La saga cinematografica di Superman aveva avuto un inizio sfavillante con il cult del 1978. Christopher Reeve ha interpretato il doppio protagonista, Clark Kent/Kal-El, anche in altri tre film, sempre magnificamente. Solo il film del 1980, però, è riuscito a conquistare un successo simile al primo. Dal terzo capitolo il franchise ha mostrato una qualità che diminuiva col passare degli anni, con relativo insuccesso di pubblico e critica. In particolare, dopo il flop di Superman IV, il personaggio non comparirà al cinema fino al 2006.
Nonostante ciò, l’idea del supereroe DC Comics non ha mai abbandonato il cinema e dagli anni ’90 si susseguirono diversi progetti mai realizzati, alcuni molto interessanti. Scopriamoli insieme.
Superman V
La Cannon Films aveva intenzione di continuare l’avventura cinematografica del personaggio, nonostante l’insuccesso al botteghino del film datato 1987. Albert Pyun (Road to Hell) avrebbe dovuto dirigere la pellicola, ma i problemi finanziari che già colpivano la società cinematografica la portarono al definitivo fallimento nel 1993. Di conseguenza i diritti cinematografici del supereroe DC Comics tornarono a Ilya e Alexander Salkind, che iniziarono a scrivere una storia intitolata prima Superman V e poi Superman: The New Movie (esprimendo il sapore di un reboot). Per completare la sceneggiatura completa i produttori chiamarono Cary Bates e Mark Jones, autori della serie televisiva Superboy.
La trama presentava la guerra civile su Krypton e la morte e rinascita del protagonista, ancora con il volto di Christopher Reeve nella mente degli sceneggiatori. I problemi finanziari colpirono anche i Salkind, portando la Warner Bros. a comprare i diritti del superuomo.
La storia di questo film irrealizzato ricordava The Death of Superman, fumetto pubblicato nel 1992, ma la sceneggiatura è precedente di poco tempo alla scrittura della controparte cartacea. La serie fumettistica creata dall’editor Mike Carlin e dagli scrittori Dan Jurgens, Roger Stern, Louise Simonson, Jerry Ordway e Karl Kesel, ottenne un enorme successo, portando gli albi del supereroe alle vette delle classifiche di vendita.
In questa storia, Kal-El combatte per le strade di Metropolis contro Doomsday, un mostro quasi invincibile e inarrestabile, che devasta e distrugge tutto ciò che trova; nello scontro finale muoiono entrambi per le ferite della battaglia. Il crossover descrive la reazione del mondo alla morte dell’eroe nella saga Funerale per un amico, l’apparizione di quattro individui (l’Eradicatore, Superboy/Kon-El, Acciaio e Cyborg/Hank Henshaw) che cercano di sostituirlo nella saga Il regno dei Superman e il ritorno in azione dell’originale Uomo d’acciaio.
Superman Reborn
Il successo di questa serie fumettistica spinse la Warner Bros. ad adattare questa storia per il grande schermo, dopo aver acquisito i diritti cinematografici del personaggio dai Salkind. Il progetto del quinto film fu affidato al produttore Jon Peters che annullò il precedente Superman: The New Movie e ingaggiò Jonathan Lemkin (L’avvocato del diavolo) per scrivere la sceneggiatura; quest’ultimo voleva realizzare un “film per famiglie” adatto a tutti, ma rivolto soprattutto alle nuove generazioni dell’epoca. La American International Toy Fair voleva leggere questa sceneggiatura per decidere se creare una produzione su scala di prodotti derivati destinati al commercio, tra cui giocattoli.
A lavoro finito, Lemkin intitolò la storia Superman Reborn: il turbolento rapporto tra Clark Kent e Lois Lane si sarebbe risolto solo dopo lo scontro con Doomsday, alla fine del quale il supereroe sarebbe stato sconfitto e ucciso dal nemico. La relazione tra Lois e Clark portò alla nascita di un bambino, che in un poche settimane sarebbe cresciuto a un’età di 21 anni con nuovi poteri e mostrandosi come il Superman risorto capace di sconfiggere Doomsday e salvare il mondo. Tuttavia la sceneggiatura non piacque alla Warner Bros., che la riteneva simile a Batman Forever per alcune tematiche proposte.
Peters chiese poi a Gregory Poirier (Rosewood) di riscrivere il film e la sceneggiatura completa del Dicembre 1995 ricorda quella di Lemkin, con l’eroe che è sconfitto dai nemici: Brainiac, Doomsday e Cadmus. Quest’ultimo decide in seguito di aiutare l’eroe risorto costruendogli un vestito cibernetico che in parte riproduce i perduti poteri kriptoniani, fino a quando a Kal-El non ricompaiono e sconfigge i suoi avversari.
