Lego Scooby Doo Fantasmi a Hollywood

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La Mistery Inc. di nuovo alle prese con uno strano caso

Un misterioso mostro marino infesta un oscuro faro, bisogna investigare! Scooby Doo e Shaggy Rogers vengono inviati a stanare la creatura, mentre i loro amici Fred Jones, Daphne Blake e l’intelligente Velma Dinkley preparano la trappola. Non tutto va come previsto, ma alla fine i nostri eroi hanno comunque la meglio, scoprendo poi che il mostro marino nasconde un “insospettabile” mente umana. Dopo aver vinto un viaggio ad Hollywood, la Lego scooby doo fantasmi a hollywoodMistery Inc. si trova nuovamente coinvolta in un caso. I famosi Brickton Studios sono in rovina. A peggiorare questa situazione, gli studi cinematografici sono funestate da spaventose apparizioni che fanno fuggire interi cast. Zombie, mummie e altri mostri costringono Chet Brickton, proprietario degli Studios a venderli ad un losco affarista, che ne vuol fare un parcheggio. Tutti elementi che metteranno curiosità nei nostri coraggiosi amici, spingendoli ad approfondire l’indagine.

Questo film del 2017, oltre che da Lego, è prodotta da Warner Bros. e Hanna & Barbera, e se ne sente la mano. Infatti il cartone, comunque indicato per bambini dai tre anni in su, è Lego scooby doo fantasmi a hollywoodpiuttosto infantile nelle sue battute, mai sagaci a accattivanti come le altre pellicole Lego ci avevano abituato, una su tutte “Lego Batman, Il Film“. Ci sono i soliti stereotipi, le solite battute associate ai personaggi del cartone, come il terrore di Shaggy e Scooby Doo e la loro infinita fame, le promesse di biscottini, e la risoluzione scontata del caso, ma comunque una pellicola che può strappare qualche sorriso.

Vi lascio con una piccola curiosità. Lo sceneggiatore e regista James Gunn, già conosciuto per la serie “I Guardiani della Galassia“, scrisse il film “Scooby Doo” con gli attori in carne ed ossa del 2002 girato con la tecnica del live action, ha da poco dichiarato che la sua sceneggiatura iniziale fu variata poiché fu ritenuta “non adatta ai minori”.

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