Grace Patricia Kelly nasce a Filadelfia il 12 novembre 1929. Figlia di un ex campione olimpico di canottaggio, John Brendan Kelly, arricchitosi col commercio di mattoni per l’edilizia e di un’allenatrice di atletica ed ex indossatrice di origine tedesca, Margaret Maier, Grace è la terzogenita di casa, allevata nella fede cattolica. Da giovane mostra subito una certa indipendenza, iniziando la carriera da indossatrice a New York, mentre studia all’Accademia d’Arte drammatica. Pelle che sembra di porcellana, capelli biondi e occhi azzurri, oltre che per la bellezza e il talento per la recitazione, spicca per il portamento e la raffinata eleganza che le guadagnano l’ammirazione di produttori e registi che fanno a gare per offrirle le prime scritture, a Broadway e poi in televisione. Il suo apprendistato dura poco e il passaggio al cinema sembra l’approdo più naturale per una carriera che si annuncia promettente.
Gli esordi e il successo
Il debutto sul grande schermo avviene nel film La 14ª ora di Henry Hathaway, nel quale la ventiduenne Grace interpreta una giovane sposa in procinto di divorziare che, colpita dalla drammatica scena di un uomo in piedi sul cornicione di un grattacielo e pronto a lanciarsi nel vuoto, cambia idea decidendo di riconciliarsi col marito. Il protagonista del film Richard Baseheart offre una rappresentazione così convincente da attirare l’attenzione del regista italiano Federico Fellini che lo scritturerà per per La Strada (1954). Quanto a Grace Kelly, impressiona la maturità con cui recita nonostante la giovane età. Viene notata per questo dal regista Fred Zinneman che la sceglie, ad appena 23 anni, come partner di Gary Cooper per il western Mezzogiorno di Fuoco. In questo memorabile capolavoro Grace è Amy, la giovane sposa dello sceriffo Kane, che per motivi religiosi (è quacchera) professa avversione a ogni genere di violenza e vorrebbe lasciare la città. Kane rifiuta, consapevole che il bandito Miller, in arrivo col treno di mezzogiorno, lo cercherà per ucciderlo e prima o poi lo troverà. Amy decide allora di partire da sola con il treno, pur essendo combattuta dal desiderio di restare con il suo uomo quando questi dovrà affrontare i fuorilegge. Convinta a non abbandonarlo dalla ex amante di Kane, Helen Ramirez, sarà proprio Amy l’unica persona ad aiutarlo, sparando a uno dei banditi. Il film vince 4 Golden Globe e altrettanti Oscar: Cooper riceve entrambi i premi come miglior attore, mentre Grace Kelly viene ignorata. L’anno successivo l’attrice di Filadelfia si trova di nuovo al centro di un triangolo amoroso con Clark Gable e l’ardente Ava Gardner. Nei panni di Linda, avvenente moglie di un antropologo, riceve una doppia nomination, al Golden Globe e all’Oscar, ma deve arrendersi all’amorevole prostituta Donna Reed di Da qui all’eternità. Ormai è una star e la notorietà propizia l’incontro col maestro del brivido, Alfred Hitchcock.
Hitchcock, l’Oscar e il matrimonio
Col regista inglese Grace Kelly interpreta 3 film: tutti capolavori all’apice della settima arte. Di volta in volta la bionda attrice è moglie in pericolo di vita ne Il delitto perfetto (1954), amorevole fidanzata del reporter-investigatore James Stewart in La finestra sul cortile (1954) e donna fatale che circuisce il ladro gentiluomo Cary Grant in Caccia al Ladro (1955). In quest’ultimo film Grace offre una delle sue interpretazioni migliori: bellissima e sensuale cattura lo sguardo di donne e uomini, esprimendo un carisma assoluto, esaltato dall’aura d’irragiungibilità che la circonda. Lo stesso Hitch (come affettuosamente Grace lo chiamava) ne è conquistato a tal punto da coniare per lei il soprannome di “Ghiaccio bollente”, un ossimoro che descrive alla perfezione la sensazione che uno spirito infuocato arda sotto la superficie austera della sua algida bellezza . Proprio sul set del film, girato sulle spiagge e tra i panorami mozzafiato di Montecarlo avviene il primo incontro con Ranieri III, principe di Monaco. Nel 1954 intanto ha girato La ragazza di campagna per la Paramount.
