Non sono quello che sono è il nuovo film di e con Edoardo Leo, che sarà nei cinema dal 14 novembre e che verrà distribuito nello nostre sale da Vision Distribution.
Il film è stato prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film, Matteo Rovere e Sydney Sibilia per Groenlandia in collaborazione con Edoardo Leo per Alea Film e sarà una rilettura, in salsa romana e con il supporto del dialetto locale, di una delle tragedie più importanti del teatro shakespeariano: l’Otello, di cui in passato ci sono state diverse e riuscite riproposizioni cinematografiche, la più famosa quella di Kenneth Branagh nel 1995 con titolo omonimo, in cui lui stesso interpretava magistralmente la parte di Iago, mentre nella parte del Moro di Venezia un altrettanto straordinario Laurence Fishburne.
Non sono quello che sono e un Masteclass tour, un ottobre nel segno di Edoardo Leo
Non sono quello che sono, ripropone come già accennato in precedenza, L’Otello di Shakespeare, la tragedia massima riguardante temi come la gelosia incontrollata e l’inganno, e che è universalmente riconosciuta, almeno nei suoi capisaldi fondamentali, non avrebbe per certi versi bisogno di essere raccontata o di avere una presentazione a spiegarne l’affascinante ed eterno intreccio con protagonisti il Moro di Venezia, Desdemona e il perfido Iago con il capoluogo lagunare a fare da perfetta cornice al dramma della gelosia per eccellenza.
Questo però non significa che questa tragedia non possa essere riletta e analizzata in chiave moderna, in questo caso con la sola forza del dialetto a riportarla al presente. Iago, Otello, Desdemona sono infatti personaggi eterni, i quali ai nostri tempi sarebbero potuti diventare tranquillamente protagonisti di un mero fatto di cronaca senza la salvifica mediazione della sublime arte letteraria di Shakespeare, o in questo caso cinematografica, che li ha elevati nel tempo ad immortali esempi da non seguire nelle loro estreme decisioni.
Ambientata nei primi anni 2000, in Non sono quello che sono, ci troveremo all’interno di un’organizzazione criminale del traffico di droga, sul litorale romano in un thriller sporco e violento parlato in dialetto romano, sullo sfondo della terra di nessuno del litorale tra Nettuno ed Anzio.
Iago (Edoardo Leo), come anche nella famosa tragedia shakespeariana, inizierà a covare fin dal principio, un livido rancore verso Otello (Javad Moraqib) per avergli negato una promozione andata invece al più giovane Michele (Matteo Olivetti). Con l’aiuto di Roderigo (Micheal Schermi) e ingannando persino la sua stessa moglie, Iago elaborerà un piano per far sì che il boss diventi geloso della ragazza che ha appena sposato, Desdemona (Ambrosia Caldarelli), a causa di un presunto tradimento proprio con Michele, in una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescoleranno in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia.
L’uscita di Non sono quello che sono sarà in sala preceduta – dal 18 al 30 ottobre – da un altrettanto imperdibile appuntamento con lo stesso Edoardo Leo in una “Masterclass tour” che andrà in giro per alcuni dei più prestigiosi Atenei d’Italia per parlare di cinema con uno degli attori e registi più importanti del panorama italiano degli ultimi quindici anni.
Edoardo Leo dialogherà volta per volta, in questi appuntamenti accademici, con gli studenti degli atenei in un confronto aperto sui temi che emergono dal film; un progetto infatti decisamente rivolto ai giovani ai quali trasmettere, attraverso l’analisi e la rilettura cinematografica di un classico in chiave moderna, un nuovo approccio ad un bagaglio valoriale fondato sul rispetto per la persona.
Violenza di genere, gelosia, maschilismo, anaffettività, razzismo saranno tra i principali temi di questa indagine sull’odio. Si esplorerà in questa masterclass anche l’operazione voluta dal regista della celeberrima trilogia Smetto quando voglio, da un punto di vista del linguaggio e anche le motivazioni sulla scelta di tradurre il testo nei dialetti romano e napoletano e la relazione tra testo letterario e indagine sociologica.
Il “Masterclass tour” ha ottenuto il Patrocinio della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane e vedrà il coinvolgimento di numerosi Rettori della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane che da sempre, a proposito della violenza di genere, ribadisce il ruolo cruciale dell’Università in una lotta che non riguarda solo le donne ma la sopravvivenza stessa della democrazia in quanto forma politica della convivenza.
Sarà un suggestivo viaggio tra gli atenei italiani che partirà con due date inaugurali, il 18 ottobre all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e il 21 ottobre, a Caserta, all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, per poi attraversare tutta l’Italia con tappe presso:
l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (21 ottobre), l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” (22 ottobre), l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara e l’Università degli Studi di Macerata (23 ottobre); l’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Firenze (24 ottobre), l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” (25 ottobre), l’Università degli Studi di Catania e l’Università degli Studi di Messina (28 ottobre), l’Università degli Studi di Milano – Bicocca (29 ottobre).
Il masterclass tour si concluderà il 30 ottobre con le tappe presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Ulteriori informazioni le troverete comunque all’indirizzo su: https://bit.ly/LeoMasterclass. Sarà un ottobre dunque nel segno di Edoardo Leo, verso l’arrivo nelle sale del suo ultimo film, diretto ed interpretato da lui, Non sono quel che sono, dal 14 novembre al cinema.