Tom Hiddleston è noto soprattutto per Loki, un ruolo che gli scorre quasi nel sangue, essendo sua madre ex manager teatrale e direttrice di scena e suo padre un fisico: l’attore è riuscito ad unire le doti dei suoi genitori nel suo maggior successo, ma nelle prossime righe conosceremo l’evento che gli ha fatto iniziare a recitare e gli altri film che hanno definito la carriera di Thomas William Hiddleston.
La star britannica nasce a Westminster, Londra, il 9 febbraio 1981, da Diana Patricia, del Suffolk in Inghilterra, e da James Norman Hiddleston, di Greenock in Scozia; anche sua sorella Emma è un’attrice, mentre l’altra sorella, Sarah, è una giornalista. Il piccolo Tom Hiddleston si trasferisce a Wimbledon e poi ad Oxford dove frequenta la Dragon School fino a tredici anni, quando inizia a studiare alla scuola superiore privata Eton College; qui è compagno di classe di un altro attore londinese, il Premio Oscar Eddie Redmayne, e diventa amico di Rebecca Hall.
Gli inizi da attore
In questo periodo i suoi genitori divorziano e Tom Hiddleston scopre la sua passione per il mondo della recitazione. All’Università di Cambridge, presso la sede di Pembroke, si laurea in Lettere classiche e completa i suoi studi d’attore alla Royal Academy of Dramatic Art, dove si diploma nel 2005. All’università, oltre a studiare si fa notare come giocatore di rugby, ma è più forte l’amore per la recitazione e abbandona il suo lato sportivo per un’attività che lo aiutava a gestire lo stress provocato dal divorzio dei suoi e dal college prettamente maschile, come raccontato al The Sun:
“C’è un certo livello di spavalderia che devi mantenere, o vieni preso di mira. Io ero davvero turbato, e probabilmente triste, vulnerabile e arrabbiato. Recitare mi dava l’opportunità di esprimere questi sentimenti in modo sicuro”.
Già durante gli studi inizia a lavorare con piccoli ruoli: dopo aver partecipato alla produzione del dramma Un tram che si chiama Desiderio, l’agenzia “Hamilton Hodell” nota Tom Hiddleston e lo porta in tv, apparendo in un adattamento della ITV del romanzo Nicholas Nickleby di Charles Dickens e nei film Conspiracy – Soluzione finale del 2001 e Guerra imminente del 2002, in cui veste i panni di Randolph Churchill, figlio del noto statista britannico. Dopo il diploma approda finalmente al cinema a ventisei anni interpretando Oakley nel primo film di Joanna Hogg, Unrelated; l’attore collabora con la regista anche nel secondo film di quest’ultima, Archipelago, girato nel 2010 e una terza volta nel 2013 in Exhibition.
Tom Hiddleston è molto attivo a teatro, lavorando per la compagnia Cheek by Jowl, con cui recita in The Changeling e Cymbeline. Presso la compagnia Donmar Warehouse, invece, diventa Cassio nella produzione di Michael Grandage dell’Otello di Shakespeare, al fianco Chiwetel Ejiofor e Ewan McGregor ed interpreta il ruolo di Lvov nella versione West End del dramma Ivanov; per questi due ruoli vince il Theatregoers’ Choice Awards come Miglior attore non protagonista in uno spettacolo teatrale e solo per quello di Cassio ottiene Ian Charleson Award Third Prize ed è candidato al Premio Laurence Olivier come miglior performance emergente in un’opera teatrale.
Tra il 2006 e il 2010 ritorna in tv con le serie Suburban Shootout, Cranford, Il commissario Wallander in cui lavora insieme a Kenneth Branagh, con cui aveva già condiviso il palcoscenico durante la messa in scena dell’Ivanov, e il film TV Miss Austen Regrets.
