I Simpson nella loro lunga carriera ci hanno offerto episodi esilaranti, a tema natalizio, pasquale o di Halloween, e molto spesso ci hanno deliziato con intriganti profezie che i fan si sono divertiti ad elencare. Ma sapevi che esiste un episodio misterioso, una puntata macabra mai andata in onda, a quanto pare scritta da Groening in un momento difficile della sua vita, in cui il piccolo Bart Simpson muore tragicamente lasciando il resto della famiglia nella disperazione più nera?. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo i dettagli di questo mistero iniziato anni fa, nel febbraio del 1990, quando negli USA debutta l’episodio Lisa sogna il blues…
I Simpson episodio 7G44 Dead Bart
Secondo quanto riportato da Creepypasta, durante la prima stagione de I Simpson Matt Groening aveva iniziato a comportarsi stranamente. Depresso e arrabbiato, l’autore aveva iniziato a non tollerare le scadenze imposte dalla Fox e, dopo una litigio con la dirigenza, Matt aveva ideato l’episodio 7G(numero di produzione)44 Dead Bart, il sesto della prima stagione, salvo poi sostituirlo con Lisa sogna il blues. A quanto pare, le prime notizie di questo episodio fantasma si hanno durante un’evento in cui un fan chiede lumi a David Silverman, ricevendo come risposta la fine dell’incontro poichè il regista/animatore lascia semplicemente il palco in silenzio.
Ad infittire il mistero, chiunque provasse a fare domande sul “periodo nero” di Groening, veniva respinto in malo modo, fino a quando un fan particolarmente ossessivo non riesce ad avvicinarlo. Secondo quanto riportato dall’appassionato, Matt ha iniziato a tremare e a mostrare un forte disagio dopo avergli chiesto dell’episodio Dead Bart, ma alla fine gli aveva allungato un foglio con su scritto un link dietro la promessa (sigh!) di non divulgare il video, indirizzo che il fan ha prontamente controllato. Dopo aver scaricato il file su un CD, finalmente il leggendario 7G44 era tornato alla luce!
Bart Muore, una tragedia in tre atti
Come avrai modo di vedere, l’animazione di questo episodio de I Simpson è di qualità scarsa, ma è ben chiaro cosa succede al piccolo Bart, anche se l’incipit è quello a cui siamo abituati. La famiglia decide di fare un viaggio in Brasile così tutti e cinque salgono su un aereo, ma come al solito la piccola peste non riesce a stare tranquillo e, poco dopo che il mezzo è decollato, Bart decide di aprire un finestrino e viene risucchiato fuori, finendo per sfracellarsi al suolo.
Con una serie di scene con animazioni che si sdoppiano e si allungano, lampi e colori improvvisi, vediamo Homer, Marge, Lisa e la piccola Maggie in lacrime al capezzale di Bart, al tavolo nella cucina della loro casa, pianto che non si ferma per un dolore che diventa sempre più profondo e inesauribile, con un sottofondo di rumori e mormorii incomprensibili.
L’intertitolo dell’episodio 7G44 ci avverte che è passato un anno dalla morte di Bart, ma l’intera famiglia Simpson appare sempre inconsolabile per la perdita. In una Springfield in cui sembra che sia accaduta una catastrofe completamente deserta e desolata, i quattro si recano al cimitero dove, appoggiato alla lapide, si trova il corpo del piccolo così come lo avevamo visto dopo essere precipitato dall’aereo. Tra le lacrime che hanno iniziato a scendere di nuovo copiose, Homer racconta una barzelletta che però resta a noi incomprensibile.
Nella panoramica finale del cimitero in cui vediamo delle lapidi su cui si dice siano incisi i nomi di alcune personalità famose e l’anno della loro morte, tra cui George Harrison e Michael Jackson…
Quanto ci sia di vero in questa storia non si sa, non sappiamo se il video sia un’abile montatura di un fan o un modo per Groening per fare pubblicità a I Simpson quando ancora il loro successo doveva decollare, resta il fatto che è un video inquietante, tetro e triste, in cui la famiglia gialla ci viene rappresentata deperita, depressa e in preda ad un dolore che non se ne andrà mai, una condizione alla quale davvero non siamo abituati e che comunque ci fa sentire una stretta al cuore perchè, ed è innegabile, nella loro trentennale carriera I Simpson sono diventati parte delle nostre vite e ci siamo affezionati a quella famiglia strampalata, ma a cui abbiamo imparato a volere un gran bene come se fosse reale.
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