Protagonista di oggi è un attore rimasto a lungo nell’ombra e che soltanto recentemente, nel 2019, ha ricevuto l’attenzione che da sempre merita. Sto parlando di Robert Sheehan, che ha attirato su di sé gli sguardi di tutti interpretando Klaus Hargreeves in Umbrella Academy. Il suo talento è stato sempre un po’ sottovalutato, forse perché spesso è rimasto incastrato in ruoli molto simili, che non gli hanno dato modo di mettersi in gioco e, soprattutto, di far capire a pubblico e critica di cosa sia davvero capace. Nonostante questo, Robert vanta un fanbase accanito e molto affezionato, The Sheehab, che lo segue fin dagli inizi e accoglie con entusiasmo ogni suo nuovo progetto.
Se per te Robert Sheehan è soltanto Klaus di Umbrella Academy, questo articolo ti aprirà un mondo; faremo una full immersion nella vita dell’attore e scopriremo insieme quali sono i suoi film e serie tv assolutamente da non perdere. Ci siamo? Iniziamo!
Robert Sheehan: la musica prima della recitazione
Robert Micheal Sheehan nasce il 7 gennaio 1988 in Irlanda. Passa la sua infanzia a Portlaoise, città nelle midlands d’Irlanda, insieme ai genitori, Joe e Maria, e ai fratelli, Brendan e Shauna. Robert è un bambino vitale, pieno di energia, molto esuberante; come ha raccontato in un’intervista a WhatsOnStage, “sono sempre stato un piccolo esibizionista, fin da bambino. Mi piaceva stare al centro dell’attenzione e ho sempre cercato di far ridere e di intrattenere il mio pubblico, che si trattasse della mia famiglia o di amici. Penso alla mia infanzia come a un periodo molto felice, ricordo tante risate, soprattutto da parte di mia madre“.
Nonostante le sue innate capacità comiche e il suo grande talento nel far ridere le persone, Robert non si avvicina subito alla recitazione, ma si dedica inizialmente alla musica, supportato dalla famiglia, che lui descrive come “molto creativa“. Sia il padre che la madre sono lettori accaniti, amanti della poesia e grandi appassionati di musica e l’attore ricorda: “sono cresciuto circondato dai libri e dalla musica. In casa avevamo una biblioteca vastissima, i miei genitori leggevano molto e cantavano sempre canzoni e recitavano poesie. Hanno trasmesso anche a noi queste passioni, che per me sono ormai naturali“. A soli sei anni Robert impara a suonare il pianoforte, il banjo e il bodhràn (tamburo irlandese, che viene usato soprattutto nel repertorio della musica popolare irlandese) e partecipa a numerosi concorsi musicali per bambini e ragazzi in tutta l’Irlanda.
A dodici anni scopre una nuova passione, quella per la recitazione. Stavolta è soprattutto la madre a incoraggiarlo e ad accompagnarlo ai vari provini. Come ricorda Robert in un’intervista a The Irish Time: “A essere sinceri, sono diventato un attore soltanto grazie all’approvazione e all’amore dei miei genitori. Mia madre, che Dio benedica la sua eterna pazienza, mi portava in treno a Dublino, Belfast o Waterford per le audizioni, senza mai lamentarsi, senza mai una protesta. Non ha mai dubitato di me o delle mie capacità, è sempre stata molto incoraggiante“. Alle elementari ottiene il suo primo ruolo in un’opera teatrale chiamata Oliver with a Twist e capisce subito che il mondo della recitazione è un mondo che fa al caso suo: “Ricordo perfettamente il momento in cui sono salito per la prima volta su un palco. Ricordo quell’effetto liberatorio, mi è sembrato di vivere per la prima volta“.
