Fin da bambino, Austin Butler, la star di Elvis, sembra essere destinato al grande schermo. Infatti, l’attore statunitense comincia la sua carriera come piccola comparsa nei vari show televisivi per adolescenti targati Disney Channel. Biondo, occhi azzurri, sguardo enigmatico, lineamenti perfetti tanto da bucare la quarta parete.

A scoprirlo è la serie Nickelodeon Ned – Scuola di sopravvivenza, che nel 2005 a soli quattordici anni, lo ingaggia per il ruolo Lionel Scranton per ben due stagioni. Da qui la carriera di Austin, decolla, arrivando sino ad oggi, dove è uno degli attori più promettenti della scena.

Da Hannah Montana al mancato premio Oscar
Classe 1991, nato in California, da un contesto totalmente diverso ed estraneo dal cinema. Infatti la madre Lori Anne Howell era un’estetista e insieme al marito David, decidono fin da subito di avvicinare la giovane stella americana verso Hollywood. Da modello fin da piccolo sino all’età di tredici anni, quando fu avvicinato da un rappresentante di una società di gestione della recitazione presso l’Orange County Fair. Da lì i primi passi nell’industria dell’intrattenimento.

Inizia a studiare recitazione e tra una comparsa e all’altra approda nel famoso show televisivo di Hannah Montana, capitanato da Miley Cirus e nello stesso anno interpreta Jake Krandle nella serie iCarly. Il “Brad Pitt di Disney Channel” conquista tutti gli show di successo mondiale, anno dopo anno, con Zoey 101 e Ruby & the Rockits.



Nel 2009 arriva la prima pellicola Alieni in soffitta, una commedia adolescenziale accanto ad Ashley Tisdale, già allora star del fenomeno High School Musical, con cui stringe una solida amicizia, (confermata ancora oggi sui social da lei) tanto da dirigerlo sotto suo consiglio, verso un’audizione, accanto a lei, per il ruolo da protagonista nel film La favolosa avventura di Sharpay, uno spin-off della serie High School Musical.

La gavetta, dalle serie televisive ai thriller, da un flop all’altro
Da un ruolo all’altro, il giovane volto bello e carismatico conquista folla e produttori, infatti ottiene nel 2011 il ruolo di Wilke nella serie Switched at Birth – Al posto tuo e nello stesso anno interpreta Zack Garvey nel film The Bling Ring, diretto da Michael Lembeck, basato sull’omonimo gruppo di giovani, ossessionati dalle loro celebrità hollywoodiane, tanto da svaligiare le case di alcuni di loro.

Nel 2012 viene scelto per interpretare Sebastian Kydd in The Carrie Diaries, serie prequel di Sex and the City, successivamente si unisce al cast della commedia teatrale Death of the Author, diretta da Bart De Lorenzo. E poi ancora la serie televisiva Arrow dove interpreta Chase nella terza stagione e nel 2015 recita affianco di Miranda Cosgrove nel film thriller The Intruders.

Il debutto a Broadway e l’opportunità chiamata Elvis
Nel 2018 arriva, per l’attore statunitense la possibilità di debuttare a Broadway insieme a due grandi attori del panorama, Denzel Washington e David Morse, per l’adammento teatrale Arriva l’uomo del ghiaccio, un’opera del drammaturgo statunitense Eugene O’Neill, dove interpreta Don Parritt. Anteprime limitate, una produzione che va in scena da marzo fino al luglio che gli regala una grande risonanza mediatica e lodi dalla critica.

E proprio quando meno se lo aspetta iiva la chiamata da Quentin Tarantino in C’era una volta Hollywood dove interpreta una versione immaginaria del membro della famiglia Manson Tex Watson, accanto a star del calibro di Leonardo Di Caprio e Brad Pitt.
Nel 2022 arriva finalmente per lui il primo ruolo da protagonista assoluto, non in un film qualsiasi però, ma nel niente e poco di meno, biopic su Elvis Presley, il primo della storia del cinema. Dove Austin Butler, dimostra la bravura ineguagliabile nel vestire i panni di uno dei divi più controversi della storia. Diretto da Baz Luhrmann. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2022, dove ha ricevuto una standing ovation di dodici minuti dal pubblico.

L’attore ha raccontato più volte nelle interviste, che ha dovuto lavorare per mesi con un vocal coach per avvicinare la sua voce parlata e cantata a quella di Elvis. Infatti in tutte le parti del film ambientante negli anni giovanili, ha cantato lui stesso allenandosi ogni giorno per due ore. Un lavoro straordinario sia sulla voce che sul movimento, eseguendo un intenso training fisico e coreografico su Presley, analizzando fotogramma per fotogramma gli inconfondibili movimenti dell’artista, dal movimento di bacino, alla postura scenica sino all’energia che emanava sul palco.
Per due anni è stato nella testa e nella vita di Elvis, un’immersione totale, isolandosi quasi dal resto del mondo. Tra biografie, filmati dell’epoca, interviste, concerti fino al confronto con la famiglia Presley, soprattutto con Lisa Marie e Priscilla, trascorrendo molto tempo a Graceland e studiando l’accento locale del Sud degli Stati Uniti, che apparteneva alla star, e il suo modo unico di articolare le parole.