Tom Hiddleston è…
“Loki, da Asgard. E sono ricolmo di gloriosi propositi”
Con questa frase il villain si presenta ai terrestri all’inizio di The Avengers ed è ripresa nel riassunto dell’ultima puntata della serie tv a lui dedicata: il titolo dell’ultimo episodio è uguale a quello del primo della prima stagione, chiudendo un cerchio, la magnifica storia di Loki nel MCU, che si evolve da fratellastro e cattivo di Thor a parte integrante del multiverso. Partiamo, però, da quando proprio il collega Branagh, regista del film del 2011, propose Tom Hiddleston ai produttori di Thor: all’epoca prima sostiene il provino per il ruolo del Dio del Tuono, ma poi conquista la parte di Loki.
“All’epoca per Thor cercavano attori poco affermati in modo che il pubblico non li associasse già a qualche personaggio. Volevano volti nuovi. Se eri alto più di 1.80 m e avevi i capelli biondi, potevi venire e dire la tua. In realtà non ho mai fatto l’audizione per Loki, ho solo fatto il provino per il Dio del tuono. Per qualche secondo ho quasi pensato di poter ottenere la parte. Poi c’è stato un allenamento in palestra: c’erano 1.000 metri al vogatore, 100 pull-up, 100 push-up e 100 squat, e bisognava eseguire l’esercizio per tempo. Non ho superato i 15 pull-up. Siamo tutti d’accordo che Chris Hemsworth fosse l’attore più giusto!”
Nessuna rivalità con Chris Hemsworth, ma nasce una sincera amicizia e fuori dal set l’attore è considerato da tutti come un vero gentiluomo, a differenza dell’acerrimo villain che interpreta al cinema, soprattutto all’inizio del Marvel Cinematic Universe. Per prepararsi al ruolo Tom Hiddleston ha guardato le performance di Peter O’Toole in Lawrence D’Arabia e Il leone d’inverno, mentre le scene di lotta sono frutto del suo addestramento nell’arte marziale brasiliana capoeira. Per il ruolo nel film del 2011 ha vinto un Empire Award come Miglior debutto maschile, è stato candidato agli Scream Awards per la performance maschile scoppiettante e ai Saturn Awards come miglior attore non protagonista.
Nel primo crossover del MCU Tom Hiddleston interpreta il villain principale e anche qui ottiene il plauso della critica e due MTV Movie & TV Awards, come Miglior combattimento (con Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson e Jeremy Renner) e come Miglior cattivo. Oltre alla capoeira, si è allenato duramente per fronteggiare il mastodontico fisico di Hemsworth, con l’utilizzo continuo della corda e una corsa quotidiana sulla spiaggia, lunga almeno 5 miglia.
Le battaglie tra Thor e Loki sono state abbastanza realistiche perché durante le riprese il regista Josh Whedon ha chiesto a Tom di colpire il collega per davvero, convincendolo che il costume di scena elaborato lo avrebbe protetto dal colpo: ciò ha funzionato con esiti man mano più realistici e giusto qualche livido per l’attore londinese. Il Dio dell’Inganno è molto amato dai fan del MCU, convincendo i Marvel Studios a “riportarlo in vita” diverse volte; l’attore continua questa avventura in Thor: The Dark World, per cui ottiene una Candidatura al miglior attore non protagonista agli Empire Awards nel 2014, e in Thor: Ragnarok, per cui vince nel 2017 un Empire Hero Award.
Nel 2018 sembra di nuovo lasciare il ruolo dopo la scena in Avengers: Infinity War, ma la comparsa in Avengers: Endgame nel 2019 apre le porte alla migliore serie tv Marvel su Disney Plus, Loki: la prima stagione in onda nel 2021 e la seconda si è conclusa quest’anno. Tra le due stagioni Tom Hiddleston è tornato in queste vesti al cinema nella scena post credit di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, sempre in compagnia di Mobius, interpretato da Owen Wilson, con cui l’attore aveva condiviso il set di Midnight in Paris di Woody Allen: in quell’occasione Tom vestiva i panni del romanziere Francis Scott Fitzgerald, mentre nella serie tv Marvel si reca in diversi punti della storia.
