Qualche settimana fa la notizia della possibile realizzazione di una serie tv di Harry Potter era sulla bocca di tutti, risuonando in ogni dove e dando il via a urla di entusiasmo da parte dei fan della saga. Ma, sebbene la notizia rispecchiasse quello che era il desiderio di tutti, la realtà dei fatti è ben diversa: la Warner Bros al momento starebbe esclusivamente valutando l’effettiva realizzabilità del progetto, avviando conversazioni con dei papabili sceneggiatori.
Insomma, è chiaro che è ancora troppo presto per parlare di un progetto certo e in fase di lavorazione. Oltre a ciò, non sappiamo nemmeno se J.K Rowling abbia dato il via libera per un progetto del genere, un consenso che è imprescindibile per il procedere delle operazioni. In poche parole, tutto è ancora da definire e chiarire. Ma se davvero ci fossero tutte le carte in tavola per la realizzazione di una serie tv di Harry Potter, in che cosa consisterebbe?
Dalle poche notizie trapelate sembrerebbe che la serie andrebbe a ripercorrere gli eventi dei sette libri della saga di Harry Potter. Molti si chiederanno: ma che senso ha realizzare una serie tv su una storia che abbiamo già visto in ben otto film? Anche se la mia potrà sembrare una voce al di fuori del coro, io un senso ce lo vedo e anzi, ti dirò di più: se effettivamente la Warner Bros iniziasse la lavorazione della serie tv, avrebbe per le mani la possibilità di realizzare un prodotto ben al di sopra del risultato raggiunto dai film.
Sia chiaro, non sono qui a denigrare la saga cinematografica di Harry Potter: sono cresciuta correndo al cinema per vedere tutti e otto i film, li ho amati dall’inizio fino alla fine e ho dei bellissimi ricordi legati a questa saga. I film sono stati la concretizzazione di un mondo che avevo conosciuto tramite le pagine dei libri e che adesso diventava un po’ più reale, concreto, quasi afferrabile. Indubbiamente però non posso negare che, rispetto ai libri, i film presentino notevoli punti deboli, nonché delle importanti lacune che hanno deluso molti fan, me compresa.
Proprio per questo credo che la serie tv potrebbe arrivare laddove i film non sono riusciti: la serie, composta da più stagioni, potrebbe raccogliere quella densità di eventi e sfaccettature presenti nei libri ma che non hanno visto la luce nei film, per ovvi motivi. Sebbene sia rimasta delusa da molte scelte operate dagli sceneggiatori, riconosco anche che contenere in un film tutti gli eventi e tutti gli aspetti presenti in dei tomi spesso voluminosi sia un’impresa impossibile. Certo, lo ammetto, sarebbe un colpo al cuore non vedere più Rupert Grint, Emma Watson e Daniel Radcliffe interpretare Ron, Hermione e Harry, ma credo anche che, con i giusti sceneggiatori, la giusta regia e il giusto cast si possa ottenere qualcosa di nuovo e di altrettanto magico che possa far innamorare le nuove generazioni, nonché il fandom di sempre. Proprio per questo però, se si decidesse di andare fino in fondo, la Warner Bros dovrebbe avere la certezza di avere per le mani un progetto ben strutturato, fedele alla storia e coerente in ogni sua aspetto, per non replicare certi flop (Animali Fantastici ti dice qualcosa?).
Harry Potter: tutto quello che potrebbe mostrarci una serie tv
Una delle prime cose che mi viene in mente è come certi personaggi siano stati “maltrattati” e oscurati nella sceneggiatura dei film. Per farti capire di cosa sto parlando ti farò alcuni esempi lampanti. Come ti avevo accennato in un precedente articolo, che puoi trovare qui, uno dei personaggi che a mio avviso ha sofferto di più nel passaggio tra libro a film è Ron. Nei primi film tutto sommato il personaggio cinematografico è abbastanza fedele rispetto ai libri, ma dal terzo capitolo in poi qualcosa inizia a cambiare e di film in film una cosa appare sempre più chiara: il Ron Weasley della saga cinematografica è un personaggio snaturato rispetto alla sua versione cartacea. La sensazione generale è che, pur essendo membro del cosiddetto Golden Trio, Ron nei film abbia un ruolo sempre più liminare, circoscritto esclusivamente allo stereotipo della spalla comica. Questa resa del personaggio è andata tutta a favore del personaggio di Harry, ma soprattutto del personaggio di Hermione. Facendo un attento confronto tra versione cartacea e versione cinematografica ci accorgiamo che nei film il personaggio di Hermione Granger viene posto su un piedistallo, andando ad acquisire tratti che la rendono irresistibile e perfetta, ma è anch’essa una versione del tutto snaturata rispetto ai libri, dove Hermione è l’elemento ultra giudizioso, ultra critico che spesso va ad appesantire l’atmosfera giocosa e di intesa che si crea tra Ron ed Harry.
