Non lo si può certo considerare il film evento dello scorso anno, ma Scary Stories to Tell in the Dark, ha colpito favorevolmente pubblico e critica e ha conseguito buoni incassi al botteghino globale, sforando i 100 milioni di dollari con un un budget di produzione di poco meno di 30. A fronte di questo, la produzione ha confermato l’avvio dei lavori per un nuovo sequel e il regista del primo capitolo, André Øvredal, supervisionato dal produttore, il visionario Guillermo Del Toro, tornerà dietro la cinepresa per dirigere anche il secondo.
Nella nostra recensione, abbiamo sintetizzato le caratteristiche migliori del film, che, seppur non considerabile un vero e proprio horror e con qualche lacuna dal punto di vista dell’ambientazione temporale, non eccessivamente curata, ci è comunque piaciuto e per come si svolge la storia era lecito aspettarsi almeno una seconda parte dato che molte domande non hanno avuto risposta.
Inoltre, l’omonima saga di racconti per ragazzi di Alvin Schwartz, pubblicata dal 1981 al 1991 e precursore di una collana ben più famosa, quella dei “Piccoli Brividi”, si suddivide in ben 29 storie e nel primo film i personaggi sono tratti da 4 o 5 di queste ed è quindi normale aspettarsi che nel sequel saranno presenti probabilmente molte più creature in altrettanti nuovi racconti.
La storia di Scary Stories to Tell in the Dark, racconta le vicende di Stella e dei suoi amici che, in fuga dal classico bulletto del quartiere, decidono di nascondersi in una casa avvolta dal mistero nella quale, si racconta, si aggiri lo spettro di una scrittrice di racconti dell’orrore, Sarah Bellows. In una stanza segreta, rinvenuta dagli stessi ragazzi, Stella troverà un manoscritto ricco di storie del terrore e deciderà, di nascosto, di portarselo a casa. Suo malgrado, così facendo, risveglierà una forza maligna che inizierà a prendersela con i giovani visitatori della magione i quali scopriranno di essere gli sfortunati protagonisti delle storie trovate nel manoscritto. L’unico modo per fermare la maligna entità è risalire alle origini della sua famiglia e scoprire il sistema per fermare la maledizione che da sempre avvolge i Bellows.
Lo stile del film ci ha ricordato molto Stranger Things, la saga di grande successo targata Netflix e prossima alla sua quarta e ultima stagione. La formula evidentemente funziona dato che sempre più produttori la sfruttano per ricavarne storie da portare nelle sale cinematografiche ottenendo spesso successi di pubblico e critica a volte totalmente inaspettati.
Al momento non è dato sapere quali componenti del cast torneranno nel sequel di Scary Stories to tell in the dark, ma è plausibile che rivedremo i protagonisti del primo film: Zoe Magaret Colletti, Michael Garza, Austin Zajur, Gabriel Rush e Natalie Gabzhorn che al momento non sembrano aver partecipato ad altri progetti importanti. Naturalmente non appena ci saranno ulteriori notizie, non mancheremo di aggiornarti.