Superman Lives
La sceneggiatura di Poirier persuase la Warner Bros., ma Kevin Smith propose un progetto molto più grande: The Death of Superman, poi cambiato in Superman Lives. Smith riteneva che il film di Poirier non rispettasse correttamente il fumetto e nel 1996 scrisse una sceneggiatura che narrava la morte e la rinascita del supereroe; ma anche lui apportò diverse modifiche rispetto al fumetto, come il costume nero al posto del classico e l’impossibilità di volare dell’Uomo d’acciaio.
Smith aveva pensato anche al cast completo del film: Ben Affleck nei panni di Superman, Linda Fiorentino per Lois Lane, Jack Nicholson come Lex Luthor, Famke Janssen per Mercy, John Mahoney per il ruolo di Perry White, David Hyde Pierce per l’Eradicatore, Michael Keaton sarebbe tornato come Batman, Joey Lauren Adams per Cat Grant, Jason Lee per Brainiac, Jason Mewes per Jimmy Olsen, Walter Flanagan come Doomsday e Meryl Streep e Renée Zellweger come due orsi polari affrontati da Brainiac.
Warner Bros. assunse Tim Burton come regista, che iniziò a lavorare diversamente da Smith: il regista scelse Wesley Strick per riscrivere lo scirpt di Smith e come protagonista Nicolas Cage, grande fan del fumetto. Il cast avrebbe compreso anche Kevin Spacey per il ruolo di Lex Luthor e Christopher Walken per la parte di Brainiac, ruolo per cui avevano provato anche Tim Allen e Jim Carrey. Courteney Cox fu considerata per il ruolo di Lois Lane e Michael Keaton confermò la sua partecipazione, ma non sappiamo con certezza se fosse diventato di nuovo Batman. Nel giugno 1997, Superman Lives entrò in pre-produzione e le riprese si sarebbero dovute svolgere all’inizio dell’anno successivo.
Nella nuova storia Superman muore nel corso di un combattimento tra Brainiac e Lex Luthor che si uniscono in Lexiac, descritto come “un mega-villain schizo-spaventoso”; l’eroe viene poi resuscitato dal potere di K, una forza naturale che rappresenta lo spirito di Krypton. Lo scenografo Sylvain Despretz doveva creare qualcosa lontano dal materiale fumettistico poiché la produzione voleva un vero e proprio “show di giocattoli per bambini”: l’Eradicatore, per esempio, venne concepito per trasformarsi in un veicolo volante. Warner Bros., però, giudicò la sceneggiatura di Strick troppo costosa e chiamò Dan Gilroy per riscriverla, diminuendo il budget da 190 a 100 milioni di dollari.
Nonostante ciò, il progetto fu bloccato e Burton abbandonò definitivamente il film per dedicarsi a Sleepy Hollow; il regista la ricorda come una delle esperienze peggiori della sua vita e che, a causa di questo film, perse almeno un anno della sua carriera. Per il film furono spesi, inutilmente, circa 30 milioni di dollari e Nicolas Cage fu l’unico a guadagnarci, pagato ben 20 milioni di dollari per interpretare un ruolo mai girato completamente. Inoltre, l’attore lo giudicò il “più potente di tutti gli altri film su Superman”.
Dopo l’addio di Burton, diversi registi furono considerati, tra cui Ralph Zondag, Michael Bay, Shekhar Kapur e Martin Campbell. Nel Giugno del 1999, William Wisher Jr. fu assunto per riscrivere la sceneggiatura, venendo assistito da Nicolas Cage, che però poco dopo abbandonò il progetto. La storia del film viene raccontata in un documentario, finanziato anche grazie al crowdfunding, intitolato The Death of Superman Lives: What Happened?, diretto da Jon Schnepp. Nel documentario, disponibile on demand in America dal 9 Luglio 2015, appare anche Cage mentre prova il costume del supereroe DC Comics. Secondo alcuni rumor, la sua versione dell’Uomo d’acciaio potrebbe apparire in Flash, tra i tanti camei.
Batman vs. Superman
Alla fine del 1999, i media parlavano di un altro progetto mai realizzato, che non solo avrebbe portato l’Uomo d’acciaio e il Cavaliere oscuro al cinema, ma avrebbe anche coinvolto Richard Donner, Daniel Day-Lewis e Mel Gibson. Nell’agosto 2001, Andrew Kevin Walker propose alla Warner Bros Batman vs. Superman, con la regia di Wolfgang Petersen e la sceneggiatura di McG e Paul Attanasio. Questo film avrebbe rappresentato un nuovo inizio per entrambe le serie cinematografiche.
