Vedere Ennio Morricone, a 88 anni suonati, salire sul palco dell’Accademy e vincere il suo primo Oscar è stata un’emozione immensa. Un po’ come vedere Sylvester Stallone vincere un Golden Globe. Non serve certo un riconoscimento ufficiale né un Oscar per giudicare la bravura e la validità di un attore, regista o compositore che sia, però Morricone se lo meritava da anni. E finalmente, nel 2016, il lavoro di una vita è stato premiato con l’Oscar per le partiture di The Hateful Eight di Quentin Tarantino. Viene da chiedersi perché ci abbiano messo così tanto.
Morricone ha scritto musiche per oltre 500 film, collaborato con registi del calibro di Sergio Leone, Bernardo Bertolucci, Roberto Faenza, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Tornatore, Quentin Tarantino, giusto per citarne alcuni, ma la lista potrebbe andrebbe avanti all’infinito.
Riuscire a fare una classifica delle colonne sonore di Morricone sarebbe possibile, ma difficile. Per questo verranno presentate in modo puramente casuale, anche se partendo dai film mitici di Sergio Leone.
Per un pugno di dollari
Per un pugno di dollari è un film del 1964, diretto da Sergio Leone. Il primo di quella che poi verrà riconosciuta come “la trilogia del dollaro” e anche prima collaborazione di Morricone, allora sotto lo pseudonimo Dan Savio, con il regista, che affiancherà, come vedremo, in ben altri cinque film. Inoltre, la pellicola fu anche la prima che vide Clint Eastwood nei panni del pistolero solitario. Al suo fianco Gian Maria Volonté, nel film il criminale Ramòn. L’attore tornerà anche in un altro film di Sergio Leone, Per qualche dollaro in più. Celebre la frase: “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto“. Tornando alla colonna sonora, il regista stesso dette interamente il merito per la riuscita del film a Morricone: “È questo che voglio. Il tuo lavoro è finito, hai fatto il film“. Il compositore si aggiudicò il Nastro d’Argento e la colonna sonora divenne ispirazione per tutte quelle dei successivi western.
Per qualche dollaro in più
Secondo film della trilogia, del 1965, che vede sempre come protagonisti Clint Eastwood, il Monco, Gian Maria Volonté, El Indio, e, infine, una nuova aggiunta del cast, Lee Van Cleef, che tornerà ne Il buono, il brutto e il cattivo. Morricone non vinse alcun premio per la colonna sonora del film, ma la scena del duello finale, con sottofondo il tema del carillon, ne valeva cento.
Il buono, il brutto e il cattivo
Con Il buono, il brutto e il cattivo, film del 1966, si conclude la trilogia iniziata con Per un pugno di dollari. Nel motivo principale, al fischio e agli spari, sempre presenti nelle colonne western di Morricone, si uniscono suoni nuovi, simili agli ululati dei coyote. Realizzati tramite una melodia composta da due note, vengono utilizzati per i tre personaggi principali; nel film ognuno di loro ha un suo tema musicale e per ognuno viene utilizzato un differente strumento: flauto soprano per il Biondo, l’arghilofono per Sentenza e la voce umana per Tuco. Morricone così ne parla: “Quando dirigo il pezzo in concerto, gli ululati di coyote che danno il ritmo ai titoli del film sono realizzati di solito col clarinetto. Ma nella versione originale adottai soluzioni molto più inventive. Due voci maschili cantavano sovrapponendosi l’una con l’altra, una gridando A e l’altra E. Gli AAAH ed EEEH dovevano essere eloquenti, per imitare l’ululato dell’animale ed evocare la ferocia del selvaggio West“.
C’era una volta il west
C’era una volta il west, film del 1968, vede ancora alla regia Sergio Leone e dà il via alla “trilogia del tempo”, che si concluderà con C’era una volta in America. Tra i protagonisti Claudia Cardinale, Henry Fonda, Charles Bronson. In questa colonna sonora, come ne Il buono, il brutto e il cattivo, ogni personaggio ha un suo tema musicale. Una particolarità, che può passare inosservata a una prima visione, è come all’inizio del film non sia presente alcuna colonna sonora; Morricone, insieme al regista, aveva, infatti, deciso di non utilizzare alcun sottofondo musicale, ma di affidarsi esclusivamente a suoni naturali, come i fischi di un treno, il rumore delle locuste, gli spari, una ruota che gira nel vento, oltre all’armonica suonata da Armonica, il personaggio di Charles Bronson. “Armonica, sai solo suonare o sai anche sparare?“.
