La regina degli scacchi esiste, si chiama Nona Gaprindashvili ed ha fatto causa a Netflix.
La protagonista della serie di grandissimo successo La regina degli scacchi è Beth Harmon, interpretata dalla straordinaria Anya Taylor-Joy.
Che la storia di Beth fosse ispirata a quella di un’altra abile giocatrice di scacchi è noto, ma nella rappresentazione fornita dalla serie TV, ad un certo punto (precisamente quando Beth si trova in Russia) un cronista dice: ‘Elizabeth Harmon non è affatto una giocatrice importante. L’unica cosa inusuale di lei è il suo sesso. E anche questo non è unico in Russia. C’è Nona Gaprindashvili, ma lei è campionessa femminile di scacchi e non ha mai affrontato uomini‘.
La causa intentata da Nona è proprio conseguenza di questa frase, che rappresentando un’inesattezza ed una precisazione fuori luogo che non corrisponde al vero, avrebbe “danneggiato la reputazione personale e professionale“ della campionessa. La richiesta di risarcimento del danno ammonta a cinque milioni di dollari.
In effetti lo scivolone di Netflix sarebbe fondato e palese, poiché Nona Gaprindashvili ha vinto molti campionati, battendo alcuni dei migliori giocatori di sesso maschile del mondo ed è stata la prima donna in assoluto a raggiungere lo status di Gran Maestro internazionale di scacchi. Nella denuncia si legge:
Affermare che Gaprindashvili “non ha mai affrontato uomini” è manifestatamente falso, oltre che brutalmente sessista e denigratorio. Fino al 1968, anno in cui l’episodio è ambientato, aveva affrontato almeno 59 giocatori maschi di scacchi (28 dei quali in una simultanea), inclusi almeno dieci Gran Maestri del tempo, inclusi Dragolyub Velimirovich, Svetozar Gligoric, Paul Keres, Bojan Kurajica, Boris Spassky, Viswanathan Anand e Mikhail Tal. Gli ultimi tre sono stati anche Campioni del mondo durante la loro carriera.
Netflix, dal canto suo, ha fornito una scarna e traballante giustificazione senza entrare nel merito della questione. Seguiremo la vicenda e ti aggiorneremo:
Netflix ha il massimo rispetto per la signora Gaprindashvili e la sua illustre carriera, ma crediamo che le sue richieste non rientrino nel merito e difenderemo vigorosamente il caso.