In una sala gremita nel Cinema Barberini nel cuore di Roma, Willem Dafoe incontra la stampa per parlare di Povere Creature!, il film diretto da Yorgos Lanthimos nelle sale dal 25 gennaio. L’attore – che nella pellicola interpreta il Dr. Godwin Baxter – ha parlato della sua esperienza sul set, di com’è stato lavorare con uno degli autori e una delle attrici più quotati del momento, dei temi dell’opera e del suo personaggio.
«Lanthimos è un regista che ha la capacità di creare un mondo» racconta l’interprete. «Lui ti prepara ad entrarci e non ti dà indicazioni di regia, osserva e poi fa gli aggiustamenti. Ciò che mi piace è avere a che fare con qualcuno che ti spieghi questa visione, verso la quale poi tu attore ti muovi per farla tua, per abitarla. Non deve essere qualcosa che necessariamente capisco, ma qualcosa che mi viene dato e presentato verso il quale protendere, da poter assorbire e trasformare per dare vita al personaggio».
Il rapporto di Dafoe e Lanthimos con Emma Stone:
Di trasformazioni, in fondo, è proprio ciò di cui parla Povere creature! Emma Stone è Bella, donna riportata in vita dalla morte dal dr. Baxter, nei cui panni c’è proprio Willem Dafoe che elogia la collega: «Emma è fantastica, non ha atteggiamenti da diva ed è estremamente flessibile. Tutto era incentrato attorno a lei. Lei e Yorgos Lanthimos hanno un rapporto speciale e di grandissima vicinanza, quello di un artista con la sua musa. Noi tutti eravamo sul set per darle supporto e sostegno».
«Sono cresciuto in continuo contatto con gli strumenti chirurgici, spesso da adolescente accompagnavo mio padre medico a fare il turno nella sua clinica» racconta l’attore statunitense con passaporto italiano che vive tra Roma, Los Angeles e New York. «Il fatto che interpreto un medico e uno scienziato ha creato un particolare legame con questo film. Se ci si pensa, per la maggior parte delle persone l’idea di recarsi in ospedale fa paura. Per me invece è una specie di ritorno in famiglia».
Una differenza con il Frankenstein di Mary Shelley:
La storia di liberazione di Bella nasce dunque sotto i ferri operatori di quest’uomo eccentrico, dottore ai limiti dell’eretico. Chiara l’immediata associazione a Frankenstein, ma nel film del regista greco c’è una grandissima differenza con il romanzo di Mary Shelley perché in quella storia «il mostro che il dottore crea è un qualcosa che gli suscita repulsione. Il mio personaggio invece quasi si innamora della sua creatura, le dà seconda chance e in qualche modo la concede anche a se stesso. Crede nella scienza e crede nella possibilità di concedere una seconda vita. Quello che fa è sicuramente non ortodosso e non etico, ma per lui si tratta di un qualcosa di entusiasmante».
Eppure Povere creature! ci dice che forse il tempo della predominanza del maschile è giunto agli sgoccioli, in disperata ricerca di sopravvivenza. «Non sono proprio sicuro di avere una risposta per la salvezza degli uomini, io faccio già una gran fatica nel tentativo di salvare me stesso» scherza Willem Dafoe.
«Quello che posso dire è che la rappresentazione che nel film viene data degli uomini è quella di uomini molto oppressivi nei confronti delle donne, e sono sicuro che molti finiranno per riconoscersi in questi personaggi abusanti. Una cosa mostrata esplicitamente nella pellicola, narrata tutta dal punto di vista femminile, è la capacità di resistenza delle donne dal punto di vista sessuale: forse anche per questo gli uomini le hanno tenute sottomesse per tanto tempo. Il pendolo oscilla e questa che viviamo è un’era di grandi cambiamenti».
Willem Dafoe è anche reduce dalla recente assegnazione della sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood. «La cerimonia è stata bellissima. Si sono presentati amici e colleghi, come Pedro Pascal e Patricia Arquette, che hanno tenuto discorsi meravigliosi e mi hanno fatto sentire parte di comunità. Una cosa che non provi spesso, perché quando sei un attore che partecipa a grandi e piccole produzioni non hai una comunità specifica alla quale appartieni. Ottenere questo riconoscimento è una gratifica e devo ammettere che è anche difficile accettare l’idea che quella stella un giorno mi sopravvivrà».
Povere creature! sarà nei cinema a partire dal 25 gennaio… Assolutamente da non perdere!