Scheda
Titolo: Siccità; Regia: Paolo Virzì; Sceneggiatura: Francesca Archibugi, Paolo Giordano, Francesco Piccolo e Paolo Virzì; Produzione: Wildside e Vision Distribution; Distribuzione: Vision Distribution; Fotografia: Luca Bigazzi; Montaggio: Jacopo Quadri; Musiche: Franco Piersanti; Cast: Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni, Monica Bellucci, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Sara Serraiocco, Emma Fasano, Emanuele Maria Di Stefano, Malich Cissè, Paola Tiziana Cruciani, Gianni Di Gregorio, Andrea Renzi, Giovanni Franzoni, Federico D’Ovidio, Federico Maria Sardelli.
Sinossi
A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi; giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre cercano ognuno la propria redenzione.
Recensione di Siccità
Siccità per me è stata una felice sorpresa, non mi sarei mai aspettato che un regista come Paolo Virzì fosse capace di raccontare una storia cosi attuale, profonda e significativa nel cinema italiano, un tipo di cinema che in questi ultimi anni sta cambiando e si sta evolvendo nel mostrare sempre più nuovi generi e stili diversi. Siccità porta avanti questo cambiamento e lo conferma per aver trattato un tema ambizioso e forte che centra il bersaglio perché è uscito nel giusto periodo storico.
Paolo Virzì stavolta lascia la sua Livorno di Ovosodo e La Prima Cosa Bella per spostarsi a Roma, ma la Caput Mundi è molto diversa da come la conosciamo. La magnifica sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Paolo Giordano (We Are Who We Are), proietta lo spettatore in un futuro non troppo distante da quello che viviamo oggi; quella che ci si presenta è una Roma allo sbando, colpita da una tremenda siccità che ha costretto tutti i suoi cittadini a razionare l’acqua per poter sopravvivere, e mentre le blatte infestano le strade della sporca e desertica capitale, una serie di grotteschi personaggi guida il pubblico attraverso le mura di questa malata città che aspetta invano un intervento divino.
Con un pizzico di atmosfere alla Don’t Look Up e la comicità che ha sempre contraddistinto i film di Virzì, Siccità si mostra come un film che fa ridere ma che allo stesso tempo mette paura avvertendo e facendo aprire gli occhi agli spettatori in sala su una situazione non ancora presente, ma che potrebbe avvenire lasciando però sul finale uno spiraglio di speranza che invita a non buttarsi giù e a comprendere che le piccole cose, come una giornata di pioggia, possano cambiare in meglio la vita di tutti.
Il cast è al contempo brillante ed intenso, i personaggi rappresentati sono uno più irresistibile dell’altro e danno tutti sfoggio di una grande abilità nell’essere veri ed incredibilmente profondi. La stupenda fotografia arida e calda di Luca Bigazzi che accompagna le giornate afose dei protagonisti e le musiche delicate e drammatiche create da Franco Piersanti completano quest’opera rivoluzionaria che ha dimostrato un enorme potenziale e che si spera non venga dimenticata.