In linea di massima la caratterizzazione di Ron nei film è piuttosto carente: ciò che sono i suoi aspetti positivi sono stati spesso conferiti al personaggio di Hermione, che, ancora una volta, subisce una trasformazione che però la rende un personaggio altrettanto distante dalla propria versione cartacea. A confermare ciò, è anche l’attribuzione di certe battute e interventi che nei libri sono di Ron, ma che nei film diventano di Hermione, andando a sminuire e oscurare l’importanza del ruolo di Ron Weasley. Questa caratterizzazione ha avuto effetti anche nel rapporto tra Ron ed Harry: nei libri Harry si sente più legato all’amico Ron, con il quale condivide una particolare intesa, un’intesa che però nei film sembra essere presente in minima parte e che anzi, sembra caratterizzare il rapporto tra Hermione ed Harry. Ciò che quindi mi aspetterei da un’ipotetica serie tv, dove ci sarebbe un maggior spazio di narrazione, è una resa migliore di questo personaggio, una caratterizzazione più fedele, nonché una maggiore attenzione su tutti i dettagli della relazione tra Ron ed Hermione, che, ancora una volta, nei film risulta essere rappresentata piuttosto flebilmente rispetto a tutto quello che è il loro percorso nei sette libri.
Un altro esempio lampante? Il personaggio di Ginny Weasley e il suo rapporto con Harry Potter. Ci sono alcune scene dei film che purtroppo rimarranno per sempre legate all’immagine di questo personaggio. Te ne devo ricordare qualcuna? Che ne dici della Ginny Weasley che si china a legare le scarpe di Harry? O della Ginny Weasley, che sempre nello stesso film, si mette ad imboccare Harry Potter? Queste e poco altre sono le interazioni tra i due personaggi nel film Harry Potter e Il Principe Mezzosangue, il cui corrispettivo cartaceo si concentra particolarmente sulla relazione tra Harry e Ginny. Sarà forse per questo, insieme al basso livello di chimica tra gli attori Daniel Radcliffe e Bonnie Wright che la coppia, almeno nei film, risulta essere piuttosto poco accattivante ed interessante. Ed è un vero peccato, perché il personaggio di Ginny Weasley lungo tutta la saga letteraria subisce un’importante evoluzione, tant’è che nel sesto libro ci ritroviamo una Ginny sicura di sé, affascinante, spiritosa e determinata e quella che vediamo tra lei ed Harry è una relazione che ha fatto innamorare i fan. Una serie tv potrebbe render giustizia a questo personaggio che nei film è stato reso praticamente invisibile, mostrando anche tutto lo sviluppo della sua relazione con Harry.
Un altro personaggio a cui non è stata resa giustizia e che potrebbe avere la giusta caratterizzazione in una serie tv è, paradossalmente, proprio il protagonista della saga. A mio avviso nei film del personaggio di Harry Potter non è stata data una rappresentazione fedele e, anche in questo caso, la sua caratterizzazione è carente su alcuni fronti. Nei libri il carattere di Harry Potter spicca per il suo umorismo, per la sua leggerezza in talune circostanze, la sua impulsività e anche il suo orgoglio e la sua testardaggine: nonostante sia il Prescelto, Harry altro non è che un ragazzo come tutti gli altri, con i suoi pregi e i suoi difetti, dei tratti che lo rendono più umano e credibile come personaggio. Nei film questo aspetto viene un po’ a mancare e ciò che viene messo in risalto con più ricorrenza è il suo essere predestinato allo scontro con Voldemort e il suo ritrovarsi in situazioni di grave pericolo.
