Dopo il travolgente successo di Squid Game, la cruenta serie tv sudcoreana vero e proprio evento della stagione 2021, la seconda stagione – attualmente in produzione – ci farà aspettare ancora un po’. Per ingannare l’attesa Netflix ci propone Squid Game – La sfida un reality-show/gioco a premi in dieci episodi basato proprio sulla celebre serie creata da Hwang Dong-hyuk e divenuta un fenomeno globale.
Il colosso dello streaming ha dato mandato ai produttori britannici Studio Lambert e The Garden (quest’ultimo è una branca di ITV Television) di realizzare il gioco a premi, prendendo in prestito le prove dalla serie originale e aggiungendone di nuove, ideate appositamente per i concorrenti. I partecipanti che non superano le prove perdono semplicemente la possibilità di vincere il montepremi finale (il più ricco della storia di un gioco televisivo: 4.560.000 dollari), che si arricchisce ad ogni giocatore eliminato, proprio come nella serie tv sudcoreana.
Il commento del redattore
Il reality show è girato con tutti i crismi del genere: ci sono confessionali in cui i concorrenti si raccontano, condividendo particolari della propria vita e cosa farebbero con la cifra vinta, svelando inoltre le proprie abilità che li aiuteranno a superare le prove. Allo stesso modo condividono col pubblico antipatie e screzi fra loro, inevitabili essendo costretti a vivere insieme per molte ore.
In generale Squid Game – La sfida funziona piuttosto bene per i primi cinque episodi, anche se rispetto alla serie originale mancano la disperazione e la strenua lotta per la sopravvivenza, due elementi certamente caratterizzanti della serie che però, è bene ricordarlo, è fiction, con i partecipanti interpretati da attori. Come l’originale però esalta la meschinità umana e il voyeurismo degli spettatori.
Un giudizio complessivo potrà essere dato già da oggi 29 novembre, quando Netflix rilascerà altri quattro episodi. Gran finale il 6 dicembre con lo streaming dell’epilogo della serie.
Squid Game- La sfida : alcuni concorrenti minacciano di fare causa alla produzione
Le prove ideate hanno richiesto un notevole dispendio fisico e psicologico da parte dei concorrenti. Alcuni di loro (soltanto due secondo le fonti ufficiali) si sarebbero rivolti ad uno studio legale specializzato allo scopo di citare Netflix per danni, a causa delle condizioni disumane in cui sarebbero stati costretti a gareggiare, riportando lesioni nervose e rischiando l’ipotermia durante le riprese.
Indiscrezioni di questo tipo erano già filtrate nelle scorse settimane. Il reality Squid Game – La sfida è stato infatti realizzato nel Regno Unito in pieno inverno e in condizioni gravemente debilitanti, in particolare la prova iniziale (Un, due, tre stella) durante la quale alcuni concorrenti hanno avuto bisogno di soccorso medico.
Da parte sua, Netflix ha confermato che tre dei 456 concorrenti sono stati prontamente soccorsi, ma aveva riferito anche che la situazione non fosse preoccupante ma tutto fosse sotto controllo. Per lo studio legale invece i loro clienti “hanno rischiato la salute, costretti a rimanere immobili per lunghi periodi di tempo e in condizioni climatiche avverse”. Un portavoce di Squid Game -The Challenge ha però dichiarato che al momento non risulta alcuna denuncia presentata.