Scheda Only Murders in the Building
Genere: Commedia, giallo; Anno: 2021 – in corso; Durata: 26 – 36 minuti (episodio) Stagioni: 2; Episodi: 20; Fotografia: Chris Teague; Montaggio: Matthew Barbato, Julie Monroe, JoAnne Yarrow; Distribuzione: Hulu, Star (Disney+); Paese: Stati Uniti d’America; Ideatore: Steve Martin, John Hoffman; Musiche: Siddhartha Khosla; Produttore esecutivo: John Hoffman, Steve Martin, Jamie Babbit, Dan Fogelman, Jess Rosenthal, Selena Gomez, Martin Short; Casa di produzione: 20th Television, Rhode Island Ave. Productions, 40 Share Productions; Cast: Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Jackie Hoffman, Michael Cyril Creighton, Jayne Houdyshell, Cara Delevigne, Amy Schumer.
Trailer Only Murders in the Building 2
Sinossi Episodio 10 – So chi è stato
Resta una sola domanda: chi è stato? Oh, ma chi vogliamo prendere in giro? Ce ne sono anche altre.
Recensione Episodio 10 – So chi è stato
Dopo un viaggio iniziato a fine giugno, siamo ormai giunti a destinazione con questo finale della seconda stagione di Only Murders in the Building. Ma non siamo tristi, perché Hulu e Disney+ hanno già annunciato che il trio di detective improvvisati tornerà per una terza stagione e, se ci basiamo su questo ultimo episodio, si prospetta una stagione molto interessante, con la new entry nel cast: Paul Rudd.
Paul Rudd, attore ormai conosciutissimo per i suoi ruoli in Ant-Man, ma anche nei precedenti Ragazze a Beverly Hills e Friends, sarà infatti la vittima della terza stagione di Only Murders in the Building, che già preannuncia un Charles Haden-Savage (Steve Martin) come primo sospettato.
Ma lasciamo da parte il futuro, per tornare a parlare dell’ultimo episodio di Only Murders in the Building. La prima cosa da dire è che sicuramente è un finale di stagione costruito quasi alla perfezione, con un plot twist dietro l’altro che non ti permette di staccarti dallo schermo neanche per un secondo. Gli sceneggiatori sono riusciti a chiudere e collegare tutte le porte che avevano aperto, alcune fin dalla prima stagione.
Infatti, già nell’episodio precedente, eravamo tornati al podcast originario di Cinda Canning (Tina Fey), quello che aveva unito il trio Charles, Oliver e Mabel nella prima stagione. Ecco svelato che Poppy è in realtà la Becky scomparsa, che è stata lei a contattare Cinda Canning, e che è proprio Poppy la mastermind dietro ogni cosa. È stata lei a inscenare la sua scomparsa per avvicinarsi a Cinda Canning e al suo podcast, è stata lei a pianificare l’omicidio di Bunny per dare nuove puntate al suddetto podcast.
E tutto questo perché? Be’, nelle parole di Poppy:
“I just wanted to make a goof podcast. I just wanted for Cinda to notice me”
Quindi, la volontà di farsi notare dal proprio mentore, di farsi riconoscere il merito del proprio lavoro ha portato alla morte della povera Bunny.
Comunque, ciò che spicca di questo episodio non è tanto l’omicida in sé, ma il modo in cui viene svelato. Prima gli sceneggiatori ci portano a credere che Charles, Oliver e Mabel, con l’aiuto degli altri inquilini dell’Arconia, stiano tendendo una trappola per Cinda Canning, poi passiamo a credere che l’assassino sia Alice (Cara Delevigne), che pugnala Charles per salvarsi, e infine giungiamo al vero colpevole: Poppy. Un colpo di scena dietro l’altro, che ti lasciano con il fiato sospeso.