie e Noah, ormai diventata cult e simbolo universale di vero amore. L’indiscutibile intesa tra i due, è parte integrante del successo della pellicola che consacra Ryan a sex symbol.
Segue il ruolo ne Il caso Thomas Crawford nel quale Ryan lavora al fianco di Anthony Hopkins ed Half Nelson, che lo vede protagonista della storia di un professore tossicodipendente e che gli vale la prima candidatura al premio Oscar.
Nei film che seguono, Ryan Gosling esplora il territorio dei film indipendenti e colleziona alcune tra le più belle, introspettive e particolari interpretazioni di tutta la sua carriera: in Lars e una ragazza tutta sua, Ryan è un ventisettenne introverso e solitario che si fidanza con la donna dei suoi sogni, Bianca, e la presenta ad amici e parenti. Peccato che si tratti di una…bambola! In Love & Secrets al fianco di Kirsten Dunst e in Blue Valentine con Michelle Williams (che personalmente ho apprezzato moltissimo) racconta la struggente crisi e la conseguente fine di due matrimoni (per quest’ultimo film Ryan ha personalmente composto due brani).
Nel 2011 affianca Steve Carell nell’esilarante Crazy, Stupid, Love film che segna l’inizio di una coppia cinematografica vincente: quella formata da Emma Stone e Ryan Gosling!
Ryan Gosling si cimenta, inoltre, nel fortunato film di Nicholas Winding Refn, interpretando il pilota e stuntman di Drive. Per prepararsi meglio al ruolo, addirittura rimette a nuovo una Chevy Malibu del 1973, proprio la stessa auto che il suo personaggio usa nel film.
Sempre nel 2011, Gosling è protagonista al fianco di George Clooney in Le idi di Marzo, film diretto dallo stesso Clooney e presentato in concorso alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Quell’anno, con il suo intenso lavoro, riceve ben due candidature ai Golden Globes: sia per il ruolo in Crazy, Stupid, Love, sia per quello in Le idi di Marzo.
Senza prendersi neanche una pausa, l’anno seguente è protagonista del film Come un tuono, diretto da Derek Cianfrance. Sul set, Ryan, incontra la sua co-protagonista, che diverrà l’amore della sua vita e la madre delle sue bambine: Eva Mendes.
Nicholas Winding Refn dirige Ryan anche in Solo Dio perdona, un thriller drammatico sulla boxe thailandese presentato in concorso al Festival di Cannes 2013 e fortemente criticato perché ritenuto misogino e ed ermetico.
A rimediare a quella “pioggia di critiche”, giunge il successo del poliziesco Gangster Squad col quale Ryan si confronta con un cast di grandi nomi come Sean Penn, Josh Brolin e la sua amica Emma Stone.
Dopo tanto lavoro davanti alla camera da presa, Ryan passa dall’altro lato e scrive, produce e dirige Lost River (che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi How to catch a Monster) un film appassionante che racconta la storia di una città ed una famiglia che sembrano segnate da una maledizione degradante e che viene scelto per partecipare al Festival di Cannes 2014 nella sezione Un Certain Regard.
Nel 2015, recita in La grande scommessa, per la regia di Adam McKay, e porta sul grande schermo la crisi finanziaria che ha scosso gli Stati Uniti nel 2007 con Christian Bale, Brad Pitt e Steve Carell.
Si cimenta in un “buddy movie” d’azione e dalle atmosfere anni ’80, con Russell Crowe: The Nice Guys un film particolarmente apprezzato dalla critica, diretto da Shane Black che ha già confermato di voler dirigere un seguito.
Nel 2017, riceve la seconda nomination agli Oscar e vince i Golden Globes per l’interpretazione del jazzista spiantato e romantico di La La Land, Sebastian. Il film è un meraviglioso ed elegante musical, inno ai sognatori, diretto da Damien Chazelle. Ryan Gosling è ancora una volta al fianco di Emma Stone ed i due sul grande schermo brillano come soltanto due stelle lucenti sanno fare.
Denis Villeneuve lo dirige nell’atteso Blade Runner 2049, il seguito di Blade Runner, ambientato a trent’anni dall’indimenticabile cult. Un film sensazionale, tecnicamente memorabile e che conquista cinque nomination agli Oscar e ne porta a casa due.
Damien Chazelle lo sceglie ancora per interpretare Neil Armstrong nel biotopic First Man e ancora una volta, andando ben oltre il ruolo assegnato, Ryan Gosling offre un’interpretazione intensa, pura, onesta e profonda.
