Presentato e premiato allo Slamdance Film Festival il 24 gennaio 2015, Batkid Begins è stato distribuito nelle sale da Warner Bros. il 26 giugno dello stesso anno. Scritto, diretto e prodotto da Dana Nachman, regista indipendente di documentari, il film è stato approvato dalla critica: su Rotten Tomatoes presenta una valutazione dell’81%, basata su 58 recensioni. Grazie a Premium Cinema (Canale 313 di Sky oppure in live su Infinity) ho scoperto la storia di Miles Scott, bambino malato di leucemia desideroso di diventare Batman. Un’iniziativa benefica, che ha coinvolto oltre 25.000 persone, ha reso famose le gesta di Batkid in una San Francisco stile Gotham City.
In Batkid Begins apprendiamo le origini della malattia di Miles attraverso un flashback a fumetti illustrato dall’animatore Rob Simmons: Nick e Natalie Scott trascorrono un vero e proprio calvario quando al loro bambino di 18 mesi è diagnosticata la leucemia. Il padre di Miles lavora come contadino e in quel momento difficile i vicini lo aiutarono economicamente e materialmente. Dopo la diagnosi, grazie ad un assistente sociale, la coppia conosce il programma Make a wish: programma organizzato per i bambini affetti da malattie mortali, di cui l’80% riesce ad arrivare all’età adulta scegliendo ciò che li renderebbe felici. Nell’intervista con i responsabili dell’organizzazione non profit al bambino è chiesto di disegnare il suo desiderio: “Miles vorrebbe essere Batman”.
Da quel momento la famiglia di Miles ha iniziato ad appassionarsi alla serie tv Batman con Adam West; Nick e Natalie raccontano che il loro figlio si travestiva spesso, amava mascherarsi dai supereroi, soprattutto da Batman. Per realizzare il suo desiderio incontriamo due persone chiave di Batkid Begins. La prima, Patricia Wilson, è il CEO di Make-A-Wish® Greater Bay Area: ha ideato un vero e proprio episodio per Batkid, un’intera giornata in cui il piccolo supereroe avrebbe combattuto contro Enigmista e Pinguino a Gotham City a bordo della Batmobile insieme al Cavaliere Oscuro.
Ovviamente l’altra figura fondamentale in Batkid Begins è rappresentata da Batman: è interpretato da Eric “EJ” Johnston, ex stuntman, acrobata e inventore, che aveva già lavorato anni prima per l’associazione di Patricia quando ha aiutato un bambino malato a realizzare un videogioco contro il cancro (per quel progetto hanno ricevuto entrambi un riconoscimento per il loro altruismo dal Dalai Lama). Eric è stato il mentore di Miles, l’ha guidato in questa esperienza da supereroe: oltre ad insegnargli acrobazie, Johnston ha stretto un rapporto con il bambino che si confondeva tra realtà e fantasia.
Da inventore, Eric ha creato dei proiettori sui polsi di Batman per far vedere a Miles i messaggi del capo della polizia riguardo le minacce a Gotham. Scartato Joker per l’età del suo avversario, serviva un grande villain per Batkid. Oltre a interpretare il ruolo della damigella messa in pericolo dall’Enigmista (Philip Watt), sua moglie Sue Graham ha consigliato che il loro amico Mike Jutan potesse diventare Pinguino in Batkid Begins.
Batkid Begins: come diffondere il virus della solidarietà
Mike Jutan interpreta il villain Pinguino, ma rappresenta uno degli eroi di questa esperienza. Software ingegnere della Lucasfilm, è stato il primo a diffondere l’iniziativa del desiderio di Miles sui social, che in poco tempo diventa virale. Mike ci mostra il miglior modo di usare i social network, portando a più persone l’iniziativa per aiutare Miles. In questi mesi di pandemia, dovremmo ricordare di contagiare le persone con il virus della solidarietà, come ha fatto Jutan. In tal modo tante persone hanno conosciuto le avventure che si sarebbero svolte in Batkid Begins e hanno voluto assistere di persona prenotando un volo per San Francisco per supportare Miles nella lotta contro la leucemia.
La città della California diventava Gotham per un giorno, con il capo della polizia Greg Suhr a contattare l’eroe e il sindaco della città di San Francisco, Ed Lee, a consegnare le chiavi della città a Batkid. San Francisco Chronicle, lo storico giornale cittadino, si trasformava in Gotham City Chronicle per ricordare le gesta del protagonista di Batkid Begins. Il costume è stato donato a Miles da un bambino che l’aveva indossato per Halloween e aveva letto la notizia sui social; ma anche multinazionali hanno partecipato all’iniziativa benefica, tra cui Apple e Twitter. Quest’ultima, attraverso Mike De Jesus, ha riportato tutti gli eventi della giornata dedicata a Batkid sul profilo Twitter di Make a Wish aiutando Patricia Wilson.
I guadagni di Batkid Begins confluiscono nel Batkid Fund, il fondo di beneficienza creato dai genitori di Miles in seguito all’evento: “Sembra giusto che dopo un giorno in cui il mondo ha dimostrato cura e compassione per Batkid, Batkid ora può aiutare gli altri. Siamo stati onorati di ricevere molte offerte di regali o assistenza, ma ora che la leucemia di Miles è in remissione, vogliamo sfruttare questo momento per attirare l’attenzione su altri genitori che stanno affrontando malattie gravi”.
Il titolo del documentario cita inevitabilmente il primo capitolo della trilogia di Christopher Nolan, Batman Begins. Ciò non rappresenta l’unico elemento in comune con il film del 2005 perché in Batkid Begins compare anche Hans Zimmer: oltre a manifestare la sua passione per il Cavaliere Oscuro, il compositore ha anche creato un particolare tema per il Bat-segnale di Batkid da utilizzare durante la manifestazione, partecipando anche lui all’iniziativa. È stata una giornata speciale, in cui tutti gli attori di Batman, da West a Bale, hanno condiviso le azioni del piccolo supereroe sui social e persino il presidente Barack Obama si è congratulato con Miles.
I protagonisti di Batkid Begins hanno raccontato come ogni passo di Miles verso i nemici di Batman rappresentasse un passo contro la sua grave malattia. Dopo anni di cure, nel Novembre 2018, all’età di 10 anni, registrando 5 anni di remissione, Miles Scott è stato considerato privo di cancro.