Continua la programmazione pre-natalizia di Netflix, che da domani ci presenta un titolo imperdibile: Ma Rainey’s Black Bottom, ovvero il biopic su colei che è stata definita ‘La madre del Blues’ per le sue eccezionali qualità interpretative: la cantante e showgirl Ma Rainey, una donna che ha lottato tutta la vita per emergere, soprattutto contro il pregiudizio altrui. Il film, tratto dall’omonimo capolavoro del drammaturgo afroamericano due volte premio Pulitzer August Wilson e prodotto dal premio Oscar Denzel Washington, vede nei panni della protagonista Viola Davis (Le regole del delitto perfetto, The Help) che proprio grazie all’adattamento cinematografico di un dramma di Wilson diretto da Washington (Barriere) ha conquistato l’Oscar 2017 come migliore attrice non protagonista.
Nonostante, i numerosi successi mietuti in questi anni e la familiarità col regista della pellicola George C. Wolfe, col quale ha lavorato nel 2008 in Come un uragano la Davis, già impegnatissima con le riprese della stagione finale de Le regole del delitto perfetto, ha molto esitato prima di accettare la parte, anche per l’impegno indispensabile per calarsi nei panni di un personaggio profondamente diverso da lei: “Prima di pensare a me stessa, avrei pensato ad almeno una cinquantina di attrici che avrebbero potuto interpretare il ruolo. (Ma Rainey) è sfrontata e questa sua qualità si estende anche al suo corpo e al suo modo di vestire (foto in basso ndr.). Nella mia vita, come Viola, non mi comporterei mai in questo modo.”
Il film si apre nel 1927, in uno studio di registrazione, a Chicago . Ma Rainey ha firmato con la Paramount un contratto per incidere su disco i suoi grandi successi. La sua band attende l’arrivo della diva per incidere un nuovo album. I quattro musicisti sono il trombonista Cutler (Colman Domingo), il trombettista Levee (Chadwick Boseman, foto in basso), il bassista Slow Drag (Michael Potts) ed il talentuoso pianista Toledo (Glynn Turman). Mentre aspettano che la cantante, perennemente in ritardo, faccia il suo ingresso nello studio, i quattro scherzano, litigano, si scambiano aneddoti e storie sul razzismo che hanno subito nelle loro vite. Pur suonando perfettamente insieme, ci sono tensioni all’interno del gruppo: l’ambizioso Levee infatti vorrebbe dare un sound più moderno alle canzoni e litiga spesso con i veterani Toledo e Cutler.
Quando Ma Rainey finalmente arriva, alticcia e scortata dall’amante Dussie Mae, il gruppo è ormai in ritardo con i tempi, il che manda su tutte le furie i produttori Sturdyvant ed Irvint. La pazienza dei due viene inoltre messa duramente alla prova dal comportamento bizzoso di Ma Rainey, la quale pretende che il suo nipote balbuziente Sylvester annunci il titolo di ogni canzone nell’incisione. Mentre cercano di risolvere alcuni problemi tecnici, Levee e Cutler vengono alla mani e Ma Rainey licenzia il giovane trombettista. Il giovane vede i propri sogni infrangersi, cosa farà?
Altro motivo d’interesse verso Ma Rainey’s Black Bottom è la presenza nel cast del compianto Chadwick Boseman, scomparso a causa di un tumore al colon, ad appena 42 anni. Nel film gli è affidato il compito di ritrarre Levee, un giovane musicista dal passato difficile che sogna il successo ma si sente spesso incompreso: una parte essenziale, dalle tinte fortemente drammatiche, che gli consente di mostrare una volta di più il suo valore di attore versatile, in grado di essere credibile indossando il costume di Black Panther così come il completo gessato di un tormentato artista degli anni ’20.
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