I due attori che hanno dato vita al più memorabile duello tra coniugi degli anni ’80 in La Guerra dei Roses ora torneranno a fare coppia nella premiata serie Netflix
A 35 anni da All’inseguimento della pietra verde, proseguito poi col sequel meno riuscito Il gioiello del Nilo, Kathleen Turner e Michael Douglas lavoreranno di nuovo in coppia nella seconda stagione de Il Metodo Kominsky, serie creata da Chuck Lorre (The Big Bang Theory) e vincitrice di due premi all’ ultima edizione dei Golden Globes. Secondo Variety, l’attrice apparirà nei panni di Ruth Bederman, l’ex moglie di Sandy (Douglas) e la madre di sua figlia, Mindy (Sarah Baker). Seconda donna sposata dal maestro di recitazione, Ruth si divertirà nel provocare e irritare l’ex marito. I due ritroveranno anche il vecchio compagno di avventura Danny De Vito, già personaggio ricorrente nella serie e regista-attore del celebre La Guerra dei Roses, il cui trailer puoi apprezzare qui sotto.
L’esilarante Il metodo Kominsky racconta le vicissitudini dell’attore e insegnante di recitazione Sandy Kominsky (Michael Douglas), seguito da sempre dall’agente Norman Newlander (Alan Arkin). I due amici cercano di affrontare le difficoltà rappresentate dal diventare anziani in una città come Los Angeles nella quale giovinezza e bellezza, più del talento, sembrano rappresentare le uniche carte vincenti per il successo.
https://youtu.be/VwSCJMcA8uM
Per ora sembra che l’attrice statunitense abbia firmato per apparire in un solo episodio, ma non è escluso che i produttori la convincano a prolungare un’esperienza che potrebbe rilanciare la sua carriera. Dopo il successo degli anni ’80, in cui vinse il Golden Globe nel 1986 per L’Onore dei Prizzi di John Huston e dopo essere stata nominata all’ Oscar per Peggy Sue si è sposata diretto da Francis Ford Coppola, la carriera della oggi sessantacinquenne Kathleen Turner ha subito infatti una battuta d’arresto. Ad esclusione della parte di madre severa e bigotta, recitata dall’attrice nell’esordio registico di Sofia Coppola, Il giardino delle vergini suicide, nel quale ha dimostrato di possedere ancora un talento interpretativo fuori del comune, anche in un ruolo fortemente drammatico.