Per queste performance riceve il premio del E! People’s Choice Awards 2021 come Star maschile in una serie TV del 2021, un MTV Movie & TV Awards come Miglior coppia condiviso con Sophia Di Martino e Owen Wilson e un Nickelodeon Kids’ Choice Awards come Favorite Male TV Star (Family). L’importanza del suo ruolo in questo universo è dato anche dai suoi guadagni: dai 160.000 dollari del primo film agli 8 milioni di dollari ai tempi di Avengers: Infinity War, similmente a quello attuale, considerando i 700.000 dollari a episodio per la seconda stagione di Loki. Non dimentichiamo che nel 2021 Tom Hiddleston è stato anche doppiatore del suo personaggio in What if.
Finito lo sciopero degli attori, Tom Hiddleston ha finalmente promosso la serie al Tonight Show, dichiarando: “Raggiunge finalmente una conclusione chiedendo un cerchio. È la conclusione della Stagione 2, ma chiude anche la storia raccontata nella prima e nella seconda stagione; ma è anche la conclusione di 6 film, 12 episodi e 14 anni della mia vita.
Avevo 29 anni quando ottenni la parte e adesso ne ho 42. È stato un viaggio. E nel finale ci sono echi e reminiscenze di tutte le versioni di Loki che ho interpretato. L’episodio si intitola ‘Gloriosi propositi’ e se ricordate nel primo Avengers Loki arriva sulla Terra e rivolgendosi a Nick Fury dice ‘Sono Loki di Asgard e sono gravato di gloriosi propositi’, ma non gli finisce così bene, lo abbiamo visto in Infinity War, così ottiene una seconda chance da Mobius. Così quello che penso sia la cosa più importante di questo show è che Loki ripensa a quale possa essere il suo scopo”.
Poi Tom Hiddleston ha continuato affermando che non sarebbe saggio definirlo un addio ai Marvel Studios: “Ho scritto a Kevin Feige, a Louis de Esposito e a Victoria Alonso dicendo: ‘Grazie mille. È stato il ruolo di una vita’ e loro mi hanno risposto dicendo: ‘Vieni a trovarci quando vuoi. Sei sempre parte della famiglia. Noi siamo sempre qui. Ci hai dato così tanto e abbiamo condiviso le lacrime’. Quindi credo che a questo punto non sarebbe saggio essere così definitivi”.
Intervistato da ComicBook, Tom Hiddleston ha parlato della futura possibilità di rivedere “suo fratello” Thor nel MCU:
“Penso che sia Thor che Loki abbiano dovuto scavare e analizzare il passato, chi sentono di essere veramente e cosa vogliono davvero. Ma la cosa interessante della famiglia, e questo è soltanto il mio pensiero, è che a volte risulta difficile lasciare andare il preconcetto su chi erano una volta. Loki potrebbe aspettarsi che Thor si comporti in un certo modo o a sua volta Thor potrebbe aspettarsi lo stesso da Loki. Quindi penso che inizialmente creerebbe molta confusione, ma sono stati separati per molto tempo e senza subbio sono stati l’uno nei pensieri dell’altro. Per cui sì, mi chiedo anche io come potrebbe essere una riunione tra loro. Vedremo.”
Infine, Tom Hiddleston ha rivolto un messaggio ai fan: “Ci tengo a dire, da attore, che non do mai per scontato che il pubblico possa essere interessato o meno a quello che faccio. Mi sento onorato per il modo in cui il pubblico ha tenuto Loki nella propria immaginazione per tutto questo tempo, so che Loki significa così tanto per le persone per motivi diversi, perciò interpretarlo per tutto questo tempo è stato un onore incredibile e vi sono grato. Grazie. Grazie per aver partecipato a questo viaggio.”
