Ricco di intensità e di emozioni, WandaVision giunge al suo penultimo appuntamento. Questo episodio non necessita più di sigle o pubblicità, i misteri sono ormai svelati e scopriamo anche le vere origini del personaggio interpretato da Elizabeth Olsen. La vita di Wanda Maximoff è segnata da tante perdite e i suoi dolori sono esplosi per generare questa straordinaria serie tv. In attesa di vedere il gran finale, analizziamo questa puntata tramite le sue citazioni e attenzione agli SPOILER.
WandaVision tra magia e ricordi dolorosi
Sin dalla prima puntata di WandaVision i colori acquistano un significato particolare. Il logo dei Marvel Studios all’inizio di questo episodio è viola, come il colore dei poteri di Agatha Harkness (Kathryn Hahn), sottolineando come abbia ottenuto la regia dello show di Wanda. Il colore della magia della protagonista è scarlatto, come notiamo soprattutto quando sprigiona l’energia per creare il suo mondo; diventa giallo quando crea Visione nell’Esa, attingendo così dall’energia assorbita dalla Gemma della Mente durante gli esperimenti dell’Hydra.
All’inizio dell’episodio scopriamo le origini di Agatha, assistendo al processo di Salem nel 1693, come anticipato nel commento delle prime puntate di WandaVision: è accusata di possedere conoscenze proibite e letali, in particolare da sua madre Evanora Harkness (Kate Forbes), a capo di questa congrega di streghe. Con questo flashback Agatha Harkness rivela implicitamente di avere 350 anni nel Marvel Cinematic Universe; inoltre, ha ottenuto la sua famosa spilla di cammeo strappandola dal cadavere di sua madre. Quando Evanora sprigiona tutta la sua magia le compare una corona: questo simbolo ricorda Zhered-Na, potente strega atlantidea creata sulle pagine di Adventure into Fear with Man-Thing e diventata in seguito anche Strega Suprema.
Dopo aver percepito l’immensa magia scaturita da Wanda, Agatha vuole scoprire cosa succede a WestView, inserendosi nel cast da sitcom di WandaVision. L’episodio si intitola Negli episodi precedenti, ma potrebbe anche chiamarsi Passeggiata nel viale dei ricordi, citando una frase di Avengers: Endgame. Ripercorriamo la vita di Wanda, rivivendo insieme a lei le sue tragiche esperienze. La sua passione per le sitcom nasce dall’infanzia, quando con Pietro e i suoi genitori, Iryna e Oleg Maximoff, vedeva gli show americani per apprendere la lingua inglese, da The Dick Van Dyke Show a Bewitched, senza dimenticare La famiglia Addams e Malcolm in the Middle.
La prima perdita che colpisce Wanda è la morte dei suoi genitori, evento raccontato in Avengers: Age of Ultron; qui spiega anche il trauma seguente della bomba inesplosa delle Stark Industries, ricollegabile allo spot del primo episodio di WandaVision. Agatha, però, ci presenta un diverso punto di vista per questo ricordo perché la bomba era rimasta inesplosa per un piccolo incantesimo di probabilità lanciato da Wanda e non per un difetto dell’arma. Questo evento sottolinea un’esistenza dei poteri di Scarlet Witch precedente agli esperimenti dell’H.Y.D.R.A. che con la Gemma della Mente hanno risvegliato il suo potenziale latente.
Purtroppo il doppiaggio italiano presenta un errore quando Wanda spiega ad Agatha che la prima casa che ha condiviso con Visione dopo la morte di Pietro è stata la Torre degli Avengers perché in lingua originale pronuncia “Avengers Compound”, ossia la struttura che vediamo nel finale di Avengers: Age of Ultron e che ospita i Vendicatori dal 2015. Finalmente la protagonista di WandaVision è chiamata con il suo nome dei fumetti, Scarlet Witch. Dopo averla definita così, Agatha ci ricorda la grande abilità di Wanda: la Magia del Caos, un potere che le permette di manipolare e alterare il tessuto stesso della realtà.
Quando Wanda lascia il quartier generale dello S.W.O.R.D. la sua auto mostra un altro easter egg rivolto a Stan Lee, dopo la scorsa puntata di WandaVision: la targa riporta l’esclamazione preferita degli editoriali del creatore dei supereroi Marvel, ovvero EXCELSIOR!
Infine, scopriamo che Tyler Hayward (Josh Stamberg), il direttore dello S.W.O.R.D., è un grande bugiardo: ha reso malvagia Wanda agli occhi degli altri affibbiandole il furto dei resti del suo amato, mentre cercava di far diventare Visione la sua arma personale.
Nella scena post credit dell’ottavo episodio di WandaVision il personaggio di Paul Bettany rinasce ispirandosi ad una sua particolare versione fumettistica: dopo che il sintezoide era stato sezionato da un’agenzia governativa, nella saga del 1989 Vision Quest Hank Pym cercò di ricostruirlo, ma trovò il rifiuto di Simon Williams; Wonder Man non ha voluto concedere di nuovo i suoi tracciati cerebrali, con cui fu creato Visione e senza di essi il sintezoide tornò in vita privo di emozioni, con una colorazione bianca. Alla ricerca di Visione è stata pubblicata nei numeri 42-45 di West Coast Avengers, contenute in questo volume unico (lo puoi acquistare su Amazon cliccando qui).