le regole del delitto perfetto

Le regole del delitto perfetto: la recensione senza spoiler

Le regole del delitto perfetto: Quanto lontano saresti disposto a spingerti per diventare un avvocato di successo come Annalise Keating?

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Voto iCrewers

Le regole del delitto perfetto è una serie TV crime che non ha nulla a che fare con le altre di questo genere. Riesce ad unire la narrazione fluida e continua delle vicende dei protagonisti a quella episodica e discontinua delle vicende giudiziarie che affrontano. Annalise Keating (Viola Davis) è un avvocato difensore di grido, una donna importante, potente, capace e facoltosa. Non ama perdere, non lo contempla affatto e, oltre ai tribunali, frequenta assiduamente la Middelton University di Filadelfia nella quale insegna Diritto Penale a giovani aspiranti avvocati. La donna, ogni anno, è solita selezionare quattro studenti tra i migliori della sua classe, perché collaborino con lei nella disamina e nella trattazione di vari casi. Ma ne selezionerà ben cinque: Wes Gibbins (Alfred Enoch), Connor Walsh (Jack Falahee), Michaela Pratt (Aja Naomi King), Asher Millstone (Matt McGorry), Laurel Castillo (Karla Souza). Con loro, l’avvocato formatasi anche lei grazie alla guida di Annalise: Bonnie Winterbottom (Liza Weil) ed il misterioso Frank Delfino (Charlie Weber).

le regole del delitto perfetto

Gli studenti si riveleranno tutti bravissimi e molto competitivi e, lavorando per Annalise notte e giorno, inizieranno a frequentare assiduamente la casa della donna, sposata con il noto psicoterapeuta Sam Keating (Tom Verica). In ogni episodio, la “squadra” di Annalise sarà chiamata a preparare la difesa di un imputato e le vite di tutti finiranno con l’intrecciarsi all’inverosimile coinvolgendoli in un crimine misterioso ed efferato. Stagione dopo stagione, ai casi giudiziari trattati, farà da sfondo la storia degli studenti di Annalise sempre alle prese con una vittima non ben definita e la cui identità verrà svelata soltanto tra l’ottavo ed il nono episodio.

le regole del delitto perfetto

Creata da Peter Nowalk e prodotta da quella creatrice di contenuti ad alto livello di emotività e di intensità che è Shonda Rhimes, Le regole del delitto perfetto è una serie veramente ben realizzata e ha tutto quello che un prodotto di questo genere dovrebbe avere. Nel cast, molti volti noti a partire dalla protagonista assoluta: Viola Davis, premio Oscar per Barriere e che con la serie ha vinto l’Emmy come migliore attrice in una serie drammatica; Liza Weil, la Paris di Una mamma per amica che è professionalmente cresciuta molto; Matt McGorry, la tenera guardia carceraria di Orange Is The New Black; Alfred Enoch, lo studente grifondoro Dean Thomas nella saga di Harry Potter, che ruba il cuore alla rossa Ginny Weasley.

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Giunta attualmente alla sesta stagione, che sarà anche l’ultima, Le regole del delitto perfetto è articolato in quindici episodi per stagione, della durata di circa 46 minuti ciascuno. Punto di forza forse sottovalutato dai più, è che la serie, sebbene narri diverse vicende sentimentali, non si focalizza sugli aspetti più banali, “visti e rivisti” delle relazioni amorose, e soprattutto, la storia d’amore più bella, emozionante e coinvolgente che viene trattata, non è un’amore etero, ma una relazione omosessuale che vediamo nascere, maturare, incrinarsi, ricostruirsi ed evolversi.

Le stagioni dalla prima alla quarta sono disponibili su Netflix, mentre è possibile vedere la quinta stagione su Sky On Demand e la sesta ed ultima stagione andrà in onda, dal 27 novembre, sulla Fox.

Nel dare l’addio al suo personaggio, Viola Davis, su Instagram, le ha dedicato un messaggio di profonda riconoscenza: ‘Grazie Annalise per aver condiviso i tuoi casini, la tua forza e la tua intelligenza… Hai spalancato la porta ed aiutato a ridefinire cosa significhi essere nero. Cosa voglia dire essere una donna al comando. Grazie per la tua umanità. Impersonarti è stata l’esperienza di una vita. Con amore. Viola‘.

Consigliatissima. Unico problema: una volta iniziata la visione, sarà difficile smettere. Impeccabili le ambientazioni, studiati nei minimi particolari i look dei personaggi che è impossibile non amare e che diventa quasi istintivo voler emulare. Splendida l’analisi dei personaggi, è discreta, non noiosa e viene approfondita poco a poco. Non è possibile dare nulla e nessuno per scontato, la serie sorprende di continuo. Forse la drammaticità di alcune situazioni, è un po’ troppo eccessiva, sembra quasi che il destino si sia accanito contro Annalise ed i suoi studenti, ma dopotutto è questo il fulcro della storia. Interessantissima la struttura degli episodi che svela la vittima di ogni stagione, flash dopo flash. La storia di fondo, mantiene l’indipendenza dalle vicende giudiziarie affrontate da Annalise e dai suoi collaboratori. Da guardare con una scorta di cibo spazzatura. Fidati. Ti verrà una irrefrenabile voglia di mescolare patatine e barattolini di gelato.

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Paola
Paola
3 anni fa
Voto iCrewers :
     

Serie strepitosa. Non credevo di affezionarmi tanto ad una serie del De ere dopo The Good Wife.

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