First Thursday without Loki, but here's Tom 💚 pic.twitter.com/yZWDY34fsh
— Loki (@LokiOfficial) November 16, 2023
Tom Hiddleston al cospetto di King Kong
Nel 2017 oltre al terzo capitolo dedicato al Dio del Tuono, partecipa a Kong: Skull Island, reboot del franchise di King Kong e secondo capitolo della serie MonsterVerse, iniziata con Godzilla (2014) e proseguita poi con Godzilla II – King of the Monsters (2019), Godzilla vs. Kong (2021) e Godzilla x Kong: The New Empire (2024). In questo film Tom Hiddleston incontra due attori Marvel, Brie Larson e Samuel L. Jackson, e interpreta James Conrad, ex capitano dello Special Air Service che ha prestato servizio nella guerra del Vietnam con l’Australian Special Air Service Regiment.
Assunto come cacciatore e tracker per la spedizione sull’isola del Teschio, Tom Hiddleston ha definito così il suo personaggio: “non ha alcuna fedeltà politica nel conflitto, è un ex soldato che è stato formato da una comprensione della guerra, ma le sue abilità specifiche sono qualcosa che è collegato al potere della natura; e penso che sia qualcosa che le persone non vedono da molto tempo”.
Il Golden Globe e l’impegno umanitario
Oltre a diverse candidature, Tom Hiddleston per The Night Manager nel 2016 vince il TV Choice Award come Miglior attore e l’anno dopo il Golden Globe come miglior attore in una miniserie o film per la televisione. La miniserie televisiva britannica-statunitense in sei parti diretta da Susanne Bier è tratta dal romanzo Il direttore di notte di John le Carré, pubblicato nel 1993. L’attore è protagonista di questa acclamata serie in un cast formato da Hugh Laurie, Olivia Colman, David Harewood, Tom Hollander e Elizabeth Debicki. Trasmessa in Italia da Sky Atlantic e in chiaro su Rai 3, è stata annunciata una seconda stagione sempre con la star britannica protagonista.
Con il suo discorso di ringraziamento ha provato ad attirare l’attenzione sulla guerra civile che colpisce il Sud Sudan, ricordando un suo viaggio lì con l’UNICEF: Tom Hiddleston è stato avvicinato da un gruppo di Medici Senza Frontiere che gli hanno raccontato di aver guardato senza sosta The Night Manager durante un bombardamento. La star è stata entusiasta “dall’idea che potremmo fornire sollievo e intrattenimento alle persone… che stanno riparando il mondo nei punti in cui è rotto”, dedicando la sua vittoria “a coloro là fuori che stanno facendo del loro meglio”.
Purtroppo i feedback dai social media sono stati prevalentemente negativi: alcuni pensavano che in questo modo stesse banalizzando una crisi mondiale, ma dimenticano che Tom Hiddleston ha sempre avuto un forte ruolo sociale, come ambasciatore dell’UNICEF nel Regno Unito e lui stesso si autodefinisce femminista. Negli scorsi anni ad Interview ha così parlato della disuguaglianza e della divisione che minacciano il mondo: “Vorrei che potessimo essere decenti l’uno con l’altro”.
Tom Hiddleston decadente e shakesperiano
Nel 2011 veste i panni del Capitano Nicholls in War Horse di Steven Spielberg e del pilota RAF Freddie Page in Il profondo mare azzurro, al fianco di Rachel Weisz, oltre a partecipare ad un corto di Chris Foggin con Judi Dench, Friend Request Pending. L’anno dopo interpreta il principe Hal, poi Enrico V, nella miniserie televisiva firmata BBC The Hollow Crown, che si ispira alle opere shakespeariane Enrico IV, parte I, Enrico IV, parte II ed Enrico V. Riveste anche il ruolo del musicista/vampiro Adam in Solo gli amanti sopravvivono, al fianco di Tilda Swinton e Mia Wasikowska, film presentato in concorso alla 66a edizione del Festival di Cannes.