I primi ruoli
Nel 2003, a quindici anni, entra a far parte del cast di Angeli Ribelli (Song for a raggy boy) e recita al fianco di Aidan Quinn e Iain Glen. Il suo è un ruolo piccolo, ma sufficiente per farsi notare da registi e produttori. Nello stesso anno, infatti, recita nel corto An Cuainìn di Chris Roufs e nel corto A Dublin Story di Graham Cantwell, che puoi trovare qui. Nel 2004 arriva il suo primo ruolo importante nella serie tv australiana Foreign Exchange (disponibile interamente su YouTube); lo show, andato in onda in Italia su Disney Channel, ha come protagonisti Brett, un ragazzo australiano, e Hannah, una ragazza irlandese, che scoprono di poter viaggiare istantaneamente dall’Australia all’Irlanda e viceversa grazie a un portale che collega la cantina del college irlandese O’Keefe con la casa di Brett. Robert affianca i due protagonisti nel ruolo di Cormac McNamara, un ragazzo iper intelligente, il classico “cervellone”, che passa il suo tempo a inventare strani marchingegni, che più volte rischiano di mettere nei guai Brett e Hannah.
Negli anni successivi continua ad apparire in serie televisive, come Young Blades (2005), Rock Rivals (2008), Bittersweet, e cortometraggi, come An Créatúr (2007), Lowland Fell (2008) e Dip (2010), tutti e tre disponibili su YouTube. E’ nel 2009, però, che la sua carriera subisce una rapida impennata; infatti, arrivano i primi ruolo importanti in Cherrybomb, Red Riding e Misfits. In Cherrybomb, dramma adolescenziale diretto da Lisa Barros D’Sa, Robert interpreta Luke, un ragazzo con una storia complicata alle spalle e un padre alcolizzato e dipendente, che racimola qualche soldo spacciando droga. Al suo fianco c’è Malachy, interpretato da Rupert Grint, che reciterà nuovamente con Robert Sheehan in Moonwalkers. Malachy è un ragazzo per bene, ottimi voti a scuola, famiglia bene o male perfetta. A intaccare un po’ la loro amicizia quasi fraterna e a complicare le cose arriva una ragazza, Michelle, che i due iniziano a contendersi fin da subito. Questa relazione a tre trasformerà un tranquillo week end estivo in un fine settimana da incubo, a base di alcol, sesso e droga che porterà i tre inevitabilmente a un finale a dir poco tragico. Un film non particolarmente indimenticabile, ma da vedere se non sai resistere al fascino di un giovane Robert Sheehan… (e chi riesce a resistergli?)
Red Riding è una serie antologica di notevole successo soprattutto nel Regno Unito che nasce da un adattamento dei romanzi di David Peace 1974, 1977, Millenovecento80 e Millenovecento83, tutti facenti parte del ciclo Red Riding Quartet. Al centro di ogni film c’è un’indagine diversa, da quella su un ricco uomo d’affari sospettato di aver stuprato e ucciso tre bambine fino a quella sul celebre Squartatore dello Yorkshire. Sicuramente tre film da vedere se si è amanti del genere thriller, molto apprezzati anche dalla critica.
Misfits
Apriamo una doverosa parentesi su Misfits, serie che merita di essere guardata e riguardata. Misfits è una serie televisiva britannica, diretta da Tom Green e Tom Harper e andata in onda dal 2009 al 2013. Soprattutto le prime due stagioni sono state elogiate dalla critica e dal pubblico, mentre le ultime tre stagioni hanno un po’ deluso le aspettative e spento l’entusiasmo dei fan. Resta il fatto che le prime due stagioni siano non solo ben fatte, ma a dir poco geniali, merito di una trama stravagante, di un cast eccellente e di dialoghi veramente esilaranti.
Al centro della storia c’è un gruppo di ragazzini scapestrati che, dopo essere stati arrestati per crimini minori, sono stati costretti ai lavori socialmente utili. Durante la loro prima giornata di lavoro si scatena un violento e stranissimo temporale e i cinque ragazzi, Simon, Nathan, Kelly, Curtis e Alisha, vengono colpiti da un fulmine. Poco dopo cominciano a succedere cose alquanto bizzarre e i cinque scopriranno di aver ottenuto dei super poteri. Se stai pensando a una classica serie sui supereroi sei decisamente fuori strada; impossibile far rientrare Misfits in una categoria e impossibile descrivere la sua grandiosità. Una serie assolutamente da vedere, divertentissima, che riguarderesti senza mai stancarti. Puoi trovare Misfits su Amazon Prime Video (clicca qui per attivare la tua prova gratuita di un mese).
