The road of the Avengers Endgame parte parte 10° – I Guardiani della Galassia Vol.1

Il 2019 ha inizio! Non poteva mancare la nostra consueta abitudine ma, quella di ritrovarci qui settimanalmente per raccontarci tutte le ultime novità di casa marvel, ma soprattutto per rivivere insieme i capitoli fondamentali della costruzione di questo grande universo

Stiamo parlando del Marvel cinematic Universe e questa è The road of the Avengers Endgame, tenete allacciate le cinture, si parte per un altro grandissimo viaggio!

Lo stesso James Gunn ha un cameo nel film (nei panni di un Sakaaran) e suo fratello Sean è Kraglin, la spalla di Yondu che vediamo accanto a Rooker nella foto qui sopra. Sean Gunn ha fatto anche da rimpiazzo con tutina per due personaggi in CG, Thanos e Rocket, ideando alcune gag usate poi nel film. Il cameo di Stan Lee previsto da Gunn era molto diverso. Il Sorridente avrebbe dovuto essere uno dei trofei del collezionista e mostrare il medio a Groot, ma l’idea non è piaciuta molto ai produttori…

UNA NUOVA ERA!

Dopo esserci gonfiati con cibi e bevande a più non posso durante queste festività, possibilmente riposati a dovere per questo nuovo inizio d’anno, non potevo che risvegliare i vostri sensi con un film che per molto tempo rimarrà indelebile nelle nostre menti di marvel zombies, sto parlando del primo grande episodio dedicato ai Guardiani della Galassia.

Chi l’avrebbe mai detto? Un passo davvero azzardato per la marvel, tentare di portare sul grande schermo alcuni tra i personaggi più improbabili, e con meno notorietà del mondo fumettistico, che difficilmente ci saremmo aspettati di vedere. Poi naturalmente sappiamo tutti come è andata a finire e di come James Gunn sia riuscito a regalarci uno dei film più di nicchia, ora divenuto un cult del genere, di questa grande era dei cinecomics.

Stan Lee che fa il playboy dello spazio l’avete visto tutti, ma Guardiani della Galassia è pieno di cameo non così facili da individuare. Nella foto qui sopra, James Gunn è in compagnia di Lloyd Kaufman, fondatore e presidente della Troma e idolo personale di Gunn, che proprio alla Troma ha mosso i suoi primi passi nel mondo del cinematografò. Nel film, Kaufman è uno dei prigionieri che urlano contro Gamora quando la banda arriva nella prigione Kyln.

LE ORIGINI

Facciamo qualche passo indietro e cerchiamo di capire le origini di questo gruppo. I Guardiani sono attivi nel XXXI secolo in una linea temporale alternativa dell’Universo Marvel conosciuta come Terra-691, al contrario di quanto si pensi, non sono i membri che appaiono nel film ad essere i fondatori di questo gruppo.  I membri originali della squadra includono: il Maggiore Vance Astro, un astronauta proveniente dalla Terra del XX secolo; Martinex T’Naga, una creatura di cristallo proveniente da Plutone; Capitan Charlie-27, un soldato proveniente da Jupiter e Yondu Udonta, un “nobile selvaggio” dalla pelle blu proveniente da Centauri-IV. Tutto questo iniziò nel lontanissimo 1969 e proseguì per qualche anno con diverse saghe editoriali, dopodiché dei guardiani non si seppe più nulla fino al 2008.

Un secondo team di Guardiani della galassia è stato creato nel 2008 da Dan Abnett and Andy Lanning, riunendo alcuni personaggi presenti nella saga fantascientifica Annihilation: Conquest. Questa nuova incarnazione del team ha avuto la sua testata regolare con un nuovo leader a comando: Star-Lord che decide di formare un supergruppo di eroi che fossero in grado di prevenire ulteriori pericoli che potessero minacciare la galassia.

A tal fine recluta il super mago spaziale Adam Warlock, Drax il distruttore, Gamora, Phyla-Vell (la figlia minore di Capitan Marvel, ora conosciuta come Quasar), il procione alieno Rocket Raccoon e Groot, con la telepate Mantis e il cane super-intelligente Cosmo come staff di supporto. Ad essi si aggiungerà Dragoluna, deceduta durante Annihilation e riportata successivamente in vita da Phyla-Vell. La base delle operazioni viene fissata, su consiglio di Nova, ad Ovunque, una stazione spaziale ricavata all’interno della testa di un Celestiale.

Prima dell’uscita nelle sale USA, Guardiani della Galassia è stato mostrato in una proiezione privata a Bill Mantlo, sceneggiatore di tante serie Marvel negli anni 80 e co-creatore di Rocket Raccoon. Mantlo oggi ha 62 anni e dal ’92 vive alle prese con i danni cerebrali irreparabili lasciatigli da un incidente (fu investito da un pirata della strada mentre andava sui pattini). Secondo quanto dichiarato dal fratello Michael, a Mantlo il film è piaciuto molto. Guardiani della Galassia cita rispettosamente Bill Mantlo nei credits.