Prima della fine di quest’anno (covid permettendo) dovremmo vederlo in The Gray Man, un film tratto dall’omonimo romanzo di Mark Greany, collaboratore di Tom Clancy. Ryan Gosling sarà Court Gentry, ex-agente della CIA divenuto assassino al quale Chris Evans, nei panni del suo ex-collega, darà la caccia.
Deadline ha annunciato l’inizio della produzione del film The Actor, diretto da Duke Johnson, che vedrà Ryan Gosling nei panni del protagonista. Basato sul romanzo Memory di Donald E. Westlake, racconterà la storia di Paul Cole un attore che, privato a seguito di un pestaggio, della memoria, tenterà di fare ritorno a casa, ricostruendo la propria identità.
Vita privata e curiosità:
Ryan, che ama definirsi un uomo romantico, è stato legato sentimentalmente a Sandra Bullock, nonostante lei fosse di 16 anni più grande di lui e successivamente a Rachel McAdams con la quale ha vinto l’MTV Movie Award per il miglior bacio cinematografico ne Le Pagine della Nostra Vita. Bacio che i due hanno riprodotto per la gioia del pubblico presente. Si sono amati intensamente e a lungo, fino al 2008.
Ryan Gosling ha sposato, nel 2016, Eva Mendes e i due hanno due splendide figlie: Esmeralda Amada e Amada Lee. Sono una coppia molto riservata e tranquilla, Eva ha un business di splendidi abiti e fa la mamma a tempo pieno con sua grande soddisfazione, è molto attiva sui social (Instagram in particolare) e condivide foto di vita quotidiana che la ritraggono nelle attività più semplici, dal buttare la spazzatura al preparare la cena. Non condivide fotografie di Ryan nel rispetto della loro intimità famigliare.
Ha supportato la candidatura a Presidente degli Stati Uniti di Barak Obama ed è anche un attivista, infatti si è sempre impegnato in cause umanitarie per la difesa dei diritti umani: da quelle del Darfur al Congo. Nel 2010, ha viaggiato con il cofondatore dell’Enough Project nel Congo orientale, a Goma e in altre zone della provincia del Kivu Nord raccogliendo materiale video per documentare storie drammatiche di coraggio e sopravvivenza.
Ryan ha una sorella maggiore Mandi con cui da bambino simulava spettacoli teatrali amatoriali ed è molto legato alla sua famiglia e a quella della sua compagna. Quando ha ritirato il Golden Globes ha teneramente ringraziato Eva Mendes per la sua capacità di prendersi cura delle loro bambine e ha dedicato il premio al fratello di lei, scomparso a causa di un cancro.
Ama moltissimo i cani e ne ha diversi. Predilige i trovatelli e i cani abbandonati nei rifugi e li tratta come veri e propri membri della famiglia.
Ryan Gosling ha un carattere solitario ed introverso. Non ha profili social e nonostante sia una star di Hollywood, ha un entourage ristretto e pochi amici fidati. Quando è lontano dal set, infatti, preferisce trascorrere il tempo da solo o con la sua famiglia.
Ha aperto, con due amici, un ristorante etnico specializzato in cucina marocchina a Beverly Hills, California: il Tagine.
Con Zach Shields, attore di teatro, ha fondato il duo indie rock Dead Man’s Bones, con all’attivo un album omonimo. Con Gosling come frontman e chitarrista, il progetto doveva costituire la colonna sonora per un film gotico che i due attori stavano scrivendo.
In La La Land, le mani nelle inquadrature del film sono SEMPRE le sue, è Ryan a suonare. Questo la dice lunga sulla sua professionalità e, al contempo, sulla superficialità con cui alcune volte vengono valutati i parametri per l’assegnazione del Premio Oscar. Perché se lo ha meritato Emma Stone (che, per carità, è davvero una bravissima attrice) allora a maggior ragione lo avrebbe meritato Ryan Gosling.
Sinceramente mi fa sorridere quando dicono che “ho imparato” la musica per La La Land. Io sono nato musicista prima che attore. Per questo nostro amatissimo film, vissuto con gioia da tutta la troupe, ho lavorato con un grande maestro di pianoforte perché volevo una precisione assoluta in ogni mio movimento, ma la musica è da sempre il leit motiv della mia vita. Conosco e continuo a studiare jazz, musica pop, composizioni classiche, amo Brahms quanto Philip Glass, e adoro per la ricchezza del suo minimalismo John Adams. Ho passato ore e ore a parlare con i compositori del sound del film, in primis Justin Hurwitz, ma anche Benj Pasek e Justin Paul senza dimenticare Randy Kerber, il jazzista che in fase di produzione ha registrato tutti i brani che io eseguo nel film, in modo da farmi arrivare preparatissimo sul set e senza un gesto sbagliato al pianoforte.