A sorpresa, nell’edizione degli Oscar di quell’anno, Grace Kelly ottiene la consacrazione vincendo la statuetta per la miglior attrice protagonista, prevalendo sulla favorita Judy Garland di È nata una stella, che per molti avrebbe meritato il premio più di lei (Il salace Groucho Marx, in un telegramma spedito alla sconfitta, definirà l’assegnazione del premio “il più grande furto della storia”). Sul set corre anche voce di una relazione segreta tra lei e il protagonista Bing Crosby, messa a tacere per non danneggiare la reputazione di entrambi, ma soprattutto quella di fervente cattolica dell’attrice. Nel 1956 Grace Kelly fa in tempo a recitare in altre due pellicole: Il cigno in cui curiosamente è una principessa accanto ad Alec Guinness (dal punto di vista estetico, una versione più avvenente del suo futuro marito) ed Alta società, fiacco remake di Scandalo a Filadelfia nel quale interpreta la parte che è stata di Katharine Hepburn, mentre Bing Crosby e Frank Sinatra sostituiscono Cary Grant e James Stewart. Il 19 aprile del 1956 Grace Kelly si ritira dalle scene e sposa il principe Ranieri III di Monaco, al quale darà 3 figli: Carolina, Alberto e Stefanie.
Gli ultimi anni e la tragedia
Dopo il matrimonio Grace non reciterà mai più, dedicandosi alla famiglia e alle sorti del Principato di Monaco. Resta in buoni rapporti con Hitchcock, il quale la considera la sua musa per eccellenza. Hollywood non la dimentica e molti produttori e registi illustri continuano a inviarle sceneggiature, sognando di riportarla sulle scene. Il geniale autore tenterà di riaverla sul grande schermo nel 1964 per Marnie ma, dopo molti tentennamenti, Grace si vede costretta a rifiutare l’offerta, anche a causa del ruolo controverso della protagonista, una cleptomane con un passato di abusi (il ruolo andrà a un’altra delle muse del grande regista, Tippi Hedren).
Da principessa di Monaco ella mostra grande abilità politica, riuscendo ad evitare l’annessione del Principato alla Francia, come raccontato nel film Grace di Monaco (2012) in cui sarà Nicole Kidman a prestarle il volto. Grace Kelly trasforma Monaco in un luogo d’élite conferendo al piccolo stato la notorietà mondiale. Montecarlo vede un’intenso sviluppo immobiliare e diventa un luogo di vacanza, soggiorno e divertimento, quale è ancora oggi; ambìto da tutte celebrità grazie anche ad un regime fiscale estremamente favorevole ai residenti.
La favola della principessa Grace ha purtroppo un epilogo improvviso e triste: nel 1982 Grace Kelly, che è un’ottima guidatrice e per questo tiene a condurre di persona la sua Rover 3500 V8, muore in un incidente d’auto. In seguito, viene accertato che probabilmente, mentre era alla guida, era stata colpita da una lieve ischemia, sufficiente purtroppo a farle perdere il controllo della vettura. A questo proposito è impossibile non ripensare alla sequenza di Caccia al Ladro (in basso) dove una sorridente Grace Kelly, in compagnia dell’atterrito Cary Grant, guida spericolata sui tornanti del Monte Carlo, rischiando più volte di uscire di strada: quasi un oscuro presagio della sua fine.
Il funerale è celebrato il 18 settembre 1982 nella cattedrale di Monaco, dall’arcivescovo Charles-Amarin Brand, davanti ai rappresentanti di decine di Stati, della principessa Diana, di Nancy Reagan, dell’amico attore Cary Grant e del popolo monegasco. L’evento viene trasmesso in diretta televisiva, seguito da almeno 100 milioni di spettatori, a testimonianza del grande affetto che il mondo ancora prova per lei. La salma è tumulata nel deambulatorio in marmo della cattedrale di San Nicola, dove la tomba reale è oggi visitabile vicino a quella del consorte Ranieri III, scomparso nel 2005.