I (NUOVI) GUARDIANI DELLA GALASSIA

I Guardiani della Galassia appaiono nel Marvel Cinematic Universe. Sono proprio basati sulla versione del 2008 della squadra e i membri sono Peter Quill / Star-Lord (Chris Pratt), Gamora (Zoe Saldana), Drax il Distruttore (Dave Bautista), Rocket Raccoon (con la voce originale di Bradley Cooper) e Groot (Vin Diesel doppiatore in lingua originale).

La Marvel vuole sfruttare a pieno tutto il suo repertorio di personaggi, e vuole dare vita ad un nuovo filone che possa raccontare storie slegate (anche se in realtà non lo sono) dalla famiglia degli Avengers, con una serie di eventi narrati in altri mondi, in altre galassie, estendendo i confini della fantasia più fervida. Se da una parte molti sono i rischi nel fare un film dedicato a personaggi cosi inediti con la possibilità di incappare un fallimento al box office, dall’altra non esistono vincoli o paletti da rispettare nel narrare vicende che non riguardano personaggi di un certo calibro come Iron Man, Captain America o Thor, già così noti al pubblico e a diversi fan di tutto il mondo che difficilmente sarebbe possibile una storia così diversa dal fumetto e delle origini totalmente riscritte.

La scena, durante i titoli di coda, in cui il piccolo Groot balla sulle note di “I Want You Back” dei Jackson 5? James Gunn ha voluto lì quel brano perché è il suo pezzo preferito, e pare che per il motion capture dell’alberello danzante sia stato proprio lui a farsi il balletto…

LA TRAMA

L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, il procione armato; Groot, l’umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.

Il film è un successone! Acclamato dalla critica è venerato dai fan Marvel di tutto il mondo e non solo, diventa fra tutti i film Marvel anche il più innovativo e originale, con una verve comica e satirica che non disturba, anzi, allieta e rende il film mai monotono e sempre costantemente su alti livelli di adrenalina e godibile intrattenimento.

James Gunn viene osannato e reso tra tutti i registi Marvel quello più bizzarro e eclettico, capace di infondere nuova ninfa vitale all’universo Marvel, con umorismo e comicità trasforma un progetto rischioso in un film dalle basi solide e lo fa con classe e fluidità, con una buona gestione di spazio riservato in maniera adeguata ad ogni singolo personaggio, effetti speciali di gran lunga sbalorditivi, ma sopra ogni cosa una colonna sonora da urlo, apprezzata soprattutto dai cultori degli ottanta come me.

Si è preso tutti in giro Vin Diesel per quella storia dell’unica battuta recitata in tutto il film (“Io sono Groot”), ok, soldi rubati, eccetera eccetera. Beh, non è stata esattamente la passeggiata che si potrebbe credere: Diesel/Gigioni ha dovuto registrare quella frase più di MILLE volte. Un lavoro che, a detta dell’attore, gli è stato molto utile, perché lo ha aiutato ad uscire dalla depressione in cui l’aveva precipitato la morte dell’amico Paul Walker.

UN SUCCESSO “GALATTICO”

Si può dire con tutta onestà che il vero cambiamento dell’universo Marvel, o almeno il primo dei tanti, avviene proprio a questo punto e con questo film, qui si rimescolano le carte e si decide di realizzare film con ritmi e toni diversi a seconda del personaggio rappresentato. Se volessi farvi un esempio più calzante è come se per la prima volta all’interno di un genere come questo, che fino a vent’anni fa era ritenuto adatto solo ad un pubblico di appassionati o bambini, non solo si alza l’asticella della qualità ma si comincia a catalogare a seconda dei film generi diversi, sempre facenti parte di un unico grande progetto ma diversi fra loro, con una loro integrità e un carattere.

Guardiani della Galassia è il secondo film con Dave Bautista (aka il bressler Batista) e Vin Diesel nel cast, dopo il pessimo Riddick (2013). Bautista ha ammesso di essere scoppiato a piangere quando ha saputo che l’avevano preso per interpretare Drax: far parte di un film Marvel era un suo sogno. Le sessioni di trucco per trasformarlo in Drax duravano 5 ore, durante le quali era costretto a restare in piedi reggendosi a delle maniglie. Nel corso delle riprese si è riusciti a scendere a circa 3 ore, mentre per levar via tutto quel trucco occorrevano ogni volta 90 minuti.

Non poteva che iniziare bene questo 2019, e se parliamo di cambiamenti nulla è più azzeccato come paragone a quello che è stato I Guardiani della Galassia per la storia dei cinecomics, un grandissimo cambio di percorso, l’inizio di qualcosa di diverso. Possa essere, per voi tutti, il film in grado di darvi stimolo e positività per cominciare quest’anno nel migliore dei modi.

The road of the Avengers Endgame vi saluta e vi aspetta settimana prossima per un’altra grandissima puntata, intanto vi auguro una buona epifania e un felice rientro dalle ferie e un ottimo inizio anno 2019.

Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
In iCrewPlay diamo spazio al tuo pensiero! Commenta!x
()
x
Condividi su facebook
CONDIVIDI
0