Noi appassionati lo sappiamo bene: il fascino della sala è insostituibile. Con buona pace delle piattaforme streaming, moltiplicatesi in questi mesi con l’arrivo di Disney Plus, che si è aggiunto ai concorrenti Netflix e Amazon Prime Video, forte di alcune prime visioni importanti come quella dell’attesissimo Artemis Fowl, disponibile in esclusiva dal 12 giugno per gli abbonati al servizio. Visto il permanere dell’emergenza covid-19, fino a pochi giorni fa sembrava difficile una soluzione ma, grazie anche all’impegno dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), il Governo ha recepito le richieste del settorE varando un decreto che consentisse la riapertura dei cinema in sicurezza , definendo protocolli sostenibili, validi fino al 14 luglio 2020 (le stesse regole valgono anche per i teatri ndr.). C’è da dire che le singole Regioni potrebbero inasprire le regole, con l’emanazione di ordinanze ad hoc ma in sintesi le linee guida sono quelle elencate di seguito:
- Massimo 200 spettatori al chiuso.
- Massimo 1000 spettatori se all’aperto.
- Percorsi separati per entrata e uscita degli spettatori.
- Accesso privilegiato per gli spettatori in possesso di prenotazione (visto anche il numero ristretto di posti disponibili).
- L’esercente è obbligato a tenere un elenco delle presenze per 14 giorni.
- Tra gruppi di congiunti e altre persone va osservato il distanziamento di almeno un metro.
- Obbligo di mascherina per l’entrata in sala, possibile toglierla una volta seduti.
- Il personale a contatto col pubblico è obbligato a indossare D.P.I. (dispositivi di protezione individuali, quindi mascherine, guanti e quant’altro).
- Potrà essere rilevata all’entrata la temperatura corporea.
- Reception e cassa dovranno essere dotate di barriere fisiche.
- Frequente pulizia e disinfezione degli ambienti.
- Favorire il ricambio d’aria negli ambienti chiusi.
- Per gli impianti di condizionamento deve essere esclusa la funzione di ricircolo dell’aria.
- I guardaroba devono essere dotati di sacchetti porta abiti monouso.
Mario Lorini, presidente dell’ANEC. ha così commentato: “Si tratta di un passo importante per consentire la ripartenza del settore di spettacolo, fermo da quasi 4 mesi con oltre 30 milioni di presenze perdute e con un percorso di ripartenza che sarà graduale e porterà entro poche settimane ad un ritorno a regime con nuovi titoli in arrivo nelle sale. Il cinema in Italia può ripartire uniformemente a quanto avviene nei principali mercati europei, dimostrando di essere pienamente allineato anche sotto l’aspetto della sicurezza degli spettatori e tutela dei nostri collaboratori. Adesso pensiamo ad una importante campagna di comunicazione a sostegno delle sale che riaprono. Cinema di città, multisale, arene all’aperto, gli esercenti progressivamente riapriranno e sono pronti ad accogliere il pubblico”.
In Italia la percentuale dei cinema aperti finora resta comunque bassa e le norme non hanno convinto tutti. Ad esempio Luigi Grispello, presidente dell’AGIS Campania (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), nonchè titolare di tre importanti sale cinematografiche napoletane (America Hall, Filangieri e Metropolitan), sull’eventuale riapertura dei cinema ha dichiarato : “Le regole sono ancora confuse, ci sono dubbi sull’obbligo delle mascherine e non ci sono film in uscita. Per questo i cinema tornano all’antico e quest’estate non sono orientati a riaprire. Tutto è rimandato a settembre, quando potranno riprendere le uscite dei film di prima visione e quando avremo anche il polso dell’evoluzione del contagio. So che alcune multisale come The Space vorrebbero riaprire il 1 luglio, vedremo”.
Via libera invece per le arene all’aperto e i drive-in.