L’impegno però premia sempre, la sua performance riceve infatti il plauso della critica, a Cannes, oltre che gli elogi da parte della famiglia Presley. Grazie a questo ruolo ottiene il suo primo Golden Globe come miglior attore in un film drammatico, un Critics’ Choice Awards come miglior attore, e un Satellite Award come miglior attore in un film commedia o musicale.
Il primo ruolo da antagonista in Dune e quello del motociclista sexy e ribelle
Il ragazzo della porta accanto si spoglia dai ruoli rassicuranti e cambia registro, indossando i panni del temibile Feyd-Rautha Harkonne in Dune 2, dopo il successo mondiale del primo film diretto da Denis Villeneuve con protagonisti Zendaya, Timothée Chalamet e Oscar Isaac.

Personaggio del romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert, appare per la prima volta nella trasposizione cinematografica Dune di David Lynch e interpretato da Sting. Torna nel sequel di Denis Villeneuve, con una sfumatura più oscura e magnetica, e un racconto che riparte dall’infanzia, e dalla riscrittura del figlio di Herbert dopo la sua morte.

Butler costruisce il personaggio su una caricatura attenta e pragmatica. Sadico, imprevedibile, carismatico (quasi ipnotico) e con un’energia animalesca. Un villain che riesce ad affascinare quanto inquietare.
Nello stesso anno è di nuovo in pista con The Bikeriders, film diretto da Jeff Nichols accanto a Tom Hardy. I due sono a capo dei Vandals, un club motociclistico di Chicago, dove Butler è il ribelle e sexy Benny.

Un Marlon Brando più patinato, che si muove in motocicletta tra le avventure criminali e rocambulesche dei Outlaws MC. Il film è ispirato all’omonimo fotolibro del 1968 del fotografo Danny Lyon.

L’imprevedibile Hank Thompson e il nuovo American Psyco
Nel 2025 torna al cinema con una commedia drammatica e viscerale, diretta da Darren Aronofsky, dove è Hank Thompson, un giovane ex giocatore di baseball, che vede la sua carriera completamente rovinata da un’incidente che gli segna la vita. Da lì chiude i suoi sogni in un cassetto, e da un giorno all’altro la piccola quotidianità che si era creato viene infranta da una “scomoda circostanza” che lo coinvolge in un raid tra bande criminali dell’ East Side.
Affianco a lui, Zoë Kravitz e Matt Smith in una pulp comedy tutta da vivere in un fiato. Ironica, pericolosa e ai limiti dell’immaginabile. Guest star del film, un Bad Bunny che spunta dal nulla ed a capo di una delle organizzazioni di spaccio più pericolose di New York.

Come se non bastasse, ce lo ritroviamo al cinema, di nuovo però nei panni di un cattivo, se così vogliamo definirlo. Infatti da poco uscito nelle sale c’è Eddington diretto da Ari Aster con protagonisti Joaquin Phoenix e Pedro Pascal in un’emozionate corsa alla candidatura come sindaco della cittadina di Eddington. Chi la scamperà? In tutto ciò Butler è un pò il personaggio che fa buon viso a cattivo gioco, vestendo i panni di Vernon Jefferson Peak, un leader di una setta radicale e di culto sopravvissuto al traffico di minori e ostinato a portare con il suo carisma un’ideologia radicale pericolosa e imprevedibile.

Da un personaggio all’altro, l’attore americano ha saputo dimostrare all’industria la sua camaleontica abilità di cambiare caratteri e personalità, trasformando l’acqua in vino. Aggiudicandosi dopo tante supposizioni e notizie, il ruolo, nel nuovo adattamento di Luca Guadagnino, in American Psyco. Infatti Austin Butler sarà il nuovo Patrick Bateman.

Lo scapolo più ambito di Hollywood
Sulla vita amorosa di Austin Butler si sa poco molto poco. È stato legato all’attrice Vanessa Hudgens dal 2011 al 2020, senza una proposta di matrimonio effettiva e una rottura inaspettata che ha sconvolto tutti i fan.

Nello stesso anno ufficializza il fiancee con la modella Kaia Gerber, durato poco quasi tre anni, anche qui senza proposta. Bello e impossibile, dal fascino intramontabile ma forse poco predisposto al legame matrimoniale. Tanto da rimanere ancora lo scapolo più ambito di Hollywood.

Diu recente però ci avevamo quasi creduto all’intesa e al flirt con la collega di set Zoë Kravitz. Un’intesa e una complicità nelle varie premier di Una scomoda circostanza che avevano fatto sognare i tabloid.

Di recente è stato avvistato insieme alla modella Emily Ratajkowski, chissà se questa sarà la volta buona…intanto l’attore ha confermato di nuovo ai media di essere ancora single!