Il nome Michael J Fox è uni universalmente associato a due ruoli, quello di Marty McFly in Ritorno al futuro, film del 1985 diretto da Robert Zemeckis e interpretato insieme a Christopher Lloyd e Casa Keaton sit-com prodotta dalla Paramount trasmessa dalla NBC per sette stagioni, dal 1982 al 1989, in cui Fox interpretava Alex, un ragazzo di 17 anni, interessato alla finanza, all’economia.
Circa due ani dopo la fine della serie TV che lo consacrò definitivamente nel panorama dorato di Hollywood, esattamente nel 1991, quando aveva appena 31 anni, Michael J Fox era all’apice della carriera: un tremolio alle mani fu l’anticamera della terribile scoperta, Parkinson.
Lo rese pubblico nel 1998, precipitando in un profondo abisso nel quale l’alcolismo è stato il primo rifugio.
Poi, grazie alla famiglia, il percorso distruttivo s’inverte e con grande sorpresa, nel 2013 ritroviamo l’attore capace di condividere una consapevolezza profonda attraverso il sorriso:
«Se entrassi in una stanza, e ci fossero Dio o Buddha o Bill Gates o Sergey Brin o chiunque altro potesse trovare una soluzione per guarirmi, non credo che direi di sì».
dichiarò a Vanity Fair. Il tono dell’intervista, era quello con cui cominciano le barzellette, ma la battuta che lascia a bocca aperta è che, anche potendo scegliere, non avrebbe fatto scomparire la malattia con un colpo di spugna.
Qualche giorno fa, alla soglia dei 60 anni, lo canzonato ragazzino interprete, fra gli altri, di Il segreto del mio successo ha rilasciato un’altra intervista un’intervista al settimanale People, mettendosi ancora a nudo e parlando di un altro momento ancora più buio della sua vita.
Due anni fa infatti, nel 2018, gli è stato trovato un tumore, non maligno, sulla colonna vertebrale.
“Rischiavo la paralisi se non mi fossi operato. Tuttavia l’intervento era molto rischioso perché il tumore comprimeva contro il midollo spinale quindi hanno dovuto fare molta attenzione nel rimuoverlo per non causare ulteriori danni”.
L’operazione fu un successo e l‘attore iniziò un periodo di quattro mesi di riabilitazione per imparare anche a camminare di nuovo. Pensando che il peggio fosse passato e dopo una vacanza con la famiglia fece ritorno da solo nel suo appartamento di New York per filmare un cameo in un film di Spike Lee, ma la mattina delle riprese Fox cadde in cucina e rompendosi un braccio.
“Mi ero proprio rotto. Ero lì appoggiato al muro della mia cucina in attesa dell’ambulanza e mi sono detto: “Ecco, più in basso di così non posso andare”. In quel momento ho messo tutto sotto accusa. Era chiaro, “Non posso metterci il sorriso sopra questo. Non c’è nessuno spiraglio di luce, non c’è il lato positivo. Qui c’è solo rimpianto e dolore, provavo solo dolore e rammarico.
Poi invece l’ottimismo ritornò guardando le repliche di trasmissioni televisive famose soprattutto degli anni ’70”.
L’attore ha anche rivelato che il Parkinson gli sta dando problemi con la memoria a breve termine e memorizzare
le cose, come ad esempio una parte da recitare, sta diventando sempre più difficile per lui
“La mia memoria a breve termine sta sparendo. Recitare è quasi impossibile.
Ora mi devo continuamente esercitare a recitare scioglilingua per migliorare la mia dizione. Non riesco più a suonare bene la chitarra, non riesco più nemmeno a disegnare, non sono mai stato bravo a ballare e ora sta peggiorando anche la mia recitazione”.
A strapparlo dalla tentazione di cedere alla disperazione sono stati i suoi legami più stretti, la famiglia: sua moglie Tracy e i loro 4 figli.
“È stato uno dei momenti più bui di tutta la mia vita, ma ho imparato e l’importanza della gratitudine”,
spiega l’attore che dice di amare la sua vita,
“La mia vita adesso è tranquilla e me la passo davvero bene. La gente non mi crede, ma la amo. Amo il fatto di non fare molte cose inutili come un tempo, perché non ho più l’energia.
Ho imparato ad accettare quello che era successo – ha ammesso Fox, sposato con l’attrice Tracy Pollan dal 1988 – il che non significa che non puoi sforzarti di cambiarlo o che devi vederlo come una punizione o una penitenza, ma che devi metterlo al proprio posto. Gli ultimi due anni sono stati più complicati degli altri, ma sono stato benedetto con cose semplicemente incredibili e, dopo aver attraversato periodi bui, ora la mia gratitudine è più profonda”.
Intanto, il prossimo 13 novembre, potremo rivedere Michael J. Fox interpretare il mitico Marty McFLy, in un cameo nel video che annuncia l’uscita della canzone Holiday, prossimo singolo del rapper americano Lil Nas X.
Il teaser di Lil Nas X è ambientato nel selvaggio west, come l’ultimo capitolo di Ritorno al futuro, tra cavalli, cowboy e il tradizionale avviso
” ricercato:vivo o morto”.
Il rapper arriva in una cittadina in sella a un destriero attraverso una sorta di portale, poi vediamo babbo natale cacciato in malo modo da un saloon, colpevole di aver alzato un po’troppo il gomito.
A questo punto Lil Nas X prende il posto di Santa Claus e mentre inizia a nevicare, il cavallo si trasforma in renna e il musicista si ritrova su una slitta pronta a volare, probabilmente attraverso lo spazio e il tempo.
A questo compare Michael j Fox nei panni di Marty McFly che avverte l’artista con queste assolutamente condivisibili parole:
“Qualunque cosa tu faccia Nas, non andare nel 2020”.
Sembrerebbe quindi che, nonostante tutto, l’eterno ragazzino Fox non abbia perso il suo umorismo e il suo inconfondibile sorriso, quello che ci accompagna da decenni, insieme all’inconfondibile voce che grida
“Un momento… un momento, Doc. Mi stai dicendo che hai costruito una macchina del tempo… con una DeLorean?”