Tom Hiddleston torna al teatro Donmar Warehouse di Londra nel dicembre 2013 per la messa in scena del Coriolano di William Shakespeare nella produzione di Josie Rourke: protagonista di quest’opera, vince un Evening Standard British Film Award come migliore attore e ottiene una nuova candidatura per Premio Laurence Olivier, ottenuto però nel 2008 per lo spettacolo teatrale Cimbelino. Ritrova Mia Wasikowska in Crimson Peak di Guillermo del Toro, in cui interpreta Thomas Sharpe, inventore inglese che seduce e sposa la figlia di un ricco industriale che nasconde molti scheletri nell’armadio.
L’attore è anche protagonista di radiodrammi, come il Cyrano de Bergerac e l’Otello trasmessi dalla BBC Radio, narratore dell’audiolibro The red necklace, lettore per l’applicazione iF Poems di iTunes e voiceover per documentari del British Museum e della BBC. Nel 2019 Tom Hiddleston partecipa a Betrayal, insieme a Charlie Cox e Zawe Ashton, al Pinter Theatre di Londra per 12 settimane da marzo a giugno. Nell’agosto dello stesso anno poi debutta a Broadway con la stessa opera e, per la sua performance, è stato candidato al Tony Award al miglior attore protagonista in un’opera teatrale.
Vita privata
Questo spettacolo è stato importante anche per la sua vita sentimentale perché su quel palcoscenico ha conosciuto Zawe Ashton (The Marvels): nel marzo 2022 la coppia ha annunciato il fidanzamento ufficiale e ad ottobre è nato il primo figlio. Un altro aneddoto interessante su Betrayal è l’amicizia tra Tom Hiddleston e Charlie Cox: ad Hallowen 2019, mentre giravano a Broadway, si sono scambiati i costumi dei loro personaggi Marvel e Tom è diventato Daredevil, mentre Charlie ha indossato i panni e la parrucca di Loki; d’altro canto ha voluto partecipare più recentemente anche Zawe che ha indossato l’uniforme della sua nemesi Captain Marvel.
In passato Tom Hiddleston ha avuto una relazione con Taylor Swift e i tabloid li hanno accusati con ben sei teorie per provare che tale relazione fosse una montatura; una di queste afferma che tale rapporto fosse iniziato per promuovere il nuovo album di Taylor; altre teorie volevano che fosse tutto un complotto per diventare parte del franchise di James Bond, con Tom nel ruolo di 007 e Taylor nei panni della nuova Bond Girl.
Prima di Taylor, la star britannica è sempre stata al centro di gossip: nel 2008 conobbe Susannah Fielding, con cui si lasciò nel 2011, poi le voci lo volevano in una relazione con Kat Dennings, non confermata, come quella con Jessica Chastain. Nel 2015 Tom Hiddleston è stato visto più volte con Elizabeth Olsen (WandaVision), si sono conosciuti sul set di I Saw the Light, prima di essere colleghi nei film degli Avengers; ma i due sottolinearono la loro amicizia. Finalmente con il fidanzamento con Zawe Ashton, i pettegolezzi diminuiranno.
Altre curiosità su Tom Hiddleston
Nel corso degli anni l’interprete del Dio norreno ha imparato tantissime lingue: oltre a essere madrelingua inglese, Tom Hiddleston parla molto bene il francese, lo spagnolo, l’italiano, il tedesco, il coreano e l’arabo; uomo dalla notevole cultura, conosce anche latino e greco antico. IMDB riporta che l’attore sa suonare il piano e la chitarra grazie all’esperienza del film I Saw the Light, mentre sul set di Only Lovers Left Alive ha preso confidenza con la batteria e il liuto; da piccolo suonava anche la tromba.
L’alter ego di Loki, Tom Hiddleston, ha una sola grande paura, gli squali. Torna “cattivo” nella serie di pubblicità per la F-Type Coupé, dallo slogan: “Good to Be Bad”. Insieme ad altri attori inglesi noti per aver interpretato villain, è comparso in pubblicità di lusso come quella della Jaguar; in particolare questa è stata censurata in Inghilterra perché per alcuni gruppi di genitori si trattava di uno spot che incitava a guidare irresponsabilmente.