Skyfall rappresenta la “resurrezione” di James Bond, la piena affermazione del nuovo agente interpretato da Daniel Craig. Il ventitreesimo film della saga sacrifica un po’ d’azione per regalarci elementi del passato di Bond, ottenendo incassi stratosferici e numerosi riconoscimenti. Costituisce il 28º film tra i maggiori incassi nella storia del cinema, con 1.108.561.013 $ incassati su un budget di circa 200.000.000 di $. Il capitolo più redditizio dell’agente segreto ha vinto due Oscar (Miglior montaggio sonoro a Per Hallberg e Karen Baker Landers, Migliore canzone ad Adele e Paul Epworth) su 5 nomination, un Golden Globe e due Premi BAFTA.
Skyfall è il film più visto nel Regno Unito con più di 94 milioni di sterline nei primi 40 giorni nelle sale
Il 26 Ottobre 2012 il film uscì al cinema nel Regno Unito, cinque giorni più tardi arrivò in Italia per poi approdare il 9 novembre negli Stati Uniti.
Tra le candidature agli Oscar ricordiamo quella per la Miglior fotografia a Roger Deakins, che ha poi vinto premi minori, come il titolo al Los Angeles Film Critics Association Awards. Deakins si è poi rifatto più avanti, ottenendo l’agognata statuetta per Blade Runner 2049 e per 1917 in cui ha ritrovato il regista di Skyfall, Sam Mendes. L’ultima sequenza del film del 2012, con la perfetta rappresentazione delle fiamme nell’oscurità, mi ha ricordato le atmosfere del film visto al cinema quest’anno.
“Una sera vado alla festa di Hugh Jackman per lo spettacolo che fa a Broadway con Daniel. Ci beviamo un bicchiere e gli chiedo come va con Bond. Daniel mi racconta che è deluso da Quantum of Solace. Poi mi guarda: ‘Perché non lo fai tu?'”.
Proprio da una chiacchierata con Daniel Craig, che aveva già lavorato col regista in Era mio padre (2002), inizia l’avventura del Premio Oscar Sam Mendes nella saga di James Bond. In Skyfall la critica ha lodato soprattutto la sua regia: un grande autore incontra un grande blockbuster e ridisegna la spia più famosa del mondo. Per il cineasta 007 è “l’antieroe. Uno capace di azioni orrende. Uno che beve troppo, fuma troppo, dorme con troppe donne. Uno che non rispetta l’autorità, un misogino. E, tuttavia anche uno capace di grandezza, perché rappresenta un certo tipo di individualismo, un rifiuto a conformarsi”. Il duo storico di sceneggiatori Neal Purvis e Robert Wade è accompagnato da John Logan (Il Gladiatore).
Da Casino Royale Daniel Craig nei panni di 007 dà continuità alla saga; dopo esser quasi morto, in Skyfall pian piano risorge e completa la sua missione con determinazione. Scopriamo che il titolo del film allude alla sua residenza, in Scozia, patria di Sean Connery, primo interprete di Bond. Dopo aver accompagnato la regina alle Olimpiadi di Londra, il protagonista deve proteggere M (Judi Dench), alla sua ultima comparsa dopo 7 film. Il candidato per sostituirla a capo del MI6 sarebbe Gareth Mallory, ex-tenente colonnello dell’esercito che col tempo si ambienta nella nuova organizzazione; per questo ruolo è stato scelto il candidato all’Oscar Ralph Fiennes (Voldemort in Harry Potter), che in passato, per GoldenEye, sarebbe potuto diventare James Bond.
In Skyfall il rapporto con le Bond girl è molto veloce: della prima non conosciamo il nome, mentre poche scene sono dedicate all’ammaliante Sévérine (Bérénice Marlohe). Il destino di quest’ultima è legato al villain, perfetto perché riesce a mettere in difficoltà il protagonista in più occasioni ed è legato al passato di M. Infatti, Raoul Silva, come Alec Trevelyan in GoldenEye, è un ex agente dell’MI6 che cerca vendetta verso il suo ex capo. In una prima sceneggiatura il nome del cattivo era Javier Bardem, proprio il nome dell’attore che avrebbe interpretato il personaggio di Silva. Il criminale vive su un’isola, che nella realtà è Hashima, nell’arcipelago giapponese; anche in L’uomo dalla pistola d’oro, il l’antagonista abitava su un’isola.
In Skyfall incontriamo nuove incarnazioni di alcuni collaboratori di Bond al MI6. Miss Moneypenny ora si chiama Eve (Naomie Harris) ed è un’agente sul campo prima di diventare la segretaria di M. Finalmente compare Q (Ben Whishaw) e speriamo nei suoi tecnologici gadget, ma la penna esplosiva è solo citata per omaggiare il passato; ci dovremo accontentare di una trasmittente radio ed una pistola Walther PPK con riconoscimento dell’impronta digitale. Quest’ultima, per la tecnologia, ricorda la macchina fotografica-fucile di Vendetta privata ed è consegnata a 007 in una scatola, come in Licenza di uccidere, primo film della saga.
John Barry, storico autore delle colonne sonore è stato citato nel film: James Bond si intrufola di nuovo nella casa di M, che in questo caso, si tratta della casa in cui ha vissuto il compositore. In Skyfall, invece, la colonna sonora, vincitrice di un BAFTA e candidata all’Oscar, è curata da Thomas Newman, regolare collaboratore di Sam Mendes. La canzone omonima ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui spicca l’Oscar, il Golden Globe ed un Grammy Award. Cantata da Adele, che l’ha anche scritta insieme a Paul Epworth, Skyfall fu pubblicata alle 00:07 del 5 ottobre 2012, esattamente 50 anni dopo l’uscita al cinema di Licenza di uccidere.
Infatti, Skyfall è uscito al cinema proprio 50 anni dopo il primo film di 007 e durante l’85ª edizione della cerimonia degli Oscar è stato celebrato l’anniversario della saga più longeva della storia del cinema con un tributo. Il film diretto da Sam Mendes presenta tante citazioni, alcune già svelate in precedenza; ora ti mostriamo altre interessanti curiosità.
Albert Broccoli, storico produttore della saga, è citato sul fucile del padre di Bond: AB, le iniziali di Andrew Bond, coincidono con quelle del cofondatore della EON Productions. Quando 007 consegna il rapporto a Tanner, sul documento è scritto “For Your Eyes Only”, riferimento a Solo per i tuoi occhi, pellicola in cui il cattivo subisce la stessa sorte di Skyfall. L’Aston Martin DB5 costituisce una riproduzione di quella utilizzata in Goldfinger, in cui il protagonista assume la stessa posa vicino alla sua auto.
Un attentato contro la sede del MI6 era già avvenuta ne Il mondo non basta. Daniel Craig cita se stesso in Casino Royale quando invita Eve a “togliere la mano dall’orecchio” per parlare con gli auricolari nel casinò di Macao in Skyfall. Infine, il quadro presente nello studio di Gareth Mallory è lo stesso dipinto che 007 aveva rovinato con un dardo in Moonraker.
Ci vediamo la prossima settimana con Spectre.