La morte di Carlo Sabatini è una notizia che sconvolge tutti noi amanti del cinema e della sua spontaneità nel vederlo e nell’affezionarsi ad un attore rispetto ad un altro grazie anche al lavoro dei doppiatori. La sua morte è avvenuta il dieci di aprile ed a dare la notizia è stato il figlio Gabriele. Anche lui è figlio d’arte, non ultima la sua performance in Il diritto di opporsi del 2019; egli ha stesso ha diffuso la notizia tramite il suo profilo Instagram, oramai piattaforma di comunicazione di impatto notevole e che interagisce in un tam tam esponenziale, portando molte interazioni tra gli utenti, pur non conoscendosi. La dipartita di Carlo Sabatini, avvenuta all’età di ottantotto anni compiuti il sette aprile, è un amaro difficile da digerire, che si aggiunge alle non facili situazioni che stiamo vivendo da poco più di un mese qui in Italia. Resta difficile dare un messaggio post mortem nei confronti di chi ha avuto l’arduo compito di doppiare attori del cinema di Hollywood, contrastando con i vari personaggi che via via si presentavano. Negli anni ha avuto molti ruoli che lo hanno portato da un attore ad un altro. Gli attori a cui ha prestato la voce sono tra i più famosi di Hollywood, tra cui il grande Ian McKellen di cui ha preso parte nei film di X-Men: X-Men, X-Men 2, X-Men – Conflitto finale, X-Men – Giorni di un futuro passato ed infine in Wolverine – L’immortale.
Ci sono innumerevoli interpretazioni da parte del doppiatore italiano Carlo Sabatini. Però per far capire meglio il lavoro del doppiaggio è necessario mettersi nei panni di noi spettatori che siamo protagonisti oggigiorno della messa in onda di film e serie TV, come The Walking Dead, o altre che non possono essere trasmesse in italiano a causa del COVID-19 e che fanno risaltare in maniera positiva o negativa una o l’altra serie o film. Con la tecnologia attuale molte piattaforme dalla Rai a Mediaset, da Sky a Netflix, da Amazon a Infinity, ti permettono di cambiare dal menù opzioni vedendo il film o la serie in lingua originale. Da qui potrai farti una tua idea che va al di là della bravura espressiva e si confronta con quella del doppiatore. Basta pensare a Terence Hill che è dovuto essere un prete nei panni di Don Matteo per usare la sua voce e non quella di Pino Locchi o Michele Gammino. Tutto ciò per dare un maggiore peso a ciò che sentiamo durante le battute fra i vari personaggi. Ciò che ha fatto Carlo Sabatini e come tanti altri ha un valore immenso e senza eguali. Cosa sarebbe stato il film Gunny senza la sua voce? Te lo immagini il sergente più cazzuto, il sergente di ferro dei Marines pluridecorato con un’altra voce? Sinceramente io no.
Tra i lavori di Carlo Sabatini e che ci fa piacere menzionare è la sua particolare interpretazione data al ruolo di Morgan Freeman. Qui l’attore americano è un prigioniero di vecchia data che si affezione diventa un grande amico di un contabile, incarcerato a vita essendo incolpato della morte della moglie e dell’amante campione di golf. i film è tra i più acclamati di Hollywood arrivando per il sito IMDB ad essere tra i migliori in assoluto.
I doppiaggi di Carlo Sabatini
Altre ruoli in cui è presente Carlo Sabatini che secondo noi sembra giusto ricordare sono:
- Christopher Walken in Pulp Fiction (Koons)
- Harvey Keitel Dal tramonto all’alba (Jacob)
- Robert Duvall in La lettera scarlatta (Chillingworth / Prynne), Conflitto di interessi (Dixon Doss)
- Alain Delon in Il Gattopardo (Tancredi Falconeri)
- Paul Newman in Twilight (Harry Ross)
- Bruce Lee in I tre dell’operazione Drago (Lee)
- Donald Sutherland in I delitti del rosario, L’arte della guerra (Douglas Thomas)
- Gene Hackman in Colpo vincente (Norman Dale)
Una menzione particolare va alla sua collaborazione attiva anche nelle serie TV di cui vogliamo ricordare due personaggi:
- Martin Sheen in West Wing – Tutti gli uomini del Presidente
- James Avery in Willy, principe di Bel Air
A nome della redazione di iCrewPlay Cinema e di tutti i redattori spero che arrivi alla famiglia tutta la nostra vicinanza in un momento di un così triste dolore.