Tra le grandi manifestazioni di fumetti, ho spesso sentito parlare del Romics e finalmente quest’anno ho avuto la possibilità di trascorrere una giornata alla XXXII edizione della rassegna organizzata dalla Fiera di Roma e da Isi.Urb – I Castelli Animati. Abituato alle indimenticabili esperienze del Lucca Comics, non sono partito con altissime aspettative, ma sono tornato ugualmente a casa totalmente soddisfatto.
In generale, non si tratta di una fiera molto grande strutturalmente, con solo cinque padiglioni e in alcuni di essi ho trovato stand molto simili o addirittura uguali; mancavano grandi partner, come ad esempio un’intera area organizzata da Panini Comics, e interessanti anteprime cinematografiche. Non dimentichiamo che Romics ha ospitato artisti nazionali ed internazionali, allestendo mostre a loro dedicate, come “The art of Dylan Cole”.
Celebrato con l’assegnazione del Romics d’Oro durante la XXXII edizione del Festival, il production designer e art director americano è stato candidato agli Academy Award grazie al suo lavoro per Avatar La via dell’Acqua. Supervisore del design di tutte le creature, le ambientazioni e la vegetazione di Pandora fin dalle origini di Avatar di James Cameron, Cole ha partecipato ad oltre 60 film con ruoli artistici diversi nei suoi vent’anni di carriera; nel 2010 ha ricevuto il Directors Guild of America Award per il Production Design per il suo lavoro in Avatar e una nomination dall’Art Directors Guild per il Production Design per Alice in Wonderland e per Tron: Legacy.
Continuando a girare per il padiglione 8 ho potuto ammirare anche la mostra “Simone Bianchi: pellegrino tra gli spazi”. L’illustratore italiano è stato grande protagonista del Romics, con le sue opere dal mondo Marvel e DC, soprattutto a tema Batman, omaggiato sin dalla copertina della manifestazione per i suoi 85 anni. Purtroppo il 7 Aprile, il giorno in cui ho visitato la fiera capitolina, Simone Bianchi non era presente, ma è stata un’ottima occasione per rendere omaggio allo scomparso Akira Toriyama e ad un altro interessante anniversario fumettistico.
Romics XXXII: c’era una volta un drago…
Il sentiero per arrivare alla fiera è stato lungo e tortuoso: scale, cavalcavia, tunnel… sembrava di essere alla fine del Serpentone che porta al pianeta di Re Kaio, pronti per un ricco allenamento a suon di fumetti, anime e gadget nerd a volontà. Alla fine della giornata davvero mi sentivo di aver passato molte più ore del normale, come all’interno della Stanza dello Spirito e del Tempo. Potrei continuare all’infinito con le citazioni a Dragon Ball, soprattutto perché da mezzogiorno ho seguito l’omaggio dedicato ad Akira Toriyama organizzato da Sergio Algozzino, Paolo Barbieri, Alessandro Falciatore, Sabrina Perucca, Cristian Posocco e Filippo Sandri.
A quest’appuntamento del Romics si è parlato soprattutto di come il fumettista giapponese, scomparso il primo marzo scorso, abbia cambiato non solo il mondo dei manga, ma l’intero immaginario collettivo: è entrato nella quotidianità di tanti bambini diventati ormai adulti che non dimenticheranno mai i pomeriggi passati ad assistere ai continui scontri di Goku e dei suoi amici anche nell’anime, alla ricerca delle Sette sfere del drago. Akira Toriyama ha creato universi straordinari, unendo l’ironia, l’azione, l’amicizia nelle simpatiche avventure del Dr. Slump & Arale e con i viaggi meravigliosi e sempre sorprendenti di Dragon Ball.
Emblema di questo ricordo è lo scorrere delle cover del manga di Dragon Ball e delle diverse foto di alcuni fan in compagnia dei loro personaggi preferiti. L’opera di Akira Toriyama è stata celebrata molto anche dai cosplay, dai tanti gadget e disegni sparsi per il Romics. Nell’area movie ho ammirato la mostra dedicata a Ghostbusters: Minaccia Glaciale con tanto di auto a tema e artwork. Inoltre, ho partecipato a un gioco da tavolo dedicata al cinema e al nuovo film Civil War, non ancora in commercio ed ideato da due giovani ragazzi, Federico e Marcello.
Mi ha colpito molto l’area games, molto arcade e simile a un’immensa sala giochi, condita da biliardino, pindball, laser game e tanti videogiochi. Il 75° compleanno di Topolino è l’altro importante anniversario del Romics di cui ti parlavo prima: il 7 Aprile del 1949, esattamente 75 anni fa, nasceva il Topolino come lo conosciamo oggi e dalle prime pagine di questo numero celebrativo possiamo leggere i passi che ha compiuto nelle edicole italiane. Ho approfittato della presenza degli autori Alex Bertani, Andrea Freccero e Marco Gervasio per apporre la loro firma su questa copia da collezione e anche sul numero dedicato alla scorsa edizione di questa fiera.
In questa giornata anche Ricardo Zara ha ricevuto il Romics d’oro: noto per essere stato il cantante e bandleader del gruppo musicale I Cavalieri del Re, ha parlato dell’iconicità di alcune sue sigle televisive di cartoni animati, come quelle di Lady Oscar e de L’uomo tigre.
L’esperienza si è conclusa sempre all’insegna della musica, con l’emozionante concerto di Giorgio Vanni, in cui ho riascoltato le sigle dei cartoni che mi hanno accompagnato da bambino, da One Piece a Detective Conan, da I cavalieri dello Zodiaco a Pokemon, non dimenticando le tre canzoni dedicate a Dragon Ball, in ricordo ancora una volta di Akira Toriyama. In entrambe le occasioni era presente Dj Osso, conosciuto per i suoi mix a tema cartoni e tv.
Rispetto alle altre fiere, il Romics si svolge due volte all’anno e il prossimo appuntamento sarà dal 3 al 6 ottobre.