Nella serie Robert Sheehan interpreta il giovane Nathan Young, ragazzino a dir poco problematico e a tratti veramente irritante, noncurante di tutto e di tutti. L’attore è rimasto soltanto nelle prime due stagioni, ma è diventato nel giro di un episodio il preferito di tutti i fan; sue sono le scene più esilaranti e i momenti più memorabili dello show. Per questo ruolo ha ricevuto anche una candidatura ai BAFTA.
Dopo Misfits arriva il successo
Grazie al suo ruolo iconico in Misfits, Robert ottiene molta visibilità e viene notato da registi e produttori. Il 2011 è un anno pieno per l’attore, che prende parte a ben quattro film e a una serie tv di enorme successo soprattutto in Irlanda. Il primo film è Killing Bono, caposaldo per gli appassionati di musica, ispirato a una storia vera, quella dei due fratelli irlandesi Neil (interpretato da Ben Barnes) e Ivan McCormick (il nostro Robert). I due sono musicisti di talento e aspiranti rockstar, che cercano di sfondare nel mondo dello spettacolo, anche se con enorme fatica; a rendere il tutto ancora più complicato è un loro compagno di classe, Paul David Hewson, in arte Bono. Anche Bono vuole essere una rockstar e, grazie a un carisma innato, ma soprattutto a una bella faccia tosta, riesce in poco tempo e apparentemente senza fatica a diventare famoso. La sua band, gli U2, ottengono un successo mondiale, il primo disco vende milioni di copie, mentre i due fratelli McCormick, per quanto bravi, rimangono nell’ombra. Decideranno poi di trasferirsi a Londra in cerca di maggior fortuna e qui otterranno sì qualche soddisfazione, ma anche tante delusioni. Un film da guardare, che consiglio caldamente, con un’ottima colonna sonora e un cast formidabile. Anche se può darsi che il film farà storcere un po’ il naso ai grandi fan degli U2…
In Killing Bono, tra l’altro, Robert ha avuto anche modo di fare sfoggio delle sue capacità musicali, dato che non solo ha cantato tutti i cori, ma ha anche suonato e cantato una canzone da solista alla fine del film.
Secondo film è L’ultimo dei templari, in cui Robert recita al fianco di Nicolas Cage e di Ron Perlman, che ritroveremo anche in Moonwalkers. A questo segue Demons Never Die (che trovi su YouTube), una specie di horror-thriller mal riuscito; da guardare se proprio non si ha niente di meglio da fare e se l’amore per Robert Sheehan è talmente forte da far sopportare un’ora e mezzo di niente. Ultimo film del 2011 è The Borrowers (anche questo disponibile su YouTube), molto apprezzato soprattutto in Inghilterra; film godibile, che farà sicuramente felice il pubblico più giovane. The Borrowers è tatto dalla saga omonima della scrittrice Mary Norton ed è da molti considerato un film iconico, al pari di Harry Potter o Doctor Who. Nel cast, tra l’altro, figura proprio il nono dottore, un bravissimo (come sempre) Christopher Eccleston.
La serie in cui troviamo Robert Sheehan, invece, è Love/Hate, show irlandese diretto da David Caffrey e andato in onda dal 2010 al 2014. Siamo a Dublino e i protagonisti sono i membri della band del boss criminale John Boy (Aidan Gillen, Ditocorto in GoT): Nidge, Robbie, Tommy e Darren (Robert). La serie è davvero amatissima in Irlanda e ha riscosso un notevole successo di critica e pubblico. A essere lodata è stata soprattutto la performance di Robert, che si è aggiudicato anche un premio IFTA per miglior attore non protagonista. L’attore ha poi lasciato la serie dopo la terza stagione per dedicarsi ad altro.
Negli anni successivi arrivano altri ruoli importanti; quello di Simon Lewis in Shadowhunters – Città d’ossa (disponibile su Netflix), quello di Eli in Anita B. (su Amazon Prime), film che ha diviso un po’ la critica, ma che è stato generalmente molto apprezzato, e quello di Leon in Moonwalkers (adesso su Amazon Prime). Dei tre Moonwalkers è sicuramente quello che vale più la pena vedere; la storia è al limite dell’assurdo e il film è davvero molto divertente, un po’ nello stile dei fratelli Coen e con un finale alla Tarantino.