Giù la testa
Giù la testa, film del 1971, ambientato nel Messico del 1913, durante la rivoluzione. Protagonisti sono Rod Steiger, James Coburn e Romolo Valli, rispettivamente Juan Miranda, John H. “Sean” Mallory e dottor Villega. La colonna sonora è conosciuta anche come Sean Sean, per via del ritornello ostinato che ripete il nome Sean, come a suggerire il vero nome di John, che vuol tenere nascosta la sua origine irlandese. Giù la testa è una delle musiche più note e inconfondibili di Morricone, grazie all’uso di strumenti insoliti e una voce eterea di donna, Edda Dell’Orso.
C’era una volta in America
Con C’era una volta in America, film del 1984, si conclude la “trilogia del tempo” e anche la collaborazione con Sergio Leone, che morirà nel 1989. Il film, che vede la partecipazione di Robert De Niro, James Woods ed Elizabeth McGovern, è considerato il testamento di Sergio Leone, che tornava al cinema dopo tredici anni di silenzio. Anche Morricone ottenne grandi riconoscimenti per quello che è considerato il suo capolavoro e che lo portò a vincere il Nastro d’Argento e un BAFTA.
Nuovo Cinema Paradiso
Con Nuovo Cinema Paradiso, film del 1989, si inaugura una nuova collaborazione, che durerà nel tempo, tra Ennio Morricone e Giuseppe Tornatore. Il film si aggiudicò l’Oscar come miglior film straniero e il Grand Prix Speciale della Giuria al 43° Festival di Cannes, la colonna sonora vinse, invece, un David di Donatello, un BAFTA e il Prix Fondation Sacem al Festival di Cannes. Nel 1998, Tornatore chiese nuovamente a Morricone di scrivere la colonna sonora per un suo film, La leggenda del pianista sull’oceano. Altroa pellicola molto acclamata, con cui Morricone vinse un Golden Globe. Da ricordare il brano Lost boys calling, cantata da Roger Waters e con gli assoli di chitarra eseguiti da Eddie Van Halen.
La migliore offerta
Altro film di Tornatore, del 2013, La miglior offerta vinse tre David di Donatello, uno per la miglior regia, uno per il miglior film e, infine, uno per la miglior colonna sonora. Con questa colonna sonora, Ennio Morricone torna allo stile che aveva utilizzato negli anni ’70 per i film western di Sergio Leone. Ovviamente, con le dovute differenze. Ciò che ritorna, però, sono i vocalizzi eseguiti da voci femminili.
Gli Intoccabili
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Negli Intoccabili – The Untouchables, film del 1987 diretto da Brian De Palma, torna Robert De Niro, nei panni del boss Al Capone, che già aveva lavorato con Morricone in C’era una volta in America. Nel cast, inoltre, Kevin Costner e Sean Connery. Con questa colonna sonora Morricone ottenne l’ennesima nomination agli Oscar, ma non vinse. Si aggiudicò, però, un BAFTA e un Nastro d’argento. Una piccola curiosità: nel tema principale si nota una vaga somiglianza con il tema di Star Wars. Sentire per credere.
Bastardi senza gloria
Con Bastardi senza gloria inizia la collaborazione tra Ennio Morricone e Quentin Tarantino. Tutta la colonna sonora fa riferimento a vari generi musicali, comprese le classiche musiche western, brani Rhythm & Blues fino al pop rock anni ’80. Anche il maestro Morricone, come già detto, partecipò alla colonna sonora con la sua Rabbia e Tarantella, molto ritmica e incalzante.
The Hateful eight
Concludiamo con la colonna sonora di The Hateful eight, film del 2015, diretto da Quentin Tarantino, che ha portato Ennio Morricone a vincere il suo primo Oscar, oltre a un Golden Globe e un BAFTA. Con queste musiche, Morricone torna a comporre per un film western, dopo aver già collaborato con Tarantino scrivendo parte della colonna sonora di Django Unchained. Anche se torna al genere col quale era diventato famoso, il tipo di musica è completamente diverso, perché completamente diverso è anche il film. Al posto di spari di pistola e jodel, tipici delle musiche dei film di Sergio Leone, in The Hateful Eight Morricone mira a creare atmosfere cupe e inquietanti.
Meraviglioso lavoro Irene, complimenti!
Grazie Lara? ci tenevo molto