Settlers (Coloni)
Regia: Wyatt Rockefeller; soggetto e sceneggiatura: Wyatt Rockefeller; fotografia: Willie Nel; scenografia: Marinda Richter; costumi: Dihantus Engelbrecht; musiche: Nitin Sawhney; effetti speciali: Rachel Gatt; montaggio: Johnny Daukes; interpreti: Johnny Lee Miller (Reza, il padre), Sofia Boutella (Ilsa, la madre), Brooklynn Prince (Remmy, la figlia da bambina), Ismael Cruz Cordova (Jerry), Nell Tiger Free (Remmy, da adolescente); produzione: Julie Fabrizio, Joshua Horsfield, Johan Kruger, Jason Mandl, Kenny Moleme per Jericho Motion Pictures, Intake Films, Brittle Star Pictures, 42; distribuzione: IFC Midnight; origine: Regno Unito, Sudafrica – 2021; durata: 103′.
Trama
Una famiglia, composta dal padre Reza (Miller), dalla madre Ilsa (Sofia Boutella) e dalla loro figlia di 8 anni Remmy (Prince), si trova in una piccola e solitaria colonia – poco più di una fattoria – sul pianeta Marte, in un futuro prossimo. Un giorno essi vengono attaccati da tre banditi. Padre e madre ne uccidono due, per proteggere la loro figlia Remmy, ma un terzo sopravvive e uccide il padre. Restano a presidiare la fattoria Ilsa e sua figlia. Il bandito, di nome Jerry, penetra in casa e chiede una tregua di trenta giorni per dimostrare di potersi integrare nella famiglia, proteggendole e garantendo la loro sopravvivenza. Col passare dei giorni Ilsa inizia ad avvicinarsi all’uomo ma, trascorso il periodo di tregua, vedendo che la figlia non riesce ad accettare l’assassino di suo padre come nuovo capo-famiglia, tenta di sparargli, ma fallisce, morendo durante la lotta. Ormai Jerry e Remmy sono soli, con l’unica compagnia di “Steve”, un robot così battezzato da Remmy e trovato per caso in un magazzino.
Gli anni passano e Remmy è ormai una giovane donna, ma il suo atteggiamento verso Jerry resta scostante e diffidente, nonostante l’uomo si sia preso cura di lei. Una sera, Jerry le regala un ritratto di sua madre e la ragazzina scoppia a piangere. Nel consolarla, l’uomo la bacia. Remmy è atterrita, Jerry è convinto che, data la loro convivenza, sia naturale e doveroso per loro avere rapporti sessuali e mettere al mondo dei figli. Remmy decide di scappare. Jerry scopre i suoi preparativi di fuga e tenta di violentarla, ma interviene Steve che colpisce Jerry al collo. Remmy riesce a liberarsi e uccide Jerry. Rimasta sola, decide di partire per cercare altri esseri umani al di fuori della colonia, lasciando Steve ad occuparsi della fattoria.
Il commento del redattore
Abbiamo selezionato per voi alcuni dei film presenti al Trieste Science+Fiction Festival: Settlers di Wyatt Rockefeller è il primo che abbiamo visto. L’idea di partenza è interessante: una famiglia chiusa in un ranch ai confini del mondo, deve affrontare la lotta per la sopravvivenza in un mondo ostile (Il paesaggio del Sudafrica, dove è stato girato il film, è perfetto per riprodurre il pianeta Marte). Quando le condizioni sono al limite, si sa, bisogna essere spietati: carità cristiana e umanità sono messi da parte di fronte alla necessità ed è quello che succede nel film. L’eroina è Remmy, bambina e poi donna, l’antagonista è chiaramente Jerry, ma un uomo così disperato può essere il villain di questa storia? Il regista (anche sceneggiatore) si schiera apertamente dalla parte della ragazza e spinge lo spettatore a fare lo stesso: la necessità biologica non è una giustificazione per sospendere i sentimenti e la giusta vendetta, per quanto questa sembri irrazionale.
Gli attori sono il punto di forza del film (Sofia Boutella su tutti), i difetti sono la mancanza di un contesto storico preciso che spieghi come gli altri insediamenti su Marte siano andati distrutti e perchè la famiglia sia stata costretta a fuggire dalla Terra. La mancanza di ritmo, soprattutto nella parte centrale rischia di annoiare.