Nel 2014 arriva Viaggio verso la libertà (The Road Within), forse una delle migliori interpretazioni in assoluto di Robert Sheehan. L’attore interpreta Vincent, un ragazzo giovanissimo affetto dalla sindrome di Tourette, che si manifesta con tic motori e fonatori molto invalidanti. Dopo la morte della madre, viene mandato dal padre in una clinica per disturbi del comportamento. Qui incontra Alex (un bravissimo Dev Patel), ragazzo inglese con un grave disturbo ossessivo-compulsivo, e Marie (Zoë Kravitz), ricoverata per anoressia. Una notte i tre rubano una macchina e decidono di partire per un viaggio, con l’obiettivo di arrivare all’Oceano. Il viaggio li aiuterà a fare i conti con i loro problemi e li aiuterà a ritrovare fiducia in se stessi e negli altri. Film da vedere, che ho amato particolarmente e che consiglio caldamente, non solo per l’interpretazione impeccabile di Robert, che con grande sensibilità e attenzione riesce a portare in scena un personaggio difficile e a non rendere caricaturale una sindrome grave come quella di Tourette.
Nel 2016 arriva Jet Trash, film particolarmente caro a Robert Sheehan visto che sul set ha conosciuto Sofia Boutella, con cui ha avuto una relazione per quattro anni. Nel 2017 arrivano Three Summers, una commedia molto carina (ma praticamente introvabile), e Geostorm, classico film catastrofico. Del 2018 sono invece Mute e Macchine Mortali (trovi qui la recensione). L’ultimo film uscito, sempre nel 2018, è Bad Samaritan, un thriller da brivido, ben diretto e ben recitato, dove spicca David Tennant, a dir poco terrificante. Da vedere.
https://www.youtube.com/watch?v=Djd65arphk0
Umbrella Academy
Nel 2019 Robert Sheehan entra a far parte del cast di Umbrella Academy, serie Netflix di enorme successo che non ha bisogno di grandi presentazioni. Nella serie, che ha il merito di aver fatto conoscere l’attore al grande pubblico, Robert interpreta Klaus Hargreeves, il Numero Quattro di un gruppo di sette ragazzini dotati di super poteri. Klaus è un po’ la pecora nera della famiglia; terrorizzato dal suo “dono”, che gli permette di comunicare con i morti, Klaus più che vivere sopravvive, passando da una droga a un’altra. Nel corso delle due stagioni, però, il personaggio subisce una notevole evoluzione e diventa ben presto uno dei personaggi più interessanti della serie, nonché amatissimo dal pubblico.
I vecchi fan di Robert non hanno potuto fare a meno di notare l’estrema somiglianza tra il personaggio di Klaus e quello di Nathan in Misfits. Interrogato a proposito Robert ha detto: “Klaus è effettivamente un incrocio tra Nathan e Frankenfurter di Rocky Horror. Probabilmente è vero che Klaus e Nathan sono simili, ma io penso che in realtà siano molto diversi; Klaus si adatta alle situazioni, diventa quello che tu vuoi che sia. All’inizio non ha un’identità ben definita, è molto malleabile, cambia a seconda della situazione in cui si trova. Nathan, invece, è completamente se stesso e probabilmente non cambierà mai. Non sa come cambiare e non vuole neanche cambiare. Si va bene così com’è, un po’ strafottente, e se ne frega di tutto e tutti“.
Come rivelato in più interviste, Robert è molto legato al suo personaggio, che gli dà la possibilità di mettersi completamente in gioco. Nonostante non conoscesse inizialmente la serie di fumetti di Gerard Way (cantante, tra l’altro, dei My Chemical Romance) da cui è stata poi tratta la serie, Robert ha sostenuto di esserne diventato subito un fan: “Umbrella Academy non è la solita serie sui supereroi, anzi, ne è un po’ l’antitesi. Il bello dei nostri personaggi è che sono complessi, tormentati, tristi, con un passato cupo alle spalle. Fin da bambini erano stati caricati di enormi aspettative e sono diventati adulti emotivamente incasinati e traumatizzati, che stanno cercando di costruirsi una vita su fondamenta molto, molto traballanti. Umbrella Academy non parla del supereroe forte e invincibile, ma parla dell’essere umano, della sua fragilità. Klaus è una rappresentazione perfetta di questo; non è certo il tipico supereroe che indossa il mantello, in stile Capitan America, è anzi all’estremo“.
