Scongiurato il pericolo dell’esclusione dei film distribuiti in anteprima. Basterà che le produzioni delle piattaforme streaming come Amazon Prime e Netflix siano proiettate nella contea di Los Angeles almeno per una settimana
Non c’è stata la ventilata esclusione dei film distribuiti in streaming, da parte del comitato convocato dall’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences per ridiscutere le regole d’ammissione alle candidature ai premi Oscar. Netflix e Amazon possono dunque tirare un sospiro di sollievo dopo aver perso (per ora) il confronto col Festival di Cannes. Con buona pace dei loro detrattori, tra cui il grande assente Steven Spielberg (impegnato sul set del remake di West Side Story) che aveva più volte sottolineato la sua opinione nei mesi passati, con dichiarazioni nette: “Voglio che le persone trovino la loro forma preferita d’intrattenimento, grande schermo, piccolo schermo, l’importante è che a tutti sia data sempre la possibilità di godere di grandi storie. Credo comunque che sia utile che gli spettatori lascino l’intimità della loro casa per andare in una sala cinematografica dove potranno condividere un’esperienza con altre persone, piangere insieme, ridere insieme o avere paura insieme. Voglio vedere sopravvivere le sale cinematografiche. Voglio che l’esperienza della sala rimanga rilevante nella nostra cultura”. La risposta di Netflix non si era fatta attendere, sintetizzata in un tweet, che puoi apprezzare qui sotto, corredato della traduzione.
We love cinema. Here are some things we also love:
-Access for people who can't always afford, or live in towns without, theaters
-Letting everyone, everywhere enjoy releases at the same time
-Giving filmmakers more ways to share artThese things are not mutually exclusive.
— Netflix Tudum (@NetflixTudum) March 4, 2019
“Amiamo il cinema. E amiamo anche queste altre cose: accesso ai film alle persone che non possono sempre permettersi il prezzo di un biglietto, o a quelle che vivono in città senza sale cinematografiche, permettere a tutto il mondo di vedere un film allo stesso momento e concedere ai registi più strade per diffondere la loro arte. Queste cose non si escludono a vicenda”.