La seconda stagione di What If…? ci ha accompagnato durante tutto il periodo natalizio, con i nove episodi in onda su Disney+ quotidianamente a partire dal 22 dicembre. La serie tv animata ha fatto parlare molto di sé tra i fan: c’è chi ha preferito la prima stagione e chi, come me, ha molto apprezzato anche questa. I giudizi della critica sono perlopiù positivi con un punteggio dell’88% su Rotten Tomatoes. Tra i diversi elementi positivi partiamo dalla sua appartenenza al filone principale delle nuove fasi del MCU, il Multiverso, come visto anche in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, Spider-Man: No Way Home e Loki.
Unito ai viaggi tra le dimensioni, l’aspetto dell’animazione dà modo agli autori di spaziare ancor di più con la fantasia, rispondendo a numerose domande “e se…?” con scenari alternativi rispetto ai film o addirittura inediti, con l’introduzione di nuovi personaggi (come Kahhori) e la riproposizione di personaggi amati che forse non rivedremo più al cinema. Proprio questo effetto nostalgia ci ha fatto amare qualche episodio più degli altri, ricordandoci i fantastici crossover in cui gli Avengers sul grande schermo combattevano il super villain di turno. Nella serie animata la maggior parte degli attori è tornata per doppiare gli eroi interpretati in precedenza, sempre accompagnati da Jeffrey Wright nel ruolo dell’onnipresente Osservatore.
Nei fumetti l’alieno Uatu l’Osservatore si trova sulla sua base lunare e da lì raccontava la versione originale di qualche evento accaduto nella continuity ufficiale dell’universo Marvel per poi presentare una variante nella sequenza degli eventi e le sue conseguenze. Ciò accade nell’omonima saga fumettistica nata nel 1977, a cui si ispira What if, che esplora come l’Universo Marvel si sarebbe potuto evolvere se alcuni momenti chiave della sua storia non fossero avvenuti come nella continuity ufficiale. Gli episodi della seconda stagione sono diretti da Bryan Andrews (episodi 2-9) e Stephan Franck (episodio 1) e scritti da AC Bradley (episodi 3, 4, 5, 8), Matthew Chauncey (episodi 1-3, 7, 9) e Ryan Little (episodi 6, 8).
What If…? 2 si caratterizza da storie autoconclusive che cercano di collegarsi tra loro e talvolta con la stagione precedente: riprende le svolte narrative e i personaggi della prima stagione, su tutti Captain Carter, supereroina prevalente di questa serie tv, che ha fatto il suo debutto anche in live action in Doctor Strange in the multiverse of Madness. Il difetto principale dello show animato è il finale troppo frettoloso, in cui si cerca di collegare tutto quello che è stato visto e dare senso a un villain visto principalmente in quell’episodio. Attenzione agli SPOILER perché ora andremo ad approfondire alcuni aspetti delle puntate nello specifico.
Easter eggs di What If…? 2
Per il poster e visto il periodo, l’episodio più atteso di What if…? 2 è stato sicuramente il terzo: E se…Happy Hogan avesse salvato il Natale? omaggia nella sua struttura Trappola di Cristallo, un cult natalizio per eccellenza, ponendo come protagonista Happy Hogan, impegnato ad organizzare una cena natalizia nell’Avengers Tower, che deve fronteggiare un attacco da parte di Justin Hammer alla conquista del siero di Hulk.
Ho apprezzato molto anche E se…Iron Man avesse incontrato il Gran Maestro?: dopo esser volato oltre il portale da cui i Chitauri hanno invaso la Terra nel 2012, Stark non riesce a tornare subito nel nostro mondo, ma finisce su Sakaar in avventure più avvincenti di Thor: Ragnarok per salvare il pianeta dal Gran Maestro; Tony cita Il demone nella bottiglia, famoso fumetto di Iron Man, in una scena con Valchiria e cambia le sorti di Gamora, facendola diventare ciò che abbiamo visto nella prima stagione.
