Dune: Denis Villeneuve aveva già dimostrato al suo pubblico di essere in grado di fare un film di fantascienza di vasta portata e con tematiche importanti già con Arrival e Blade Runner 2049, il viaggio in questo mondo per Villeneuve non è ancora finito e come prossima tappa c’è il remake di Dune, l’adattamento del libro di Frank Herbert già portato sul grande schermo da David Lynch con Kyle MacLachlan come protagonista. Come ti abbiamo già anticipato Paul Atreides in questa versione sarà interpretato da Timothée Chalamet. In una nuova intervista in esclusiva per la rivista americana Empire Villeneuve torna a parlare di questo suo nuovo lavoro paragonando la storia drammatica del personaggio principale, Paul, con il personaggio di un film che ha fatto la storia del cinema internazionale.
“Paul è cresciuto in un ambiente molto rigido con un sacco di addestramento, perché è figlio di un duca e si sta allenando per diventare lui stesso il duca”, dice Villeneuve a Empire. “Ma per quanto sia stato preparato e addestrato per quel ruolo, è davvero quello che sogna di essere? Questa è la contraddizione di quel personaggio. È come Michael Corleone ne Il padrino – è qualcuno che ha un destino molto tragico e diventerà qualcosa che non desiderava veramente diventare.”
Se questo fa pensare a tempi bui, Villeneuve mette anche in evidenza anche le virtù di Paul Atreides: lui “diventerà un uomo” nel corso della storia. “La sua sopravvivenza dipende dalla capacità di prendere le giuste decisioni e adattarsi a diverse situazioni pericolose. È una storia molto bella su qualcuno che si migliora. Come ogni giovane adulto sta cercando la sua identità e sta cercando di capire il suo posto nel mondo, e dovrà fare cose che nessuno dei suoi antenati è stato in grado di fare per sopravvivere. Ha una bellissima qualità nell’essere curioso verso le altre persone, nell’essere empatico, qualcosa che lo attirerà verso altre culture, ed è questo che gli salverà la vita.”