Visto il suo entusiasmo sia per la serie che per il personaggio speriamo che Robert non decida all’improvviso di abbandonare il progetto per dedicarsi ad altro, come già successo per Misfits e per Love/Hate. Sentiremmo sicuramente la mancanza di Klaus, così come l’abbiamo sentita di Nathan e di Darren.
Vita privata
La vita di Robert Sheehan è sempre stata molto movimentata e l’attore, come sostiene lui stesso, “non si è mai fatto mancare niente”. In un’intervista a Hot Press ha parlato apertamente delle sue esperienze sessuali e ha anche rivelato di aver avuto qualche dubbio sulla sua sessualità quando era più giovane: “Penso che in generale sia un po’ superficiale e irresponsabile non mettere in discussione la propria sessualità. Quando ero più giovane ho avuto un paio di esperienze con alcuni ragazzi; volevo provare, sperimentare, schiarirmi le idee per capire cosa mi piacesse e cosa no. Volevo vedere se faceva per me. E non è stato così“.
Delle sue relazioni sappiamo ben poco, dato che l’attore è sorprendentemente riservato da questo punto di vista. Quel che sappiamo è che per un po’ di tempo ha avuto una relazione con l’attrice Taylor Kranzle e, in seguito, con l’attrice Leonie Kranzle. Nel 2014 l’attore ha cominciato a frequentare Sofia Boutella, costar nel film Jet Trash, uscito nel 2016. I due sono stati insieme molti anni e si sono poi lasciati nel 2018. I problemi, però, sembra che fossero iniziati un anno prima, quando, secondo alcuni rumors, Sofia aveva cominciato a uscire con Chris Pine, con il quale aveva recitato in La mummia.
L’amore per l’Irlanda
Robert Sheehan abita da molto tempo a Londra, ma, come tutti gli attori, viaggia molto per lavoro. Per un certo periodo ha vissuto a Los Angeles, spesso va a Bali per meditare, mentre negli ultimi anni ha passato lunghi periodi a Toronto per le riprese di Umbrella Academy. Eppure, c’è un solo luogo dove Robert vorrebbe tornare e vorrebbe vivere in futuro: la sua Irlanda. “L’Irlanda è cambiata molto in questi ultimi anni e mi piacerebbe trascorrere di nuovo un po’ di tempo lì, per conoscerla di nuovo. Sicuramente continuerò sempre a viaggiare, perché amo farlo e non potrei proprio farne a meno, però mi manca l’Irlanda, è un luogo magico, che ti rimane nel cuore. Mi manca molto anche la mia famiglia e non mi dispiacerebbe passare più tempo con i miei genitori; per questo cerco di tornare in Irlanda almeno una volta ogni due mesi, ma non è così facile… quando inventeranno il teletrasporto saprò come usarlo!“.
Anche da un punto di vista professionale, Robert è molto attratto dalla cultura e dalla letteratura del suo paese: “Ho sempre avuto una tendenza naturale verso tutto ciò che è irlandese. E’ la mia cultura, è la mia educazione, sono cresciuto in quel mondo e l’Irlanda è sempre dentro di me. Penso che più cresci, più tendi a tornare indietro, alle tue origini. Mi piacerebbe tornare in Irlanda e recitare in produzioni irlandesi, riprendere tragedie e commedie di autori irlandesi. L’Irlanda è un paese straordinariamente creativo, abbiamo e abbiamo avuto alcune tra le menti più brillanti del mondo“.
La passione per la scrittura
Il Covid-19 ha messo un po’ in pausa il mondo, tante persone hanno rinunciato ai loro progetti e hanno messo in stand-by la propria vita. Robert Sheehan, invece, non si è dato per vinto e ha cercato di sfruttare questo periodo di stop forzato per dedicarsi a tempo pieno a una delle sue più grandi passioni, la scrittura: “Ho sempre pensato che la scrittura sia un esercizio interessante; scrivere ti dà accesso alla parte più profonda di te, è una specie di ricerca interna che ti aiuta a capire chi sei e chi vorresti essere“. In un’intervista a The Irish Times ha rivelato i suoi progetti futuri: “In questo periodo ho finalmente avuto il tempo per dedicarmi alla scrittura. Ho scritto un libro di racconti e mi piacerebbe se venisse pubblicato. Sto lavorando anche a una sceneggiatura insieme al mio amico Dave Conroy e se tutto va bene la manderemo a un paio di produttori“.
