Molto semplicemente Loki non delude e si dimostra la miglior serie tv Marvel su Disney Plus: sconvolge le fondamenta del MCU, mostrando poteri maggiori delle Gemme dell’infinito e presentando il nuovo grande villain. L’episodio finale si rivela sorprendente, con colpi di scena, ma si concede anche il lusso di rallentare in alcuni momenti per spiegare meglio le origini del nuovo personaggio e del multiverso. Questo concetto è stato anticipato nel migliore dei modi e ora sarà protagonista dei prossimi film, tra cui Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Spider-Man: No Way Home. Scopriamo insieme i tanti easter eggs del sesto episodio e attenzione agli SPOILER.
Loki: “Per tutti i tempi. Sempre”
La puntata si apre con l’intro dei Marvel Studios più interessante e ricco di citazioni: da “It’s Been A Long, Long Time”, la canzone di Peggy e Steve, a “Wakanda per sempre!”, passando per “È un collega di lavoro!” e “Ho tutto il giorno libero”; oltre alle iconiche frasi del MCU, ascoltiamo anche altre citazioni famose, come “Un piccolo passo per l’uomo…” di Neil Armstrong e “Abbiamo lottato per il diritto di conoscere la pace” di Nelson Mandela. Tutto ciò avviene quando Loki e Sylvie attraversano il passaggio per arrivare alla Cittadella alla Fine del Tempo: le scenografie sono stupende e il luogo è comparso per la prima volta in Thor (Vol.1) #245.
Sulle pagine dello stesso fumetto nasce anche Colui che Rimane, l’ultimo direttore della Time Variance Authority e creatore dei Time-Twisters, una prima versione dei Custodi del Tempo. In Loki questo personaggio si rivela il vero creatore della TVA e si tratta di una Variante di Kang il Conquistatore, interpretato da Jonathan Majors (Lovecraft Country). Nel corso di una recente intervista, la regista Kate Harron ha spiegato che l’attore ha doppiato anche i Custodi:
“Per esempio, non avevamo ancora ingaggiato le voci per i Custodi del Tempo. Allora ho pensato “prendiamo Jonathan per farlo”, dato che è un fantastico attore. Gli abbiamo mandato solo il design dei tre personaggi ed è stato davvero grandioso, perché ci ha mandato tutte versioni diverse di voce per ogni personaggio, davvero grandioso.”
Colui che Rimane indossa una tunica viola e verde ispirata all’abito fumettistico di Kang il Conquistatore e a quello della sua versione futura, Immortus. La regista di Loki, però, ha voluto precisare la vera identità del personaggio di Majors:
“Kang è la Variante, ma tecnicamente non è Immortus. È un po’ come per Sylvie, no? È un personaggio unico in relazione alla sua storia. Colui Che Rimane esiste nei fumetti ma la versione del nostro show è molto diversa. Si avvicina a Immortus ma è un personaggio unico per la nostra storia. Ma Kang è una Variante di quel personaggio.”
Il vero nome del Giudice Renslayer (Gugu Mbatha-Raw) è Rebecca Tourminet, vicepreside della Franklin D. Roosevelt High School: lo scopriamo tramite il diploma di laurea presente nel suo ufficio e corrisponde all’identità che il personaggio assume nei fumetti quando si riunisce a Kang nel 1903 nella città di Timely, in Wisconsin, in Avengers: The Terminatrix Objective. Nel finale di Loki apprendiamo le origini di Kang nel “lontano” XXXI secolo: si tratta di uno scienziato che scoprì il multiverso e venne a contatto con molte sue Varianti, prima in modo pacifico, poi si scatenò una guerra.
Colui che Rimane è una Variante di Kang che incontrò Alioth, una creatura “creata da tutti gli squarci della realtà” in grado di consumare il tempo e lo spazio, e le ordinò di proteggere il Vuoto; per preservare la pace nel multiverso ed evitare le ramificazioni, isolò la linea temporale e creò la TVA con a capo i “Custodi del Tempo”. Sappiamo già che Jonathan Majors ritornerà in Ant-Man and The Wasp: Quantumania, ma non conosciamo quale versione di Kang potrebbe assumere. Il suo vero nome è Nathaniel Richards nei fumetti ed è stato il faraone Rama-Tut, il giovane Iron Lad, Immortus, il CEO delle Qeng Enterprises Mister Gryphon, il sindaco Victor Timely, Kid Immortus e Scarlet Centurion.
La serie tv termina con il ritorno di Loki al quartiere generale della TVA; ma Mobius (Owen Wilson) e Hunter B-15 (Wunmi Mosaku) non si ricordano più di lui perché ormai la realtà è cambiata e Kang il Conquistatore guida l’organizzazione al posto dei Custodi del Tempo, come mostrato dal cambio delle statue. La scena dopo i titoli di coda semplicemente conferma che Tom Hiddleston tornerà a vestire i panni del Dio degli Inganni nella seconda stagione. Probabilmente passerà un po’ di tempo per le prossime puntate: il multiverso si è appena scatenato nel MCU…
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