Un’altra grande mancanza nei film è la storia dei Malandrini che viene raccontata nel terzo libro, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban ma che viene a malapena accennata nei film. Eppure si tratta della storia di personaggi che sono fortemente connessi alla vita di Harry: abbiamo Remus Lupin e Sirius Black che per Harry saranno due importanti figure di riferimento, abbiamo Peter Minus, colui che tradì i genitori di Harry e ovviamente abbiamo James Potter. È stata una grande mancanza che avrebbe dato un qualcosa in più ai film e che sarebbe bello vedere nell’ipotetica serie tv di cui tutti parlano.
La serie tv inoltre potrebbe dare una migliore rappresentazione del rapporto tra Sirius Black ed Harry: una volta scoperta l’innocenza di Sirius, Harry sviluppa un rapporto speciale con il proprio padrino, il quale diventa la figura genitoriale che il ragazzo non ha mai avuto. Nei film questo rapporto viene rappresentato solo in parte, trovando più spazio nel quinto film, dove vediamo quanto sia importante la figura di Sirius per Harry, rendendo ancora più straziante la sua morte. Ma non dimentichiamoci che nel quarto libro, Harry Potter e il Calice di Fuoco, Sirius è un importante supporto per Harry lungo tutto il Torneo Tremaghi: è a Sirius che Harry rivela le sue inquietudini riguardo ai sogni ricorrenti che ha, ed è Sirius ad essere al fianco di Harry nel momento in cui dovrà ripercorrere gli eventi traumatici che hanno portato alla morte di Cedric Diggory e al ritorno di Voldemort. Sirius è al suo fianco quando Harry, nel raccontare a Silente ciò che è successo in quel cimitero, rievoca quanto ha visto durante il suo scontro con Voldemort, ovvero le immagini dei suoi genitori: è un momento estremamente straziante in cui percepiamo tutto il dolore di Harry ed è per questo che la presenza di Sirius è ancora più importante, perchè fa sì che Harry, un semplice quattordicenne, non sia da solo in quel momento. Nel quarto film, tutto ciò che vediamo di Sirius Black è il suo volto nel camino della Sala Comune di Grifondoro: un’assenza-presenza che è piuttosto difficile da mandar giù.
Sono tanti altri gli aspetti che hanno trovato scarso spazio nei film e che meriterebbero una maggiore attenzione nella serie tv di Harry Potter: la storia di Tom Riddle, le sue origini, il suo percorso verso la via del male e la storia riguardo gli Horcrux, che nei film viene trattata solo in parte. La relazione tra Remus e Tonks, che nei film non ha avuto il benché minimo spazio. Il funerale di Silente, un importante momento in cui viene onorata la vita di uno dei personaggi più importanti della saga, accompagnato da un sentimento di smarrimento totale davanti all’incombere del male. La storia di Silente e di Grindelwald che viene raccontata accuratamente nel settimo libro della saga ma che è assente nei film. Infine, ciò che sarebbe interessante vedere in un’ipotetica serie tv, sarebbe un approfondimento sulla storia di Severus Piton, uno dei personaggi meglio scritti da J.K Rowling, un uomo che si è sacrificato fino alla fine per la donna che ha sempre amato.
Il mondo di Harry Potter è incredibilmente vasto e dettagliato e sono innumerevoli gli aspetti che meriterebbero di essere trattati. Qualora la Warner Bros decidesse di andare fino in fondo con questo progetto si troverebbe davanti una missione per niente semplice. A mio avviso, una serie tv sui sette libri della saga potrebbe avere un senso solo qualora andasse ad arricchire e ad aggiungere elementi che non abbiamo visto nella saga cinematografica, conferendo una caratterizzazione più approfondita e fedele ai personaggi creati da J.K Rowling. Nell’attesa di altre notizie a riguardo non ci resta che incrociare le dita, affinché il mondo che abbiamo imparato ad amare e i personaggi in cui ci siamo più o meno identificati trovino sul piccolo schermo del nostro mondo babbano la miglior rappresentazione possibile.
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