Il casting cominciò a metà del 2002 e per l’interpretazione di Batman vennero proposti George Clooney (Batman & Robin), Johnny Depp, Jude Law e Paul Rudd, mentre per Superman le scelte iniziali erano John Travolta, Brad Pitt, Vince Vaughn e Colin Farrell. Alla fine la spuntarono Christian Bale per il vigilante di Gotham e Josh Hartnett come Ultimo figlio di Krypron, ma a quel punto il progetto fu ritirato in favore di film diversi per le due serie. Il team-up fu infatti annullato nell’Agosto del 2002 a causa degli impegni di Petersen nel dirigere Troy.
Della sceneggiatura originale di Walker sappiamo che Lex Luthor Jr. eredita la Luthor Corporation dopo la morte del padre e i giornalisti Clark Kent e Lois Lane viaggiano verso Gotham City per scrivere un articolo riguardo le attività illecite della Luthor Corp; Batman scopre i progetti riguardanti la kryptonite alla base della produzione di robot da guerra per l’esercito e, infine, i due supereroi uniscono le loro forze. In seguito, anche Akiva Goldsman propose una sua storia, ma fu scartata e criticata negativamente dopo esser apparsa sul web.
Superman: Flyby
Infine, nel 2002 si presenta Superman: Flyby, una nuova promettente sceneggiatura scritta da J.J. Abrams: un ritorno alle origini che mostrava la guerra civile su Krypton, l’incarcerazione e suicidio di Jor-El, la morte e la resurrezione di Clark Kent e la sconfitta di malvagi kryptoniani giunti sulla Terra. La decisione finale di tornare al suo pianeta natale avrebbe rappresentato un cliffhanger su cui Abrams voleva lavorare per la scrittura di un possibile sequel. Brett Ratner (X-Men – Conflitto finale) si accordò per dirigere il film nel Settembre del 2002 e contattò Jude Law e Josh Hartnett per il ruolo da protagonista.
Secondo il regista, si sarebbero dovuti produrre almeno tre film basati sulla sceneggiatura, per un arco generale di 10 anni; ad Hartnett fu proposto un compenso di 100 milioni di dollari, ma rifiutò per il lungo periodo del contratto. Nonostante i problemi legati alla sempre crescente spesa, la Warner Bros. era intenzionata a far uscire il film, fissando di distribuirlo durante l’estate 2004. Tra i collaboratori del film spicca Christopher Reeve come consulente, che consiglia Tom Welling come protagonista del film, anche se preferisce uno sconosciuto come nuovo Superman.
Tom Welling ha recitato come Clark Kent nella serie televisiva Smallville, in cui Reeve è apparso come guest star diverse volte, nella prima delle quali ha interpretato il Dr. Swann, uno scienziato che fornisce al giovane Clark alcuni particolari sulle sue origini misteriose. Una delle prove che l’attore ha continuato a recitare anche dopo il tragico incidente da cavallo che lo costrinse alla sedia a rotelle e all’ausilio della respirazione artificiale. Per 9 anni, fino a quando morì d’infarto nel 2004, Christopher Reeve continuò a recitare, dirigere e scrivere libri; diventò un attivista nelle campagne a difesa dei diritti dei disabili e sostenne la ricerca anche attraverso una propria fondazione ed un ospedale, con la moglie Dana.
Per la parte del Superman di Abrams diversi attori furono provati, tra cui Brendan Fraser, Matthew Bomer, Jerry O’Connell e Victor Webster, ma Paul Walker è l’unico ad entrare in negoziati. Nel marzo 2003, Ratner si licenzia per le difficoltà riscontrate nella scelta dei membri del cast artistico e per il violento comportamento mostrato dal produttore Jon Peters; McG viene scelto per sostituirlo. Fraser insiste per il ruolo del supereroe dichiarando, ma con alcune preoccupazioni; Selma Blair e Scarlett Johansson si concorrono per ottenere la parte di Lois Lane, Shia LaBeouf e Johnny Depp sono pensati per interpretare rispettivamente Jimmy Olsen e Lex Luthor.
Josh Schwartz viene assunto per rimaneggiare la sceneggiatura di Abrams. McG sceglie di effettuare alcune prove di ripresa con dei candidati alla parte del supereroe, tra cui Jason Behr, Henry Cavill e Jared Padalecki. Le pressioni della Warner sulla scelta degli studi cinematografici di Sydney per le riprese portarono all’abbandono di McG, intenzionato a girare tra Canada e New York, poiché Superman identificava il cuore dell’America e non sarebbe stato giusto ricercare in un altro continente questo sentimento.
L’idea di un quinto film del supereroe DC Comics non fu mai abbandonata, ma sembrò improbabile che si sarebbe trovato in tempi brevi un regista interessato a dirigerlo; invece, quando Warner Bros. propose il film a Bryan Singer, il regista decise di dirigere la nuova avventura dell’Uomo d’acciaio, lasciando a Brett Ratner, il terzo film degli X-Men. Stiamo parlando di Superman Returns, ma questa è un’altra storia…
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