Contemporaneamente, Robert sta portando avanti una serie di podcast, The Earth Locker, insieme al collega e amico Tom Hopper, Luther Hargreeves in Umbrella Academy, e a Byron Knight. Insieme parlano di politica, di attualità, di clima e di ambiente e intervistano filantropi miliardari, innovatori, scrittori, attori, registi e così via.
Per concludere, ecco qualche curiosità su Robert Sheehan
Film preferito?
Essendo cresciuto negli anni ’90, un film che ha segnato la sua infanzia e prima adolescenza è stato American Beauty, che rimane tuttora il suo preferito.
La costar con cui si è divertito di più?
Sappiamo che il cast di Umbrella Academy è molto affiatato e abbiamo già parlato del forte legame di amicizia che lega Robert a Tom Hopper. La costar con cui Robert vorrebbe lavorare nuovamente, però, è Ben Barnes, con cui ha recitato nel film Killing Bono: “Ben era veramente stravagante e lavorare con lui è stato uno spasso. È un uomo delizioso! Durante le riprese di Killing Bono siamo diventati molto uniti, anche perché passavamo molto tempo insieme, abbiamo vissuto per sette o otto settimane praticamente in simbiosi. Alla fine eravamo talmente in sintonia che ci finivamo le frasi a vicenda“.
Il suo libro preferito
Robert Sheehan è un lettore appassionato; capita spesso, durante le interviste, che si metta a parlare di un qualche libro o racconto che ha letto e che lo ha particolarmente colpito. Più volte ha ribadito che leggere è un’abitudine sana, che fa vivere meglio e con maggior consapevolezza: “Ci sono periodi in cui leggo davvero molto: sederemi, rilassarmi, ritagliare un po’ di tempo per me e per leggere, mi permette di pensare, di prendere consapevolezza. Leggere è salutare, ti allontana dal grigiore quotidiano e contemporaneamente ti aiuta a capire il mondo“. Ama moltissimo la letteratura irlandese, da Joyce a Beckett, ma il suo scrittore preferito è George Orwell; i libri che ha letto più volte e che porta sempre con sé sono Senza un soldo a Parigi e Londra e Giorni in Birmania.
Se potesse parlare con una persona morta, chi sceglierebbe?
Di nuovo Robert sceglie George Orwell: “Amo George, lo adoro veramente tanto! C’è qualcosa nel modo in cui scriveva i libri… Potrei leggerli fino allo sfinimento. È il mio autore preferito. Era un uomo molto curioso e molto empatico. Ammiro le persone così, sono persone interessanti, che possono insegnarti molto“.
Il suo ruolo preferito
“Sicuramente Riccardo III, perché ho fatto passi da gigante come attore. E’ stato un ruolo importantissimo, che mi ha cambiato come persona. Mi sono calato completamente nel personaggio e penso di aver fatto un buon lavoro. Recitare in un film o in una serie tv è sicuramente un esercizio molto tecnico, che richiede collaborazione tra l’attore, il regista, il resto del cast e i tecnici; invece, quando sei a teatro, quando sei su un palco, su quel palco ci sei soltanto te e il pubblico… è pura magia, non ci sono parole per descrivere quanto sia eccitante“.
Abbigliamento “da donna”? Ma che significa?
Se c’è una cosa che contraddistingue Robert Sheehan è sicuramente il suo stile particolarissimo, che non è poi così diverso da quello di Klaus in Umbrella Academy. L’attore, infatti, ama vestirsi con abiti colorati e appariscenti e se ne infischia degli stereotipi legati agli “abiti da uomo” e agli “abiti da donna“: “Se ti piacciono i colori e la vivacità, indossa quello che preferisci. Penso che le persone dovrebbero sentirsi meno limitate dalle etichette, dagli stereotipi; non esiste un abbigliamento da uomo e un abbigliamento da donna. Mi capita spesso di comprare vestiti da donna, mi ci sento a mio agio. Per capire come vestirti devi semplicemente pensare che prima di tutto devi essere te stesso“.