VRE, Virtual Reality Experience è un progetto ideato da Mariangela Matarozzo e prodotto dall’Associazione culturale Iconialab, ed è il primo festival italiano dedicato al vasto mondo delle Realtà Estese (XR). Il festival nasce per indagare gli utilizzi e l’impatto delle nuove tecnologie e dei linguaggi immersivi sul nostro prossimo futuro: già adesso la realtà virtuale, negli ambiti di VR/AR/XR, sta rivoluzionando il modo di fare arte, cultura e a breve diventerà elemento chiave di successo nel business. Il Virtual Reality Experience ospitato a Roma è un osservatorio che apre finestre su nuovi orizzonti attraverso una selezione di opere VR provenienti dai più importanti festival internazionali e che sfrutta il gaming come strumento raffinato per la valorizzazione del Patrimonio culturale. Nel corso delle Talk ospitate durante il festival si può entrare in contatto con alcune tra le voci più autorevoli del settore, mentre con le VR Experiences internazionali, le Performance live tra teatro e musica e l’incursione nel cinema tradizionale si riesce a percepire la straordinarietà di queste nuove tecnologie.
VRE 2020: Si parte dalla grafica per disegnare la prossima edizione Sempre più virtuale, sempre più reale
La manifestazione riapre i battenti dal 16 al 18 ottobre 2020; in quei giorni verrà riproposta la seconda edizione del VRE – Virtual Reality Experience, il festival internazionale dedicato al mondo dell’audiovisivo immersivo (video realizzati a trecentosessanta gradi) con la finalità di diffondere il Cinema VR e di presentare al pubblico il ruolo e l’impiego delle Tecnologie Immersive (Extended Reality – XR) sui diversi territori: dall’intrattenimento alla medicina, dall’arte al Business, dalla valorizzazione del patrimonio culturale al gaming.
VRE – Dove e come vederlo a Roma e dal tuo divano di casa
Quest’anno il Festival indossa, come ben sai, una veste sempre più digitale a causa anche del virus e della costrizione a non condividere insieme sul luogo diverse esperienze. Il primo segnale di novità arriva proprio dalla creatività a cura di Francesco Barbieri. L’immagine del Festival 2020 raffigura una donna in un luogo senza coordinate, fatto di suoni, di colori, di immagini, di linee geometriche che si incontrano e si intrecciano. Per dare un senso al messaggio verrai avvolto anche tu come noi senza però essere toccati nella realtà. Potrai trovarti in un passato lontano o in un futuro indefinito, nella tua abitazione o dall’altra parte del mondo. Il Festival avvicinerà sia te che tutti noi alle nuove situazioni alle quali ci dovremo abituare sempre più in futuro. Ci troviamo esattamente dove nascono nuove configurazioni di significato e dove si spalancano nuovi orizzonti; dove ogni nostro senso acquisisce una nuova ricettività e risponde in maniera amplificata. Alcuni suoni ci travolgono acuti e fuggevoli, altri si presentano graduali e massicci; le immagini si moltiplicano e si accorpano dando vita a nuove forme geometriche e colorate. Per darti un assaggio di ciò che sarà l Festival ti invitiamo a cliccare qui e scoprire ciò che accaduto nel 2019 in attesa che venga distribuito il programma di quest’anno.