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The Boys: il regista rinuncia alle armi nella serie tv

Christian Iannone 4 anni fa Commenta! 7
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Someone hurt or killed on my set is my worst nightmare. Sending love to Halyna Hutchins' family, @JensenAckles, cast & crew of "Rust." I'm so sorry. In her memory, a simple, easy pledge: no more guns with blanks on any of my sets ever. We'll use VFX muzzle flashes. Who's with me?

— Eric Kripke (@therealKripke) October 22, 2021

Con questo tweet Eric Kripke annuncia che sul set di The Boys, la fortunata serie tv tratta dai fumetti di Garth Ennis e pubblicati dall’americana DC Comics, non verranno usate armi di scena reali. E anzi – rincara la dose Kripke – queste armi non saranno presenti neanche su ogni suo futuro set cinematografico. Il pretesto per questa azione arriva dalla presenza di Jensen Ackles nel cast di Rust (il film durante le riprese del quale Hutchins ha perso la vita) e in quello della terza stagione della serie tv The Boys.

Contenuti
Cosa sono le armi di scena?Sono necessarie le armi vere?The Boys: la trama della serie tv

Le pistole di scena saranno sostituite da armi finte, incapaci di riprodurre gli effetti di un proiettile: la CGI farà il resto, replicando il fuoco delle armi. Considerata la quantità di violenza nella serie tv e il numero di conflitti (a fuoco e non), l’utilizzo di armi e pistole è massivo: chissà che possa influire in qualche modo sul pensiero dei produttori di Hollywood.

Alla fine del tweet Kripke esprime tutta la sua solidarietà e la vicinanza alla famiglia di Halyna Hutchins, oltre a fare appello ad altri colleghi per unirsi a lui in questa presa di posizione.

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Cosa sono le armi di scena?

Un’arma di scena – comunemente conosciuta come pistola a salve – è un oggetto, appunto, di scena: una categoria di materiali che viene usato per ottenere un effetto il più possibile realistico su un set cinematografico.

In particolare un’arma di questo genere non ha nulla da invidiare a una normale pistola, anzi, è una vera e propria pistola. L’unica differenza sta infatti nei proiettili: i colpi a salve non sono del tutto innocui, anzi. Anche nel loro caso siamo in presenza di componenti letali nella fase di innesco e di fuoco. Viene bruciata la polvere da sparo, e insieme al gas caldo questi due elementi riproducono la fiammata che farebbero armi caricata con un vero proiettile. È importante considerare che la forza del gas viene calcolata in modo che il colpo a salve produca una fiammata di circa 20 centimetri. Non è esattamente qualcosa di innocuo.

Sono necessarie le armi vere?

Risposta veloce: No, da un punto di vista pratico le armi vere non lo sono, ci sono dei sostituti. Dal punto di vista della resa realistica di ciò che si sta girando, le armi vere aiutano a snellire il lavoro di post-produzione (e a risparmiare comunque soldi: bisogna ogni tanto ricordarsi che le case di produzione sono vere e proprie aziende).

È certo sorprendente pensare che una vera pistola possa essere usata in un luogo dove tutto è finto: e ciò crea dentro di noi uno stato di paura.

Risposta lunga: Le armi da fuoco non sono gli unici oggetti di scena ad essere reali. Ti ricordi di Nightmare on Elm Street, di Wes Craven (sì, l’originale del 1984)? Quando chiesero al tecnico di costruire l’oggetto più iconico del personaggio di Freddy Krueger, ossia il suo guanto munito di rasoi. L’attrezzista allora usò non delle repliche di coltelli, ma vere e proprie lame taglienti. E ovviamente qualcuno si tagliò con queste vere e proprie armi. Ma di questo ne parleremo un’altra volta.

Un incidente è qualcosa che purtroppo avviene, è l’errore che non si può evitare: può essere un errore da poco, come Tom Cruise o Daniel Craig che quando scelgono di fare i propri stunt si rompono un paio di costole o una gamba; altre volte invece l’errore è da attribuire al reparto tecnico, avviene a priori. E allora, come nel 1993 sul set de Il Corvo, quella piccola negligenza, o la svista, o a volte il corso degli eventi portano a esiti più tragici.

Non sappiamo ancora, e la polizia non si è sbilanciata – e ovviamente: si tratta comunque di un’indagine in corso, non possono trapelare troppe informazioni –, a chi attribuire la responsabilità dell’incidente che ha coinvolto Halyna Hutchins. Non sappiamo neanche se l’errore sia imputabile solo al tecnico delle armi, o alla negligenza della casa di produzione in materia di sicurezza sul lavoro. Nei giorni precedenti all’evento nefasto, infatti, a quanto pare qualcuno aveva già fatto presente che si erano verificati altri incidenti sul set: proprio lo stuntman di Alec Baldwin si era trovato in mano con una pistola che doveva essere scarica, e che invece ha fatto fuoco. Inoltre, prima che la pistola facesse fuoco il tecnico delle armi avrebbe urlato “Cold!”, che significa che un’arma da fuoco è scarica.

Il corvo

The Boys: la trama della serie tv

Nel mondo di The Boys non è sorprendente il fatto che i supereroi siano reali e parte integrante della quotidianità delle persone. Ad essere sorprendente è però il fatto che vengano considerati al pari di una star hollywoodiana: sono i protagonisti di film, pubblicità, sponsor per i prodotti (quasi come in Kingdome Come, la graphic novel DC illustrata dal maestro Alex Ross, in cui la trinità della Justice League si ritrova in un ristorante ispirato proprio al super-gruppo). Ma le sorprese gradevoli purtroppo finiscono qui: i super, dediti con passione sfrenata a tutti i tipi di vizi, a incrementare il proprio ego, a inseguire la fama, per raggruppare sempre più potere nelle loro mani, si spacciano come esempi di virtù, mentre nell’intimo sono tanto umani quanto le persone comuni, se non addirittura più fragili e seducibili.

La vita continua così in The Boys, finché al protagonista non viene portato via un carissimo affetto per un errore di un super: e allora un incontro fortuito cambierà la sua vita, che da quel momento sarà dedicata a rivelare la menzogna che sono i super-umani. Nascono così i The Boys, un gruppo di persone che si prendono la briga di presentare ai super il conto per le loro azioni.

La serie tv è prodotta e distribuita da Amazon Prime Video, la trovi qui.

The boys 2 recensione

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