E se…gli Avengers si fossero formati nel 1602? è stato un altro episodio molto atteso di What if…?, ispirato liberamente a 1602 di Neil Gaiman (clicca qui per acquistarlo su Amazon), che a quanto pare non è stato consultato per la lavorazione dell’ottava puntata. Essa “reimmagina i supereroi iconici nell’era elisabettiana. Ambientata nel 1602, la storia si svolge in un Universo Marvel alternativo dove personaggi come Nick Fury, Doctor Strange e Spider-Man co-esistono in un mondo di magia, intrighi e macchinazioni politiche.” Interessante vedere Loki recitare all’interno del celebre Globe Theatre, ricordandoci che Tom Hiddleston, la sua voce in questo caso, è anche un attore di teatro.
L’ottavo episodio di What if…? è un diretto sequel del quinto, E se…Captain Carter avesse affrontato l’Hydra Stomper?, in cui torna Captain Carter dalla prima stagione, mostrata nel team degli Avengers al posto di Steve Rogers. Quest’ultimo nell’armatura di Hydra Stomper fa un po’ la fine di Bucky nell’universo principale, mentre il personaggio di Sebastian Stan è semplicemente invecchiato; la prima parte dell’episodio segue la trama di Captain America: The Winter Soldier con ruoli diversi e la seconda parte continua con Vedova Nera e una variazione della storia del film a lei dedicato.
E se…Nebula si fosse unita alla Nova Corps?, il primo episodio di What if…?, è un godibile sci-fi stile Blade Runner con protagonisti Nebula e alcuni personaggi cosmici Marvel.
La puntata successiva, E se…Peter Quill avesse attaccato gli Eroi più Potenti della Terra?, mostra ciò che non accadde nella saga dei Guardiani della Galassia: Ego educa direttamente Peter Quill e lo invia sulla Terra per conquistarla quando era ancora ragazzino, vedendosi opporre una squadra inedita di Avengers degli anni ’80.
E se…Hela avesse trovato i Dieci Anelli?, il settimo episodio di What If…?, rende protagonista Hela della storia di esilio e redenzione del fratello vista in Thor, unita al potere dei Dieci Anelli.
E se…Kahhori avesse rimodellato il mondo? ci regala un nuovo personaggio, originale nel MCU: Kahhori è una nativa americana che ha la voce di Devery Jacobs, interprete anche di Bonnie in Echo, potenziata dalla frammentazione del Tesseract sulla Terra dopo la caduta di Asgard. Questo personaggio sarà fondamentale anche nel finale di What if…? essendo la “spalla” di Captain Carter contro il villain.
In E se…Strange Supremo fosse intervenuto? il mago invita Captain Carter nel suo Sanctum Multiversalis, dove sono conservati tutti i distruttori di altri mondi; ma come svela Peggy, non è possibile creare un simile scrigno senza incorrere in fughe e altri problemi relativi, citando Jurassik Park, Alien e Gremlins. Nel finale vediamo qualsiasi personaggio e arma Marvel di cui abbiamo memoria, soprattutto per gli episodi precedenti, fino al nuovo aspetto del multiverso, ossia Yggdrasil creato da Loki.
In attesa di vedere la terza stagione già annunciata, evidenziamo il momento decisivo e più discusso: Peggy è in possesso di tutte le Gemme dell’Infinito nel pugno della sua mano senza particolari conseguenze, mentre in Avengers: Endgame esse hanno causato la morte di Tony Stark e danneggiato il braccio di Hulk. Recentemente, Bryan Andrews, regista di What If…?, ha risposto a questa domanda al podcast Phase Zero di ComicBook.com: “Bisogna davvero bloccare l’inquadratura e dare un’occhiata. Quando Kahhori le invia le pietre, queste sono circondate dal potere di Kahhori, quindi c’è uno strato di energia delle pietre spaziali”.